CIRCOLO DELLA LIRICA DI PADOVA APS
“Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini
Sala dei Giganti, Padova
Sabato 20 e domenica 21 settembre 2025, ore 17.30
In scena Gianni Schicchi di Giacomo Puccini, sabato 20 e domenica 21 settembre 2025, ore 17.30, nella splendida cornice della Sala dei Giganti di Padova, con due cast di giovani artisti internazionali

Sabato 20 e domenica 21 settembre 2025, ore 17.30, nella splendida Sala dei Giganti del Liviano di Padova andrà in scena l’opera Gianni Schicchi di Giacomo Puccini con l’accompagnamento della Venice Chamber Orchestra diretta dal M. Nicola Simoni. La regia sarà affidata al M. Pablo Maritano (ingresso libero con prenotazione obbligatoria).
Un’anteprima dell’opera andrà in scena giovedi 18 settembre, ore 21, al Teatro Filarmonico di Piove di Sacco (Pd) con l’accompagnamento al pianoforte (ingresso libero).
Due cast internazionali di artisti si esibiranno a Piove di Sacco e Padova: Gianni Schicchi sarà interpretato da Juneyeon Yoon, nel ruolo di Lauretta si alterneranno Iris Kwon e Giulia De Stasio, Zita detta la Vecchia sarà Elena Antonini, Rinuccio sarà affidato a Manuel Amati, Ling Nie sarà Gherardo, Yuka Wada e Kasumi Hiyane si alterneranno nel ruolo di Nella, Gherardino (da definire), Betto di Signa sarà Giulio Alessandro Bocchi, Simone sarà Michele Gianquinto, Yuerui Cheng nei panni di Marco, Dora Egerland e Alessandra Marangon interpreteranno La Ciesca, Tommaso Quanilli vestirà i panni di Maestro Spinelloccio e di Ser Amantio di Nicolao, Francesco Toso sarà Pinellino, Xianzhi Wang sarà Guccio e Buoso Donati sarà Giovanna Senatore. Maestri collaboratori saranno Manuel Dudau e Tongyu Liu, assistente alla regia Irina Solomonoff.
Il cast è stato selezionato nell’ambito della XV edizione dell’opera studio intenzionale rivolta a cantanti registi e maestri accompagnatori.
Oltre 30 artisti provenienti da oltre 15 Paesi (Italia, Cina, Corea del Sud, Ungheria, Svizzera, Romania, Regno Unito, Finlandia, Giappone, Canada, Repubblica Ceca e altri ancora) hanno preso parte a questo importante progetto iniziato lo scorso giusto a Padova.

Il progetto Opera Studio promosso dal Circolo della lirica di Padova Aps, in collaborazione con la Fondazione Ferrari Salimbeni di Venezia, VeniceChamber Orchestra, Associazione Artes, con il patrocinio del Comune di Padova, della Regione del Veneto e la Provincia di Padova, ha trasformato la città in un crocevia di talenti e culture. Una vera e propria fucina internazionale in cui si incontrano esperienze, lingue e tradizioni vocali differenti, unite da un’unica passione: il teatro musicale.
Questo percorso di alta formazione e crescita per i giovani artisti coinvolti, ha preso il via lo scorso 22 giugno alla Casa della Rampa, a Padova, ed è stato reso unico dall’altissimo livello del corpo docente formato dai registi Stefano Poda, Paolo Giani Cei e Pablo Maritano, Alessandro Trebeschi,casting manager del Festival della Valle d’Itria e segretario artistico del Teatro Grande di Brescia, in veste di maestro collaboratore, il tenore Carlos Natale come docente di canto, il direttore d’orchestra Nicola Simoni e Marco Zelaya, agente e consulente in management artistico.
