XXXV Festival del Cinema Latino Americano di Trieste:
il programma dell’11 novembre
Gabriel Retes e l’infermiera di Frida Kahlo
L’11 novembre 2020 arriva al Festival del Cinema Latino Americano di Trieste, tutto online con accesso dal sito www.cinelatinotrieste.org, l’anteprima mondiale di Identidad tomada, ultimo film di Gabriel Retes, uno dei più importanti registi messicani, recentemente scomparso (3 dei suoi film sono stati inseriti tra i 100 più importanti della cinematografia messicana). In Concorso Ufficiale, e Tributo al suo ricordo, il film di Retes è un’irriverente commedia che prende il via dalla decisione di un gruppo di giovani cineasti di iscrivere il proprio film a un Festival, usando il nome di un famoso regista scomparso di scena; i guai iniziano quando il Festival chiede la presenza del famoso regista e questi torna alla ribalta, prendendoci gusto. L’anteprima mondiale di Identidad tomada è un regalo personale di Gabriel Retes al Festival del Cinema Latino Americano, che lo scorso anno gli ha consegnato un Premio alla carriera.
In Concorso Ufficiale la giornata messicana prosegue con due film: Fuego adentro di Jesús-Mario Lozano, storia di solitudini e destini inesorabili, e Tritón di Arturo Villaseñor, che racconta come il ritrovamento della scultura di un Tritone scateni gli istinti di un critico d’arte. Da Cuba, Buscando a Casal di Jorge Luis Sánchez porta ne L’Avana coloniale, per raccontare la lotta contro il potere di un giovane poeta, Julián del Casal.
Contemporanea Concorso continua il suo viaggio tra i tanti temi che l’America Latina propone: dal Brasile, la fragilità della democrazia quando l’informazione è controllata da pochi gruppi di potere (A nossa bandeira jamais será vermelha di Pablo Guelli); dalla Colombia, storie di solitudini femminili in un condominio (Tres pisos di Manuela Blandón Restrepo); da Cuba, un ritratto del musicista Leo Brouwer, che apre le porte del suo universo creativo (Brouwer: el origen de la sombra di Katherine T. Gavilán e Lisandra López Fabé). In questa sezione, una delle chicche del Festival del Cinema Latino Americano 2020: Dos Fridas di Ishtar Yasin presenta un’intensa Maria de Medeiros, che interpreta Judith Ferreto, l’infermiera personale di Frida Kahlo, ritratta nei suoi ultimi giorni di vita nel Costa Rica, con i ricordi, l’immaginazione e la realtà che si intrecciano.
Cinema e Letteratura conclude la trilogia De amores y delitos, da un’idea di Gabriel García Márquez, con El alma del maíz di Patricia Restrepo, anch’esso ambientato nella Colombia del XVIII secolo. Nella stessa sezione, e anche Tributo a Jaime Humberto Hermosillo, María de mi corazón, diretto dal regista messicano su sceneggiatura di Gabriel García Márquez.
Mundo Latino segue le piccole realtà spesso dimenticate del subcontinente: La conquista de las ruinas di Eduardo Gómez è un racconto del rapporto con la terra e il modo di abitarla, il peruviano Kukama, la lengua de mis abuelos di Alejandro Legaspi, è il viaggio di un giovane kukama appena laureato, per raggiungere, su un’affollata imbarcazione, la piccola comunità amazzonica in cui insegnerà; El triunfo de Sodoma di Goyo Anchou è un semi-documentario realizzato tra i sogni rabbiosi e ribelli di giovani emarginati, “con un linguaggio radicato nella tradizione del cinema rivoluzionario latinoamericano”.
L’11 novembre saranno online alcuni dei film pubblicati il 10 e sarà sempre a disposizione del pubblico la Retrospettiva su Alberto Lecchi, i cui film possono essere visti entro le 48 ore dall’acquisto del biglietto.
