Dal 1976, la scuola è un punto di riferimento regionale per il mondo rurale e agroalimentare
Il Consiglio Generale del CeFAP (Centro per l’Educazione e la Formazione Agricola Permanente) ha approvato il bilancio d’esercizio del 2023 che chiude con un utile netto di 47mila euro e un patrimonio che supera il milione di euro. Ma i numeri più importanti, decisamente, sono quelli che riguardano l’attività formativa ed educativa del Centro, ente accreditato dalla Regione (dal 2007) e punto di riferimento del settore rurale e agroalimentare, nato nel 1976. Con i suoi 27 dipendenti e alcune decine di collaboratori esterni, nell’anno formativo 2022/2023 il CeFAP ha erogato oltre 20mila ore di formazione, sviluppando 450 corsi ai quali hanno partecipato quasi 6mila iscritti.
«Stiamo anche lavorando – anticipa il presidente, Sergio Vello – a un possibile accordo tra enti di formazione, associazioni datoriali, sindacati, pubblica amministrazione e mondo dell’accoglienza, per formare e dare occupazione (su forte richiesta delle aziende) a una serie di persone, immigrati compresi, che sono disponibili a impegnarsi nell’integrazione lavorativa e sociale nelle nostre comunità».
L’attenzione formativa di tutto il gruppo dirigente e il corpo docente della scuola, si è sviluppata soprattutto a favore dei più giovani; delle persone in cerca di occupazione; dei cittadini coinvolti in aree di disagio. Attenzione anche all’aggiornamento degli operatori delle aziende agricole e in ambito di sicurezza sul lavoro, funzionali al rispetto delle norme in vigore.
Il CeFAP già in possesso da vent’anni della certificazione di qualità ISO 9001, per i suoi servizi formativi, nel corso del 2023 ha ottenuto anche la ISO 21001:2018.