SALA BERGAMAS DI GRADISCA D’ISONZO
‘Casa Nostra’, la denuncia teatrale della trattativa Stato/Mafia
Mercoledì 13 e venerdì 15 alle 20.30, giovedì 14 matinée per le scuole – Prevendita un’ora prima
Mercoledì 13 e venerdì 15, alle 20.30, giovedì 14 matinée per le scuole la rassegna ‘Innesti – Connessioni teatrali affatto prevedibili’ ideata da artistiAssociati Centro di Produzione teatrale ospiterà lo spettacolo ‘Casa Nostra’ produzione Hombre Collettivo per la regia di Riccardo Reina con Angela Forti, Agata Garbuio e Aron Tewelde, con il sostegno di BRAT e Associazione Malerba. Lo spettacolo ha vinto il Premio Scenario Infanzia 2020, e il premio della critica Direction Under 30 2021.
‘Casa Nostra’ 23 settembre 2021: la sentenza della Corte d’Assise di Palermo sul processo Stato-Mafia riporta alla superficie della nostra memoria affastellata di immagini un pezzo di passato. Un pezzo di passato che, per quanto recente, è già diventato storia. Un pezzo di storia che, per quanto decisivo, rischia già di cadere nell’oblio, con tutti i suoi paradossi e le sue contraddizioni. Un pezzo fondamentale per capire il puzzle del nostro presente. Un pezzo che si è tentato in tutti i modi di nascondere, alterare, ignorare: un pezzo mancante.
Il progetto trae spunto dalla sentenza storica emessa dalla Corte d’Assise di Palermo il 20 Aprile 2018 dopo il lungo e tortuoso processo che indaga la trattativa intercorsa tra Cosa Nostra e i vertici militari e politici dello Stato italiano a seguito della strategia stragista messa in atto dall’associazione mafiosa guidata da Salvatore Riina in reazione ad un’altra storica sentenza, quella con cui la Corte di Cassazione concluse il cosiddetto maxi-processo il 30 Gennaio 1992, primo vero colpo decisivo inferto dallo Stato alla cupola dell’organizzazione.
Casa Nostra non è solo un titolo: Nostra è la Casa che ci troviamo ad abitare, con tutto ciò che contiene. Nostra, che lo vogliamo o no, è quella Strana Cosa che abbiamo ereditato dagli inquilini precedenti. Nostra è la stanza dei giochi dove siamo stati finora rinchiusi, dove i bambini vengono lasciati mentre i “grandi” si occupano delle cose serie, quelle cose che è
meglio che i bambini non sentano e non vedano. Casa Nostra vuole indagare la storia recente d’Italia, prendendo come riferimento gli anni della Trattativa Stato-Mafia (anche alla luce della recente cronaca giudiziaria) e cercando di ripercorrere i fatidici anni compresi tra il 1990 e il 1994, determinanti rispetto alla comprensione del presente del nostro Paese. Lo spettacolo si rivolge in particolare al pubblico degli adolescenti, tentando di raggiungerli con un linguaggio fatto di immagini e simboli, che possa intercettare la simultaneità e la multimedialità cui le nuove generazioni sono abituate. Lo spettacolo, senza parole, ragiona tramite la giustapposizione significante delle parole altrui. La dinamica scenica si impernia su tre personaggi/animatori che, rinchiusi in una metaforica “stanza dei giochi”, ripercorrono dinamiche e eventi animando, appunto, i giocattoli e interagendo con essi attraverso i codici del teatro d’oggetti e del teatro immagine.
La prevendita sarà aperta anche un’ora prima dell’inizio della rappresentazione.