Villa Nani, la forza del gruppo, all’insegna dell’onestà
L’agricoltura altopolesana riflette su progetti di aggregazione cooperativistica per il mais, sull’impatto dei mutamenti climatici e sulla rivoluzione eco-tecnologica
Un incontro pregno di contenuti tecnici e programmatici, con oltre 200 partecipanti tra aziende agricole socie e simpatizzanti del medio e alto Polesine, in cui è emerso forte il messaggio della necessità di unire le forze cooperative, per affrontare le nuove sfide dell’impatto dei mutamenti climatici e della rivoluzione eco-tecnologica. La grande assemblea organizzata dalla cooperativa di servizi all’agricoltura Villa Nani di Castelguglielmo, che si è svolta a Runzi di Bagnolo di Po lunedì sera 10 febbraio, si conferma come uno dei pochi punti di riferimento per l’aggiornamento e per la carica motivazionale del settore primario di una vasta area del Polesine. Erano presenti anche l’assessore regionale Cristiano Corazzari e la consigliera Laura Cestari, entrambi con un intervento all’insegna dell’attenzione della regione Veneto all’agricoltura.
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Titolo del mega convegno: “Il futuro dell’agricoltura tra innovazione, sostenibilità e cooperazione”. Tutta la prima parte è stata dedicata ai relatori tecnici di Agriges, Fmc agro Italia e Carla import sementi. Gli interventi hanno segnalato un cambio di passo per la concimazione, con prodotti biologici a base di microorganismi e alghe; ma anche la problematica della sempre più forte resistenza delle infestanti ai fitofarmaci, anche a quelli più potenti, che impone un cambiamento nelle tecniche di coltivazione. Infine i mutamenti climatici: un 2024 umido e piovoso ha compromesso la quasi totale produzione del seme di soia per il 2025, (una coltura molto importante in Polesine ai fini della rotazione agraria), che quindi non potrà essere seminata nei quantitativi programmati dagli agricoltori.
Nella seconda parte del programma assembleare è emersa con entusiasmo, passione ed energia tutta la forza e la competenza della vivace cooperativa Villa Nani, presentata dai suoi stessi dipendenti. La segretaria amministrativa Elisa ha tracciato la differenza tra i servizi cooperativi e quelli di un qualsiasi soggetto privato: “Noi siamo qui per voi – ha detto – non incassiamo provvigioni e non abbiamo scopo di lucro: ci basta il bilancio in pareggio”. “Il primo valore per noi è l’Onestà – ha aggiunto il presidente Damiano Giacometti. – Non sto dicendo che gli altri non siano onesti, sto dicendo che noi lavoriamo con la massima onestà e trasparenza”. Quindi ha ricordato le prassi della coop: i pagamenti puntuali, le misurazioni accurate delle impurità della soia mai salite oltre il 10 per cento e così le tossine del mais, mai trovate delle penalità. I tecnici di Villa Nani, Alessandro Contato e Sara Canato hanno consigliato al pubblico dei concreti piani di concimazione per i cereali da provare subito, programmando gli acquisti dei mezzi tecnici. La cooperativa si mantiene più che mai vitale e si ingrandisce: nel 2025 partiranno i lavori per un impianto fotovoltaico finanziato all’80 per cento a fondo perduto; verrà poi modificato l’essiccatoio per il mais, con una struttura a colonna.
Per concludere l’intenso incontro, il presidente Giacometti ed il presidente del Coordinamenti cerealicolo veneto Confcooperative, Emilio Pellizzari si sono soffermati sul progetto “Grandi colture”, annunciando che il prossimo convegno nazionale del mais cooperativo sarà in Veneto, a Vicenza, il 10 marzo prossimo. Il messaggio arrivato forte e chiaro è all’insegna dell’unità cooperativistica e dell’aggregazione dell’offerta del prodotto. “Le aziende socie delle nostre cooperative come Villa Nani – ha detto Pellizzari – sono medio-piccole, sono di 10 ettari quelle che producono mais granella. Sono un patrimonio da difendere e devono trovare un loro spazio. Da sole non ce la possono fare, ma tutti uniti sì”.