I biglietti si acquistano accedendo alle schede dei film, dal sito www.cinelatinotrieste.org
Programma dell’11 novembre 2020
Concorso Ufficiale
Buscando a Casal di Jorge Luis Sánchez, Cuba, 2019, 116′
Un giovane poeta critica un alto rappresentante del potere ed è costretto a subire ogni tipo di pressione. Riuscirà a sopravvivere solo grazie alla sua fantasia elegante e innamorata. Quell’artista è Julián del Casal, che vive nell’Avana coloniale della fine del XIX secolo.
Fuego adentro di Jesús-Mario Lozano, Messico, 2020, 71′
León, un uomo solo e pentito, si nasconde in un villaggio sperduto tra le montagne finché il fratello minore Andrés non lo trova per portargli notizie della sua amata Marta che attende da molto tempo; questa visita inaspettata però gli rivelerà non solo un passato che non conosceva, ma anche il suo inesorabile destino.
Tritón di Arturo Villaseñor, Messico, 2018, 93′
Un critico d’arte dalla personalità instabile, conflittuale e seducente ritrova una scultura di Tritone, il mitologico uomo-pesce. La misteriosa figura ermafrodita gli ricorda la perdita del padre in mare, durante l’infanzia, e scatena impulsi sessuali e desideri di distruzione.
Identidad tomada di Gabriel Retes, Messico, 2019, 100′
Dopo essere stati rifiutati a vari festival, alcuni amici cineasti iscrivono il loro film d’esordio a nome di un famoso regista ormai fuori dalle scene. Trovano e riescono a convincere il regista che accetta di partecipare al festival con un accordo per lui vantaggioso, scatenando una lotta tra cineasti e usurpatori.
Contemporanea Concorso
A nossa bandeira jamais será vermelha di Pablo Guelli, Brasile, 2019, 72′
Il documentario mostra la lotta dei giornalisti indipendenti al fine di rompere il blocco dell’informazione imposto da sei famiglie che dominano il sistema informativo del Paese. Secondo gli intervistati, questi “Sei Berlusconi” sono responsabili di una colossale frode giornalistica che ha distrutto la fiducia della gente nella stampa tradizionale e ha spinto il Brasile verso il fascismo.
Tres pisos di Manuela Blandón Restrepo, Colombia, 2019, 8′
Una bambina, una donna sposata e un’anziana signora vivono in un condominio, una sopra l’altra. Mariana vuole sempre giocare, ma la madre la costringe a studiare. Cristiana fa le valigie e cerca di fuggire dal marito violento. All’ultimo piano, Carmen vuole ascoltare la radio, ma la figlia prepotente non lo accetta.
Dos Fridas di Ishtar Yasin, Costa Rica/Messico/Cile, 2018, 92′
Due Frida è tratto da una storia vera: Judith Ferreto trascorre i suoi ultimi giorni nella sua casa in Costa Rica. La vicinanza alla morte le fa rivivere i ricordi di quando era l’infermiera personale della pittrice messicana Frida Kahlo. Nel mondo interiore di Judith, immaginazione e realtà si intrecciano.
Brouwer: el origen de la sombra di Katherine T. Gavilán, Lisandra López Fabé, Cuba, 2019, 70′
Leo Brouwer, importante musicista cubano e mondiale, ci apre le porte del suo universo creativo per mostrarci la sua quotidianità e le sue opere. Un artista irrequieto che ci espone i suoi pensieri sull’arte, su Cuba, e anche sul film stesso: tutto quello che ritiene essenziale condividere dei suoi otto decenni di esistenza. A partire dal suo mondo ci mostra uno sguardo riflessivo sulla vita, che è, nel suo infinito divenire, creazione.
Cinema e Letteratura
El alma del maíz di Patricia Restrepo, Colombia, 1995, 60′
È la storia della ribellione delle chicheras di Guateque, a Boyacá, contro l’arrivo di una nuova società per la produzione legale di aguardiente. In queste nuove circostanze, la produzione di chicha cerca di sopravvivere tra le maggioranze indigene e meticce, in un momento in cui la sua preparazione era già motivo di controversie. Le chicheras di Guateque hanno combattuto la prima guerra delle bevande. Questa produzione fa parte di una trilogia intitolata De amores y delitos.