L’Accademia Lirica internazionale di Padova
Fondata nel 2011 dalla presidente, dott.ssa Nicoletta Scalzotto con il M° Nicola Simoni, L’Accademia lirica internazionale di Padova, è divenuta lo spin-off educational della tradizionale Stagione musicale dell’Associazione oggi alla sua XXXXII edizione. L’Accademia promuove iniziative dedicate alla formazione e al perfezionamento di giovani talenti – cantanti lirici, pianisti accompagnatori e registi – in possesso di spiccate qualità artistiche. Talenti emergenti da accompagnare nella fase iniziale della carriera e avviare ai mestieri del teatro d’opera, grazie alle attive collaborazioni del Circolo della Lirica con docenti/figure di eccellenza nel panorama operistico e con prestigiose Istituzioni musicali, quali il Gran Teatro La Fenice, il Teatro comunale di Ferrara e i conservatori della regione. Questo progetto oggi gode di ampia notorietà e prestigio internazionale, tanto da proporsi come interessante punto di riferimento per la formazione della cultura lirica di tradizione italiana ed europea.
L’edizione 2025 dell’Opera Studio si è articolata in due periodi: il primo periodo ha preso il via il 22 giugno 2025, in casa della Rampa a Padova, con sette giornate di lezioni, prove, conferenze e momenti di confronto tra artisti provenienti da tutto il mondo e si è conclusa il 28 giugno con un Gala lirico a Palazzo Zacco Armeni.
Nota di regia – Gianni Schicchi
Comicità, dinamismo e storia in dialogo per una commedia pungente
In questa messinscena di Gianni Schicchi, l’approccio registico punta su un ritmo serrato e una teatralità vivace, che valorizzano la natura comica e satirica dell’opera. Il dinamismo scenico accompagna i giochi d’inganno e le tensioni familiari con precisione coreografica e una forte componente fisica, accentuando le crepe comiche che si aprono all’interno della famiglia Donati. Gianni Schicchi emerge come figura centrale e attivissima: la sua intelligenza e la capacità di leggere le persone diventano strumenti di potere e fonte di irresistibile umorismo. Ogni gesto e sguardo contribuisce a smascherare l’avidità e l’ipocrisia degli altri personaggi. La scelta di ambientare l’opera nella storica Sala dei Giganti di Padova apre un dialogo diretto con lo spazio e la memoria collettiva. I personaggi si muovono in un luogo carico di storia e autorità culturale, generando un cortocircuito ironico tra il dramma buffo e l’austera monumentalità della sala. Questa tensione arricchisce la messinscena, conferendo all’opera una dimensione metateatrale. Composta nel primo Novecento, Gianni Schicchi si configura come un omaggio arguto all’opera comica italiana: una satira viva e attuale, che trova nella grande famiglia disfunzionale il suo specchio più efficace e universale.
Gianni Schicchi
Persuaso da Giovacchino Forzano alla composizione di un’opera d’ispirazione dantesca, Puccini vi lavora tra 1917 e 1918. Preceduto da Il tabarro e Suor Angelica, prime due parti del Trittico, Gianni Schicchi va inscena alla Metropolitan Opera House di New York il 14 dicembre 1918 e a riscuotere il maggior successo è proprio il terzo dei tra atti unici.
Prima d’allora il musicista non aveva mai affrontato il genere comico, nonostante nelle sue precedenti opere avesse inserito alcune macchiette dipinte con umoristica cattiveria; quello stesso umorismo venne impiegato nel Gianni Schicchi per ritrarre tutta una galleria di personaggi. L’opera è contraddistinta dalla pressoché costante presenza di una sorta di coro da camera, composto dai parenti del defunto Buoso Donati, che si sono riuniti per vegliare la salma. I pianti ipocriti per la scomparsa del vecchio s’interrompono non appena si scopre che egli ha lasciato tutte le ricchezze in beneficenza. Il nipote di Buoso, Rinuccio, propone di chiedere consiglio a un uomo pieno di risorse, Gianni Schicchi, padre della sua fidanzata Lauretta. Al suo arrivo, Schicchi fa subito nascondere il cadavere e, mettendosi a letto travestito da Buoso, fa chiamare il notaio per dettare un nuovo testamento. I Donati, a turno, cercano di corrompere Schicchi per ottenere le migliori proprietà del defunto ma, all’ultimo, capiscono che l’uomo ha truffato tutti riservando quei beni per sé nel nuovo testamento. Temendo di essere condannati come complici dell’imbroglio, i famigliari di Buoso decidono di ritirarsi senza protestare. Schicchi ha in realtà agito a fin di bene: tutti i suoi averi saranno un giorno di sua figlia e del suo promesso sposo, Rinuccio.
