Il professor Travain alla guida del nuovo cenacolo udinese affiancato dai colleghi D’Aronco, Ranzato e Fachin. Simbolo della nuova associazione sarà il “fogolâr cul poc” dell’artista Luisa Morassi del 1991, pubblicato su “La Sclese Nere” di gennaio 1997.
“L’Associazione svolge attività culturali tese alla salvaguardia e alla promozione sociale, politico-istituzionale, scolastica e universitaria, turistica, delle memorie e delle tradizioni civiche udinesi oltreché friulane e transfrontaliere insieme al patrimonio materiale e immateriale ad esse correlato, materia identitaria utile a farsi radice per raccordare antiche e nuove solidarietà comunitarie”. Ecco sintetizzate, all’articolo 4 del suo Statuto, le finalità del neocostituito Fogolâr Civic di Udin, “Associazione culturale senza scopo di lucro” (art. 1) che “si rifà a valori ed intenti del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico ‘Fogolâr Civic'” (art. 2). E proprio dai cimeli della pluridecennale storia di quel movimento, e specificamente alla sua fase “universitaria” degli anni ’90 del Novecento, è stato tratto il logo del neonato sodalizio: la singolare effige di un “fogolâr” innestato su radici arboree, un “fogolâr cul poc”, attizzato da trasognata ma volitiva vestale, opera dell’artista Luisa Morassi, del 1991, pubblicata sul numero unico di gennaio 1997 de “La Sclese Nere”, “sfueis” di promozione identitaria glocale dello storico Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, propulsore del fogolarismo civista udinese contemporaneo. Tra gli aspetti più singolari della nuova organizzazione: l’opportunità di associarsi sia come cittadini singoli sia come sodalizi od enti, auspicato embrione di valida rete di convergenze sociali sul tema della promozione di storia e identità civiche. Per quanto attiene alla gestione del gruppo, il Fogolâr Civic di Udin risulta oggi, dunque, retto da Assemblea o “Vicinie”, la quale esprime un Presidente o “Dean” che concorre a creare insieme alla stessa un Consiglio o “Bancje” con la designazione di due Consiglieri o “Zurârs”, presidenziale l’uno e assembleare l’altro, associati al Presidente stesso insieme a possibili membri aggiunti a discrezione di questo, però senza diritto di voto: titoli che, nella loro versione friulana richiamano senz’altro la tradizione amministrativa dei Borghi udinesi, fulcro storico dell’identità popolare friulana di Udine. Mercoledì 8 gennaio 2025, presso l’udinese Caffè Cotterli di Via Vittorio Veneto, i cittadini Alberto Travain, Renata Capria D’Aronco, Marisa Celotti, Riccardo Cutrino, Claudia Giorgiutti, Renata Marcuzzi, Elisabetta Marioni, Eugenio Pidutti, Maria Luisa Ranzato e Paola Taglialegne avevano costituito il sodalizio che ora, il 22 dello stesso mese, in Galleria Italian Secret di Piazza Matteotti, si è dato una prima base statutaria ed ha designato il proprio direttivo nelle figure del presidente prof. Alberto Travain, del consigliere assembleare prof.ssa Renata Capria D’Aronco e di quello presidenziale dott.ssa Maria Luisa Ranzato oltre al consigliere aggiunto prof. Daniele Fachin.