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Voce del NordEst

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Al Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste,
gli archivi dell’orrore nel Paraguay e la repressione degli operai nel Cile

DiRedazione

Nov 8, 2023

Al Teatro Miela, proseguono le proiezioni: la ricerca di giustizia, le esperienze psichedeliche,
la musica e il folklore dalle tradizioni ancestrali. Tutti gli incontri con i registi e i produttori in sala.

Il 38° Festival del Cinema Ibero-Latino Americano si avvia verso le sue giornate conclusive, domani, giovedì 9 novembre 2023, sarà il penultimo giorno di concorso. E ci sono ancora tante storie da scoprire, personaggi da conoscere, lotte da condividere.

Nella Sala Grande del Teatro Miela, la mattinata è tutta dedicata al Concorso Ufficiale, con due ritratti di donna firmati da due registe. Alle ore 9.00, il cileno El retrato de ella di Fernanda Altamirano segue la vedova Ana, che scopre un ritratto fattole dal defunto marito e inizia a riflettere su di sé, come si sente e come viene percepita all’esterno. Alle ore 11.30 Lucía Puenzo firma l’argentino Los impactados, che racconta le peripezie di Ada, dopo essere stata colpita da un fulmine e aver ricevuto danni fisici e psichici a causa della scarica elettrica. È una produzione cileno-argentina, El castigo di Matías Bize, ad aprire il pomeriggio, alle ore 15.00: due genitori cercano nel bosco il figlio perso per due minuti di disattenzione. Concorso Malvinas presenta alle ore 16.40 La rebelión de las flores di María Laura Vásquez, che porta tra le donne indígenas dell’Argentina: nel 2019 occuparono il Ministero dell’Interno per rivendicare un rapporto reciproco e solidale con la natura. Al termine della proiezione, la regista e il produttore Mariano Palau incontreranno il pubblico.

Alle ore 18.30, in Contemporanea ConcorsoLos últimos fareros di Jeanette Conesa racconterà la scomparsa dei guardiani dei fari in Spagna: dei 187 fari che oggi vegliano sulle coste spagnole, solo 30 sono abitati; un mestiere che si sta perdendo e un punto di riferimento per i paesini sorti loro intorno che va sparendo. Al termine della proiezione, il produttore Sergio González dialogherà con il pubblico. Il Concorso Ufficiale riporterà in Argentina e ai suoi sforzi per dare giustizia alle vittime del suo passato violento con La memoria que habitamos di Diego Ercolano, alle ore 20.15: a 50 anni dall’omicidio di Silvia Filler, citato da Julio Cortázar nel Libro di Manuel, le sue sorelle decidono di riaprire il caso; la morte di Silvia diede il via al movimento politico studentesco argentino. Al termine della proiezione Diego Ercolano incontrerà il pubblico. La giornata della Sala Grande si chiuderà con il messicano Almas Rotas di Juan Pablo Arroyo Abraham, presentato in Contemporanea fuori concorso: il ritorno a casa di Julián, dopo un lungo viaggio, darà una nuova direzione alla sua vita e a quella dell’ex moglie María e del suo nuovo compagno, lo scrittore Santiago. Juan Pablo Arroyo Abraham sarà in sala per dialogare con il pubblico.

Una coppia in difficoltà, che sperimenta la sua prima esperienza psichedelica con l’LSD, trovando nel viaggio cosmico risposte a domande neanche pensate, è la protagonista di Mundos cósmicos, film messicano di Sergio Tovar Velarde, in gara in Contemporanea Concorso, alle ore 9.30 in Sala Birri; nel cast anche Diana Bracho, la leggendaria attrice messicana che lo scorso anno ha presieduto la Giuria del Concorso Ufficiale del Festival. Alle ore 11.30, per Contemporanea Mundo LatinoSalidos de la Salamanca di Josefina Zavalía Ábalos porta nel Nord-Ovest argentino, dove alcuni iniziati fanno un patto con il diavolo in cambio del talento musicale; il documentario esplora così le origini della chacarera, ballo folkloristico argentino legato alla nascita del meticciato dell’America; un vero e proprio racconto sensoriale dell’universo sonoro di Santiago del Estero. Al termine della proiezione, la regista incontrerà il pubblico in sala. Il programma della Sala Birri del 9 novembre prevede anche due film della sezione Allende: 50 anni dopo. Alle ore 15.00De vida y muerte di Pedro Chaskel indaga sugli archivi dell’Orrore della dittatura di Alfredo Stroessner, scoperti nel 1992 nel Paraguay, che portarono alla luce obiettivi e complicità dell’Operazione Condor. Il documentario Contra la razón y por la fuerza di Carlos Ortíz Tejeda racconta la violenza e la repressione esercitate dal regime di Pinochet contro gli operai cileni, dopo il golpe. Al termine della proiezione, il pubblico potrà dialogare con il produttore Eduardo Flores. Per Cinema e Letteratura, alle ore 15.00 sarà proiettato il documentario Intemperie. La experiencia de Armando Rojas Guardia di Luis Rodríguez e Andrés Rodríguez: un viaggio sensoriale tra pensieri e parole del poeta venezuelano. A concludere la giornata, per Contemporanea Malvinas, alle ore 21.00, il brasiliano Nada de mi padre di Susanna Lira, in cui la regista racconta la ricerca di suo padre, un giovane guerrigliero ecuadoriano che lottò contro la dittatura militare brasiliana, da lei mai conosciuto.

I film in programma sono in versione originale, con i sottotitoli in italiano o in inglese.

Le informazioni aggiornate sul Festival e sul suo programma giornaliero su
www.cinelatinotrieste.org.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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