Giacomo Puccini
Giacomo Puccini nasce a Lucca il 22 dicembre 1858 da una famiglia di musicisti da cinque generazioni. Impressionato dall’Aida di Verdi – che si reca ad ascoltare a piedi fino a Pisa – rivolge il suo interesse all’Opera. Con l’aiuto dei familiari e grazie ad una borsa di studio della Regina Margherita, si iscrive al Conservatorio di Milano, dove dal 1880 al 1883 studia con Amilcare Ponchielli. La sua prima opera, Le Villi, viene rappresentata a Milano nel 1884, incontrando il favore del pubblico. La stessa fortuna non tocca, cinque anni dopo, a Edgar. È con Manon Lescaut nel 1893 e La bohème nel 1896 che Puccini conquista la fama. Seguono Tosca, l’opera che inaugura il nuovo secolo, Madama Buttefly (1904), La Fanciulla del West (1910), La rondine (1917) e il Trittico (1918). Gravemente malato, la morte lo coglie nel 1924, mentre lavora alla partitura di Turandot, completata da Franco Alfano e andata in scena due anni dopo.
Per informazioni:
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Per i tamburini
Giovedì 18 settembre, ore 21
Teatro Filarmonico, Piove di Sacco (ingresso libero).
Sabato 20 e domenica 21 settembre 2025, ore 17.30
Sala dei Giganti, Padova (ingresso libero con prenotazione obbligatoria)
Gianni Schicchi
Dramma in un atto
Musica di Giacomo Puccini
Libretto di Giovacchino Forzano
VENICE CHAMBER ORCHESTRA
Maestro concertatore e direttore, NICOLA SIMONI
Regia, PABLO MARITANO
Personaggi ed interpreti
Gianni Schicchi Juneyeon Yoon
Lauretta Iris Kwon/ Giulia De Stasio
Zita detta la Vecchia Elena Antonini
Rinuccio Manuel Amati
Gherardo Ling Nie
Nella Yuka Wada/Kasumi Hiyane
Gherardino nn
Betto di Signa Giulio Alessandro Bocchi
Simone Michele Gianquinto
Marco Yuerui Cheng
La Ciesca Dora Egerland/Alessandra Marangon
Maestro Spinelloccio Tommaso Quanilli
Ser Amantio di Nicolao. Tommaso Quanilli
Pinellino Francesco Toso
Guccio XianzhiWang
Buoso Donati Giovanna Senatore
Maestri collaboratori: Manuel Dudau, Tongyu Liu
Assistente alla regia. Irina Solomonoff
Produzione del Circolo della Lirica di Padova Progetto XV opera studio e «Fondazione Ferrari e Salimbeni»
Profili
Nicola Simoni, direttore

Nel 2013 ha debuttato alla Dae-Yang Hall di Seoul, successivamente ha diretto La Traviata all’Art and Cultural Centre di Pyeongtaek e all’Art Center di Jinju (Corea del Sud), Carmina Burana (Sala Tchaikovsky di Mosca), l’Elisir d’amore (Teatro Verdi di Padova, Bassano Operafestival), Turandot (Opéra Grand-Avignon, Francia)n La serva padrona (Padova, Palazzo Zuckermann), Il Barbiere di Siviglia e Rigoletto (Teatro Verdi di Padova e Bassano Operaestate, La cambiale di matrimonio (Teatro Argentino de La Plata – Argentina). Ha diretto inoltre la prima esecuzione mondiale di «Aznavour classique» prodotto dalla fondazione Aznavour.
