Nel prossimo futuro 9 lavori su 10 richiederanno competenze digitali, ma il 44% della popolazione europea tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali scarse, e il 19% nulle.
Al contrario, la generazione più giovane è nata e cresciuta in abitazioni nelle quali sono presenti e diffusi strumenti tecnologici di vario genere e dove il digitale non è stato mai un elemento nuovo: i nativi digitali.
Imparare e sviluppare adeguatamente le competenze digitali (abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione) è però altra questione. Ecco che VOID – Veneto Orientale Innovation District, organizza il primo “Digital Summer Camp” estivo, dal 20 al 24 giugno, con l’obiettivo di supportare l’innovazione e l’educazione tecnologica, come mezzo per lo sviluppo del pensiero creativo e delle competenze di problem solving nelle giovani generazioni, ossia per bambini e bambine dai 9 ai 14 anni.
Una proposta formativa che si pone in un’ottica laboratoriale-esperienziale sviluppando attività di ricerca e sperimentazione delle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).
I laboratori proposti saranno suddivisi in due classi: il gruppo “tartarughe” per studenti dai 9 agli 11 anni, e il gruppo “porcospini” dai 12 ai 14 anni.
La proposta nasce dal progetto VOID – Veneto Orientale Innovation District, promosso da 17 Comuni del Veneto Orientale e finanziato da Regione Veneto, in collaborazione con il Comune di San Donà di Piave, il Crunchlab e l’Associazione Il Nocciolo di Jesolo.
La partecipazione al “Digital Summer Camp” è gratuita e si svolgerà nella sede di Crunchlab in via Vittorio Veneto, 114, a San Donà di Piave (accanto al parco della Scultura in Architettura).
Per frequentare il camp è consigliato l’uso del proprio pc portatile, dove verranno installati i programmi necessari per le attività, il pranzo al sacco, la merenda e la propria borraccia d’acqua, una grande voglia di divertirsi, imparare e sperimentare cose nuove.
«Le attività saranno tutte bassate sulle discipline STEM – conferma Gianluca Palmeri referente dell’associazione Il Nocciolo di Jesolo –. Abbiamo fatto una programmazione di attività basata su linguaggi di programmazione e vari strumenti elettronici, come Microbit, mbot e scratch, che i ragazzi possono tranquillamente utilizzare anche a casa. Tra gli strumenti che faremo usare loro ci sarà ad esempio “MaKey MaKey”, un processore che consente di combinare realtà fisica ed Internet, permettendo di usare oggetti di uso comune per controllare circuiti e computer. In sostanza creeremo un touchpad con qualsiasi materiale conduttore attaccandolo a Makey Makey tramite le pinze a coccodrillo (qui un simpatico video che ne illustra il funzionamento: https://www.youtube.com/watch?v=rfQqh7iCcOU). Proveremo a trasformare le banane in tastiere musicali, o ancora giocare a Pac-Man con gli orsetti gommosi e altro ancora».
Parte creativa, tecnologica e ludica si fondono quindi assieme per catturare l’attenzione dei giovani, facendoli imparare divertendosi.
«Ci saranno poi nozioni di robotica educativa attraverso Ozobot, un robottino programmabile in grado di muoversi e reagire su superfici fisiche e digitali, seguendo percorsi colorati – continua Palmeri –. L’obiettivo di questo minuscolo robot educativo è coniugare tecnologia e immaginazione, precisione tecnica e creatività. Un “gioco” intelligente, per sviluppare un pensiero ricco e analitico, uno strumento per far diventare i bambini. Non meri fruitori passivi della tecnologia, quindi, ma ancora una volta parte attiva con attività di storytelling affiancata all’uso di queste tecnologie».
Si parte il 20-24 giugno con il primo Digital Summer Camp, ma saranno poi previsti ulteriori appuntamenti, sempre sulle competenze digitali.
L’attività si sviluppa da lunedì 20 a venerdì 24 dalle 9 alle 16, in questi orari:
9-9.30 Accoglienza;
9.30-10.30 Prima attività;
10.30- 11 merenda;
11-12.30 seconda attività;
12.30-13.30 consumazione pranzo al sacco;
13.30- 14 gioco libero;
14-15.30 terza attività;
15.30-16 saluti finali e uscita.