Cinema e Letteratura / Tributo a Jaime Humberto Hermosillo
María de mi corazón di Jaime Humberto Hermosillo, Messico, 1979, 137′
Ettore e Maria erano amanti, ma lui l’ha lasciata. Qualche tempo dopo si ritrovano e tornano insieme. Un giorno, mentre Maria è via per lavoro, la sua auto si rompe in mezzo all’autostrada. Viene soccorsa da un autobus di un ospedale psichiatrico che la porta lì, dove però non la lasciano andare perché pensano che sia malata di mente.
Mundo Latino
La conquista de las ruinas di Eduardo Gómez, Bolivia/Argentina, 2020, 88′
Paleontologi. Minatori. Cantieri e quartieri privati. La terra li unisce e li separa, ma ognuno ha un’opinione diversa di ciò che è questo mondo e di come dovrebbe essere abitato.
Kukama, la lengua de mis abuelos di Alejandro Legaspi, Perù, 2019, 52′
Elí Tamani Irarica, un giovane kukama della foresta del Perù, si è appena laureato come insegnante di educazione primaria bilingue interculturale. Si trasferirà in una piccola comunità sul fiume Marañón, a diversi giorni di traversata, per insegnare per la prima volta. Durante il viaggio, in una barca con capienza di trecento passeggeri e stracolma di amache, conosceremo la sua vita, mentre la barca navigherà attraverso città, paesi e comunità.
El triunfo de Sodoma di Goyo Anchou, Argentina, 2020, 82′
Un poeta rivede il suo legame con un commando porno-terrorista che propone l’annientamento dell’anarco-capitalismo patriarcale. Un film collettivo realizzato con un gruppo di giovani emarginati, molti dei quali coinvolti nel giro della prostituzione. È una narrazione semi-documentaria fatta di sogni indotti dalla rabbia e dalla fame, sotto le premesse del cinema guerrilla, senza istituzioni che ne moderino il contenuto revulsivo e con un linguaggio radicato nella tradizione del cinema rivoluzionario latinoamericano.
Film in programma da ieri, oggi ultimo giorno di disponibilità:
Concorso Ufficiale
Mulher Oceano di Djin Sganzerla, Brasile, 2020, 99′
A Tokyo, un’autrice brasiliana inizia a scrivere un libro, ispirandosi ad alcune esperienze vissute in Giappone e a una scena a cui ha assistito a Rio de Janeiro, dove ha visto una nuotatrice fendere l’orizzonte in mezzo al mare. Non c’è un legame apparente tra queste due donne, finché il mare non le unisce, in un insolito intreccio. Hannah, la scrittrice, si immerge in un viaggio alla scoperta di sé in Giappone mentre Ana, la nuotatrice, vede il suo corpo trasformarsi in una sorta di oceano interiore.
Contemporanea Concorso
Tanya di Agustina Massa, Argentina, 2019, 61′
Tanya è arrivata in Argentina dall’Ucraina molto tempo fa. La sua vita quotidiana sembra svolgersi in un luogo immaginario tra due continenti: siamo in America Latina o nell’Europa dell’Est? Oltre alla situazione politica in Ucraina molto instabile, un altro peso grava su Tanya: quello di un figlio assente, di cui non parla mai.
Implosión di Javier Van de Couter, Argentina, 2020, 84′
Il film racconta la storia di Pablo e Rodrigo, sopravvissuti al primo massacro scolastico in Argentina, avvenuto nel 2004 nella città di Carmen de Patagones. I protagonisti cercano il loro carnefice, un compagno di classe che 15 anni prima era solo un adolescente come loro. Con un film documentario, il regista ha girato questa fiction con due dei veri sopravvissuti al massacro.