Ha diretto l’Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra del Gran Teatro la Fenice di Venezia, Orchestra Antonio Vivaldi, Orchestra Filarmonia Veneta, l’Orchestra di Nimes (Francia), l’Orchestra Nazionale Avignon-Provence (Francia), l’Orchestra filarmonica d’Ucraina (Kiev), l’Orchestra dei Teatri di Kharkiv e del Teatro di Odessa (Ucraina), l’Orchestra sinfonica INSO-Lviv (Ucraina), Orchestra Sinfonica di Bucarest e l’Orchestra del Teatro di Cluj-Napoca (Romania), l’Orchestra del Teatro Unione Italiana di Lobos (Buenos Aires, Argentina), coro e orchestra Anima Una (Minsk – Bielorussia), la Bellagio Festival Orchestra, orchestra sinfonica nazionale “E.Svetlanov” (Grand Hall, Conservatorio di Mosca), Orchestra sinfonica nazionale “Novaya Rossiya” (International performing art center di Mosca), il coro accademico nazionale “The Yurlov Russian State Academic Choir” (Russia), Orchestra del Teatro di Voronezh, Orchestra Regionale di Penza, Capella Sonorus Orchestra (Minsk), Orchestra Filarmonica di Ryazan (Russia), l’Orchestra Sinfonica Nazionale Armena (Yerevan), Raanana Symphonette (Israele).
Tra i vari riconoscimenti si ricorda la borsa di studio Bayreuther Festspiele 2012 dell’Associazione Wagner e il Young Veneto Excellence Award 2013 (Associazione Padovani nel mondo).
In qualità di direttore artistico ha collaborato con amministrazioni comunali del Veneto per la realizzazione di masterclass e stagioni musicali (comune di Monselice e Selvazzano Dentro) e dal 2011 è direttore artistico del Circolo della Lirica di Padova-Accademia Lirica di Padova (docenti: Stefano Vizioli, Fernando Cordeiro Opa, Alessandra Althoff Pugliese, Pablo Maritano).
Si è diplomato in direzione d’orchestra al Conservatorio di Bologna, in musica corale-direzione di coro e in pianoforte principale al Conservatorio di Adria Si è perfezionato con F. M.Bressan, P.Bellugi, G.Andretta e si è diplomato in direzione d’orchestra all’Accademia Musicale Pescarese sotto la guida del Maestro Donato Renzetti.
Successivamente ha ottenuto una laurea in pedagogia al CEFEDEM di Normandia (Francia).
Pablo Maritano, regista

Pablo Maritano è nato a Buenos Aires, dove si è laureato in Belle Arti presso la Scuola di Belle Arti Ernesto de la Cárcova e in Regia Teatrale presso l’Istituto Superiore d’Arte del Teatro Colón, formandosi inoltre in recitazione e pianoforte.
Presenza costante nel panorama operistico latinoamericano negli ultimi due decenni, ha diretto anche in Nord America, Europa e Asia. È riconosciuto per il suo approccio al repertorio dei secoli XVII e XVIII, così come a quello contemporaneo.
È stato insignito in numerose occasioni di vari premi e riconoscimenti, tra cui il MusikTheater Now di Berlino, il Premio della Critica Internazionale del Cile nel 2014 e 2015, i premi Ade e Concerto (Brasile), la Fundación Konex 2019, Teatros del Mundo, ACE e ACM di Buenos Aires, tra gli altri.Tra le sue produzioni più significative si ricordano la prima latinoamericana di Die Soldaten di Bernd Alois Zimmermann, Hippolyte et Aricie e Platée di Rameau, Die Entführung aus dem Serail (2012) di Mozart. Nel 2011 ha curato la nuova produzione de La Ciudad Ausente di Gerardo Gandini al Teatro Argentino, Le Malade Imaginaire (Molière-Charpentier-Lully), Carmen, Faust, Giulio Cesare e Le Grand Macabre, nonché una versione multimediale di Madama Butterfly, spettacolo che ha girato l’America Latina.
