È uno degli eventi più rilevanti del cartellone Poesia di pordenonelegge al Salone del Libro di Torino, e incrocia la voce poetica alla più stretta attualità: domenica 21 maggio, in anteprima assoluta al Salone del Libro, alle 15,00 nella Sala della Poesia dello stand della Regione Friuli Venezia Giulia (Pad. Oval) si presenta “Tutto il mio essere è un canto”, l’Antologia edita Lindaudella poetessa iraniana Forugh Farrokhzād, voce straordinaria per la sua pionieristica lotta in favore delle donne iraniane. Faezeh Mardani dialogherà con la giornalista e antropologa Tiziana Ciavardini e con il traduttore italiano della raccolta Francesco Occhetto, ripercorrendola figura di Forugh Farrokhzād (1935-1967), spirito libero, intellettuale raffinata, che sfidò i rigidi schemi culturali del suo paese, l’Iran, diventando un riferimento dei movimenti di emancipazione femminile di tutto il mondo. L’evento rientra nel cartellone Poesia – organizzato da Fondazione Pordenonelegge.it a cura del direttore artistico Gian Mario Villalta, in collaborazione con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.
Celebrata in tutto il mondo per la bellezza dei suoi canti e per la lotta condotta in favore dei diritti delle donne iraniane, Forugh Farrokhzādrimane indimenticata per essere stata la prima ad aver espresso in letteratura la complessa condizione delle donne in Iran, sfidando i rigidi schemi culturali e religiosi di un Paese che continua a lottare per il proprio diritto alla pace e alla libertà. Stroncata nel 1967 da una prematura morte, a soli trentadue anni, ha lasciato incompiuta un’opera al culmine della fecondità artistica; la sua voce attraversa il tempo e la sua acuta liricità risuona ininterrotta nel cuore delle giovani generazioni.
Una poetica intrisa delle convulse tensioni che hanno sconvolto e trasformato la società iraniana del XX secolo mettendo in crisi le sue secolari strutture etico-religiose e culturali: precise ragioni storiche e politiche che ne fanno un periodo che ha vissuto molto rapidamente e troppo frettolosamente una necessaria e inevitabile metamorfosi. La voce di Forugh Farrokhzād, nata nel frastuono del crollo della certezza e nel tormento della rinascita, forte del sentire femminile, racconta il travaglio e lo stupore di questa sofferta metamorfosi.