El fin de la eternidad di Pablo Radice, Argentina/Perù, 2019, 10′
Attraverso le testimonianze degli abitanti più anziani della comunità Ese Eja, il film mostra la solitudine di questo popolo indigeno dimenticato. Un film di cronache antiche che raccontano sogni condivisi.
Cumbia que te vas de ronda di Pablo Ignacio Coronel, Bolivia/Argentina, 2020, 88′
La cumbia del mondo e per il mondo. Il documentario Cumbia que te vas de ronda propone un viaggio attraverso l’America Latina, l’Europa e l’Asia per scoprire l’origine, il presente e il futuro di un ritmo che affascina tutte le classi sociali.
Film in programma per tutta la durata del Festival
Retrospettiva: Alberto Lecchi
Perdido por perdido di Alberto Lecchi, Argentina, 1993, 93′
Chi sono i buoni? Chi sono i cattivi? Chi vince? Chi perde? Cos’è la vittoria? Qual è il momento cruciale in cui un perdente rischia e gioca le sue carte per vincere o morire? Questo è il mistero del film. Ma niente sarà facile. Alcuni moriranno, altri scapperanno via. Ci saranno lealtà, amori, tradimenti e tutto sarà perduto, tranne la speranza.
Nueces para el amor di Alberto Lecchi, Argentina, 2000, 103′
1975. Qualche mese prima della dittatura militare in Argentina, Alicia e Marcelo si incontrano a un concerto rock. 1982, Madrid. La coppia si incontra di nuovo. Marcelo è sposato, Alicia si è separata e vive da sola con sua figlia. 1990, Marcelo, nel bel mezzo di una crisi matrimoniale, decide di affrontare i suoi sentimenti per Alicia. 1998, la figlia di Alicia chiama Marcelo per cercare di aiutare sua madre. Marcelo va a trovare la donna che ha amato per tutta la vita.
El juego de Arcibel di Alberto Lecchi, Argentina, 203, 115
Nella Repubblica di Miranda, un immaginario paese latino-americano sotto un regime dittatoriale, Arcibel Alegría, un giornalista che scrive di scacchi, è un prigioniero politico a causa di un malinteso nel giornale per cui lavora. In prigione inventa un ingegnoso gioco di guerra. Ma il tempo lo sorprenderà. Il gioco di Arcibel ha smesso di essere un gioco e ha cominciato a diventare realtà.
Una estrella y dos cafés di Alberto Lecchi, Argentina, 2006, 85′
Estela è una tredicenne che vive nel nord dell’Argentina. Carlos è un architetto e arriva al villaggio per costruire delle abitazioni. Tra Estela e Carlos nasce qualcosa di speciale. Ana, ex-moglie di Carlos, arriva a Purmamarca, intenzionata a riconquistarlo. Ana si rende conto di ciò che la ragazzina prova per Carlos e cerca di evitare che un sentimento così amaro macchi quella bella sensazione.
El frasco di Alberto Lecchi, Argentina, 2008, 104′
Pérez viaggia sempre insieme al barattolo, ma all’improvviso succede qualcosa, vuole afferrarlo, il barattolo cade e si rompe. Non può credere a quello che ha fatto. Non vuole che Romina lo scopra e trova una soluzione assurda. Questo è l’inizio di una storia d’amore speciale tra due persone molto particolari che vi farà sorridere davanti al peggiore dei problemi.
Sola contigo di Alberto Lecchi, Argentina, 2013, 97′
Maria, nonostante la sua vita complicata, non ha perso il suo fascino. Ha lasciato la Spagna, il suo paese d’origine, per vivere in Argentina e riprendersi le sue figlie che vivono con il padre. Ma non sarà semplice. Maria cade nella depressione e nella dipendenza. Come se non bastasse, comincia a ricevere chiamate che minacciano la sua vita. Ma nonostante questo, cercherà sempre di riscattarsi per le sue figlie e il suo piano si realizzerà alla perfezione.