Inaugura martedì 19 settembre con un viaggio musicale tra Sette e Ottocento la Stagione di San Vito Musica 2023, proposta dall’Accademia d’Archi Arrigoni di San Vito al Tagliamento (direttore artistico Domenico Mason).
“Musica a Berlino per la Corte di Federico il Grande” è il titolo del concerto, che vede sul palco dell’Antico Teatro Arrigoni di San Vito, alle 20.45, l’orchestra dell’Accademia diretta da Federico Guglielmo
San Vito Musica, la Stagione musicale del Comune di San Vito al Tagliamento, per il tredicesimo anno curata dall’Accademia d’Archi Arrigoni, torna nella bellissima città della destra-Tagliamento: la cura della rassegna è di Domenico Mason (direttore artistico dall’Accademia) e di Filippo Maria Bressan, anche quest’anno direttore ospite di due appuntamenti e già apprezzato nella precedente Stagione.
La Stagione di San Vito Musica è organizzata dall’Accademia d’Archi Arrigoni, in collaborazione e con il sostegno del Comune di San Vito al Tagliamento, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura e Promoturismo FVG “Io sono Friuli Venezia Giulia”; e del Ministero della Cultura; con la collaborazione di AIAM – Associazione Italiana Attività Musicali e Cidim – Comitato Nazionale Italiano Musica. Main sponsor: Midj (Cordovado).
La nuova stagione esordisce martedì 19 settembre, alle 20.45 all’Antico Teatro Arrigoni.
Il titolo dell’appuntamento è “Musica a Berlino per la Corte di Federico il Grande”: ospite è Federico Guglielmo in veste di violino solista e direttore con l’Accademia d’Archi Arrigoni.
Il viaggio musicale parte dalle opere per archi di Johann Gottlieb Graun, settecentesco compositore tedesco che proprio l’Arrigoni con Guglielmo ha recentemente riscoperto e portato al grande pubblico grazie alla produzione e pubblicazione di un CD da parte della celebre e storica rivista Amadeus. Del compositore – tra i più grandi virtuosi del violino e più apprezzati compositori del suo tempo – l’Accademia esegue due concerti dal grande nitore tecnico ed emotivo: il Concerto in sol maggiore per due violini, archi e basso continuo e il Concerto in re minore per violino solo, archi e basso continuo.
Ad alternarsi con le pagine di Graun sono due Sinfonie dei figli del grande genio di Eisenach: Wilhelm Friedmann Bach (la “Dissonanzen” in fa maggiore per archi e basso continuo) e di Carl Philipp Emanuel Bach (la Sinfonia “di Berlino” in Sol maggiore per archi). Nella “Dissonanzen”, si intravedono alcuni dei tratti inquieti e ombrosi del carattere del compositore, pur in uno svolgersi godibile e tecnicamente lineare dei quattro movimenti. Di Wilhelm Friedmann Bach (anche lui, come già il fratello, virtuoso della tastiera oltre che autore di uno dei più importanti metodi) la Sinfonia “di Berlino” è un omaggio alla Corte prussiana che lo ha visto per anni clavicembalista ufficiale.
Chiude il concerto la Decima Sinfonia di Mendelssohn (l’autore che il genio bachiano ha riscoperto e tramandato ai posteri): pagina giovanile (decima di dodici opere per orchestra di un Mendelssohn ancora adolescente) era destinata a contesti cameristici e spicca per quella chiarezza melodica e per la serenità spirituale che contraddistinguerà molta parte del catalogo del compositore.
Federico Guglielmo è riconosciuto oggi tra i violinisti più versatili, il suo vasto repertorio concertistico si riverbera in una discografia di circa 300 cd che ha ricevuto i più importanti riconoscimenti in tutto il mondo. Guglielmo ha meritato numerosi premi in importanti concorsi di musica da camera e violino (Viotti, Lorenzi, Vittorio Veneto, Mozart, Parigi, Londra) ma la sua carriera internazionale ha iniziato a prendere slancio nel 1991 con il primo premio al Concorso Internazionale Vittorio Gui in Firenze.
Da allora si è esibito nelle più famose sale da concerto del mondo e come solista e direttore d’orchestra si è guadagnato una fama crescente portando il suo stile e la sua consapevolezza storica insieme ad un approccio energico e innovativo sia agli ensemble da camera di strumenti d’epoca che alle moderne orchestre sinfoniche.
Ha diretto e concertato dal violino alcuni tra i più autorevoli ensemble barocchi del mondo e ha ricevuto un Diapason d’or per il cd “Vivaldi/Concertos for Anna Maria” (Cpo, 2005) mentre la sua ultima registrazione per “Vivaldi/Lost Anna Maria Concertos” (Glossa, 2020) con Federico Maria Sardelli è stata ampiamente acclamata.
Dall’età di vent’anni e per circa un decennio è stato molto richiesto come primo violino ospite e ha avuto rapporti duraturi con molte delle principali orchestre italiane sotto direttori come Abbado, Baudo, Inbal, Maag, Marriner, Mehta.
Suona un violino di Francesco Gobetti (Venezia, 1721) e un violino barocco di Bernardus Calcanius (Genova, 1710).
L’Accademia d’Archi Arrigoni (direttore artistico Domenico Mason), dal 2009 persegue la missione di formare giovani musicisti nell’ambito della cameristica e della musica orchestrale, proponendo corsi di perfezionamento con docenti di fama provenienti da tutto il mondo e valorizzando i giovani con l’attività in orchestra. L’Accademia, con le sue proposte, dunque, consente a tantissimi nuovi concertisti – prevalentemente provenienti dal Friuli Venezia Giulia e dal Veneto Orientale – di perfezionarsi e di esibirsi in numerosi concerti, affrontando i repertori più diversi, al fianco di direttori e solisti di fama nazionale e internazionale. Un modo, dunque, di valorizzare il territorio (e le sue giovani leve) e di farlo conoscere attraverso l’arte. Fra le attività dell’Accademia spicca anche l’organizzazione del Concorso Internazionale “Piccolo Violino Magico”, destinato a giovani violinisti fino ai 13 anni.
Informazioni e biglietti:
BIGLIETTI Intero: 15 euro – Ridotto: 10 euro – Studenti: 5 euro
ABBONAMENTI Intero: 60 euro – Ridotto 40 euro – Studenti: 15 euro
Per acquisti e prevendite, contattare l’Ufficio IAT (tel 0434 843030, mail iat@sanvitoaltagliamento.fvg.it) e per informazioni contattare gli uffici dell’Accademia Arrigoni (tel 0434 876624, mail info@accademiadarchiarrigoni@gmail.com, www.accademiadarchiarrigoni.it)
In copertina : Accademia Arrigoni Foto Elia Falaschi