BOSCHI DI CARTA
festival dell’editoria in montagna
15 luglio 2022
Pieve di Cadore – Belluno
La sesta edizione di “Boschi di carta” animerà la piazza di Pieve di Cadore dal 15 al 17 luglio. Il festival sostenibile dedicato alla piccola e media editoria è promosso dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, insieme alla Magnifica Comunità di Cadore e al Comune di Pieve di Cadore. L’iniziativa è patrocinata dalla Regione Veneto e dagli Editori Veneti.
L’edizione 2022 sarà all’insegna dell’arte, ricordando gli anniversari dello scultore falcadino Augusto Murer e il cinquantesimo della morte di Dino Buzzati, scrittore e artista bellunese.
Per informazioni o eventuali prenotazioni fare riferimento a boschidicarta@tizianovecellio.it, www.tizianovecellio.it, o telefonare al numero 0435.501674.
Si comincia oggi 15 luglio 2022 alle 11.30 con l’inaugurazione del Festival e un momento dedicato al conferimento della Bandiera Verde di Legambiente all’azienda agricola Damòs, con Giacomo Zangrando, Gianandrea Mencini, Luigi Lazzaro. Questa la menzione di Legambiente: “Per la scelta pioneristica di tornare a vivere in una montagna che continua a spopolarsi ma soprattutto per la capacità di far rivivere un borgo dimenticato”. Dalla coltivazione di piante e fiori una serie di prodotti per il corpo, tutti rigorosamente naturali e biologici.
Si continua poi alle 15.00 incontrando Michele Zanetti, autore del libro “Fiori delle Dolomiti”, Cierre edizioni.
Alle 16.00 Anna Chiara Venturini presenta “Nel silenzio di un volo”, Edizioni Minerva. Il sogno è ciò che desideriamo. Non sta né prima né dopo il nostro orizzonte, ma sta dentro la vita. Raccontarlo attraverso un romanzo genera personaggi e vissuti. Non c’è quindi nulla di strano nell’ascoltare la luna, provare meraviglia davanti al bagliore di un fulmine, attendere calmi la solennità di un’alba. Lo spirito ha un paesaggio tutto suo e la sua voce calma il cuore. In ogni comunità ci sono piccoli paesi e ogni piccolo paese ci somiglia. All’inizio è solo una casa, una voce lontana, l’odore imprevisto di resina, il mattino nel bosco. Poi diventa il rosso pompeiano di una casa cantoniera, la passione di un falconiere e il tintinnare di sonagli di un falco. Che strana cosa è la vita quando ci chiama per darle un senso. Tra la gente del paese, un vecchio cosacco racconta la sua storia. Le poesie di un caro amico sono ancora custodite in un taccuino, mentre qualcuno attende l’abbraccio di un affetto che non tornerà più. C’è qualcosa in Harris che il vento tiene tra le braccia e che deve ancora abituarsi a Evie. Le loro vite sono promesse che si aprono nel silenzio del volo di un falco, istanti ricchi come sassolini bianchi da ricomporre, àncore in cerca di radici. È nella gioia silenziosa di un’alba che, sui loro visi, scivola la prima carezza, la più bella.
L’appuntamento delle 17.00 vede protagonista Dino Marangon, curatore della mostra bellunese dedicata a Murer con la presentazione del catalogo “Augusto Murer. Le origini della scultura”. Nel centenario della nascita, Antiga edizioni. La mostra al Museo Civico di Palazzo Fulcis, curata da Dino Marangon, si sofferma sugli anni ’40 e ’50 dell’artista. Sono quelli del fondamentale incontro con Arturo Martini, anni in cui Murer mette a punto un suo autonomo linguaggio, proprio operando con il disegno sul legno. Si trattò di un rapporto breve, racchiuso nel volgere dell’autunno 1943, “fino a quando il maestro e l’allievo dovettero abbandonare Venezia per seguire strade indicate da opposte ideologie”.
Alle 18.00 Silvia Bevilacqua, storica dell’arte, ci porterà a spasso tra i quadri con la sua lezione “La montagna nell’arte: un racconto”, l’ambiente montano nelle suggestioni artistiche. Conferenza con proiezione video.
Chiude la prima giornata l’evento previsto per le ore 20.30 con Sandro Buzzatti, “Sono vere oppure è un sogno?” reading teatrale dedicato a Dino Buzzati con Nelso Salton al contrabbasso. “È la domanda che si deve esser posto Dino Buzzati quattordicenne col naso per aria, guardando la Schiara con la sua Gusela e le altre montagne della corona dolomitica affacciate sul suo giardino nella casa di Belluno: non si riesce a capire, continuamente cangianti, quale sia il loro vero colore e di che materia siano mai fatte… e dietro cosa ci sarà… un altro mondo?” sottolinea l’artista Sandro Buzzatti “Avevo otto anni quando mio padre Aldo, coetaneo quasi del suo famoso concittadino, noto giornalista del Corriere della Sera e affermato scrittore, arrivò una sera a casa accompagnato da un alto sussiegoso signore con il colletto tondo della camicia ben inamidato, e un nastrino nero allacciato a un sorriso davvero cordiale che gli illuminava il volto spigoloso. Era ottobre, lo ricordo bene, perché il camino era già acceso e lassù sulle cime, tornando da scuola quella mattina, avevo scorto il primo biancore di neve annunciare l’inverno. I Buzzatti (con due ’t’) di fronte ai Buzzati: un racconto che va da una sponda all’altra del Piave.
Il programma completo con gli orari degli spettacoli e dei tanti appuntamenti letterari lo trovate al sito: www.tizianovecellio.it.
Per informazioni o eventuali prenotazioni fare riferimento a boschidicarta@tizianovecellio.it, o telefonare al numero 0435.501674.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.