APPLAUSI INFINITI PER I CLOWN DI PANTAKIN
A Villanova del ghebbo, successo per la commedia “Tre maggiordomi ed un bebè”
Successo e lunghi applausi per la commedia “Tre maggiordomi e un bebè” della veneziana Pantakin, andata in scena la sera del 25 luglio per la rassegna Il teatro siete voi 2023 – Voglia di vivere, alla sala polifunzionale Borin di Villanova del Ghebbo.
“Ringrazio ViviRovigo con cui collaboriamo da diversi anni per queste proposte di spettacolo – ha detto il sindaco Gilberto Desiati, rivolto agli organizzatori della rassegna.-Questo è uno spettacolo per famiglie e bambini di tutte le età, anche bambini pensionati”. Irene Lissandrin, curatrice de Il teatro siete voi ha ricordato che: “Siamo una rassegna considerata d’eccellenza dalla Provincia di Rovigo e dalla Regione Veneto attraverso il circuito Arteven. E considerata attività di valore per le famiglie dalla Fondazione Rovigo cultura”. La fondazione, che sostiene Il teatro siete voi, era presente col consigliere Mario Andriotto che ha ribadito: “Ringrazio Irene e ViviRovigo perché portate la cultura anche nei piccoli centri. So che per molti – ha aggiunto Andriotto, rivolto ai presenti, molti dei quali, bambini – la fondazione Rovigo cultura è una cosa misteriosa. Siamo volontari che raccolgono i fondi stanziati dalla Regione e dal Comune di Rovigo, e li redistribuiamo sul territorio”.
Prima dello spettacolo, la premiazione dei bambini che hanno seguito assiduamente la rassegna, con l’intervento a sorpresa, dei tre maggiordomi, che già da un po’ si aggiravano tra il pubblico, con fare sospetto.
La commedia “Tre maggiordomi e un bebè” è un pezzo di scuola sulla clownerie tradizionale, dove il carattere psicologico del clown rosso è trasfuso nei tre protagonisti, gli aspiranti maggiordomo dell’open day della Scuola internazionale per maggiordomi. In un mondo adulto normale, i tre sono quindila quintessenza dellagoffaggine più irritante; ma nel mondo giocoso della fanciullezza, essi diventano tre piccoli eroi, impegnatissimi a portare a termine i compiti del perfetto maggiordomo, figura inarrivabile, quasi mitologica, e perciò, lontana anni luce dalla disorganizzazione emotiva ed infantile, che li contraddistingue. Il fallimento che ne segue, è solo un altro gioco. Sarà per questo che a ridere per le gag e le soluzioni assurde dei tre, sono stati principalmente gli adulti, mentre i ragazzini s’immedesimavano in loro con occhio critico e battute dalla platea.
Tutta la storia ruota sul linguaggio del corpo, in omaggio alla tradizione dei clown del circo francese della riforma napoleonica, che recitavano come figure mute, poiché ad essi era proibito l’uso del dialogo. A far da contrappeso, la voce fuori campo, di un fantomatico direttore della scuola. Una serie innumerabile di lazzi e fanfaronate, scherzi e trasformazioni (anche nella Rafaella Carrà di “Tanti auguri”) , follie ed equivoci, che strappano la risata. Ottimi i protagonisti: Emanuele Pasqualini, anche alla regia; Carla Marazzato e Manuele Candiago.
La trama è un susseguirsi di tentativi, che finiscono in gazzarra: dalla piegatura dei tovaglioli che diventa gara di sorprendenti costruzioni di (paralumi traforati); dalle pulizie di casa che terminano nella corsa a cavallo delle scope; alla lucidatura degli argenti che debordano in un poetico gioco di magia coi cerchi ad incastro; fino al trasloco, in cui un accumulo di tavoli e sedie si trasforma in astronave da “Guerre stellari”. La carrozzina col bebè da far addormentare è un vero tormentone ricorrente, in cui i tre, escogitano di tutto: biberon, pendolino, pendolino fatto col biberon, carillon, autolesionismo finto (in una spirale ascendente di ridicolaggine, dal martello di gomma alla katana giapponese), giochi di prestigio, allestimento con lucine di Natale (accese). Nel finale, il baule senza fondo, dove perdono una scarpa, arrivano gli annunci della stazione dei treni ed i rimbalzi di una partita di tennis. E per recuperare uno di loro, che ci è precipitato dentro, ma che ricompare alle loro spalle, s’inventano l’aiuto del pubblico, che dovrebbe sprigionare energia coi gesti delle mani e da un colpo di popò.
Instagram @il_teatro_siete_voi
Progetto di Irene Lissandrin con ViviRovigoAps
I Comuni di Rovigo, Costa di Rovigo, Bergantino, Canda, Pettorazza Grimani, San Bellino, Stienta, Villanova del Ghebbo
Con il contributo di Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo
Partner istituzionali Regione del Veneto, Circuito Arteven, Ministero della Cultura, Provincia di Rovigo con RetEventi, Fondazione Rovigo cultura, Fondazione Banca del Monte di Rovigo
Col sostegno di Emporio Borsari, PolarisSrl, Baccaglini vendita assistenza, Banca del Veneto centrale, Rotary club Badia Lendinara Alto Polesine, Il Circolo di Rovigo.