È stato inoltre responsabile della produzione artistica dei Teatri Colón di Buenos Aires e Argentino de La Plata. È docente presso l’ISA – Teatro Colón e insegna regia d’opera e recitazione in diverse istituzioni di Argentina, Spagna, Cile, Svizzera, Italia, Francia e Brasile. Tra le sue recenti produzioni della stagione 2023-2024 figurano L’Elisir d’Amore (Canada), La Zorrita Astuta (Svizzera), Der Rosenkavalier, Ariadne auf Naxos, Der Fliegende Holländer, Il Trittico e Le Comte Ory (Brasile), Faux Amis (Francia); Orphée aux Enfers, Viva La Mamma, Tosca e Il Turco in Italia (Argentina).
Manuel Amati, Rinuccio
Nato nel 1996 a Martina Franca, Manuel Amati si è approcciato al canto lirico dall’età di 13 anni e si è diplomato al Liceo Musicale “Archita” di Taranto, per poi approfondire stile e repertorio con Vincenzo Scalera, Roberto Scandiuzzi, Pietro Spagnoli, Domenico Colaianni, Celso Albelo. Nell’estate 2018 è stato ammesso all’Accademia Rossiniana di Pesaro ed ha debuttato come Cavalier Belfiore ne Il viaggio a Reims al Rossini Opera Festival, dove è stato nuovamente invitato per L’equivoco stravagante, la Messa di Milano, la Petite Messe Solennelle, Il signor Bruschino. Nel 2016 ha preso parte alle attività della “Fabbrica – Young Artist Program” dell’Opera di Roma. Dal 2016 al 2018 ha frequentato l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, dove ha studiato con artisti di fama internazionale ed ha potuto prendere parte a numerose produzioni prestigiose dell’Opera di Firenze: La favorite (Don Gaspar) diretta da Fabio Luisi (pubblicata in CD e DVD da Dynamic); Alceste di Gluck (Evandro) con il M° Federico Maria Sardelli e la regia di Pierluigi Pizzi; Fantasia Corale op. 80 di Beethoven con il M° Luisi (pubblicato dalla rivista musicale Amadeus); La Dafne di M. da Gagliano presso la Grotta del Buontalenti al Giardino di Boboli diretto da Federico Maria Sardelli, La Scuola de’ gelosi di Antonio Salieri (Tenente) al Teatro Goldoni di Firenze ed in tournée in diverse città italiane, Le leggi fondamentali della stupidità umana di Vittorio Montalti al Teatro del Maggio. Inoltre, con l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, si è esibito in tournèe in Cina a Pechino, Shanghai, Guangzhou, Macao e Hong Kong, accompagnato al piano da Richard Barker. Particolarmente versato nel repertorio rossiniano, ha già interpretato i ruoli di Conte d’Almaviva ne Il barbiere di Siviglia (Teatro Comunale di Bologna, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Municipale di Piacenza, Teatro Petruzzelli di Bari), Don Narciso (Martina Franca) e Albazar ne Il turco in Italia (Teatro alla Scala di Milano, Salzburger Landestheater), Conte Alberto ne L’occasione fa il ladro (Teatro Regio di Parma), Don Ramiro ne La Cenerentola (Teatro Regio di Torino). Al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca ha preso parte alle produzioni di Le donne vendicate di Piccinni (2017), Arianna a Nasso (2020) e Il Turco in Italia. Highlight recenti sono: La passione secondo Giovanni di Bach a Trieste ed a Udine: La Cenerentola (Don Ramiro) ad Augusta (Germania); Il barbiere di Siviglia all’Olympia Theatre di Atene; Ariodante di Händel (Lurcanio) al Festival della Valle D’Itria di Martina Franca; Missa in illo tempore al Festival Monteverdi di Cremona con Modo Antiquo ed il M° Federico Maria Sardelli; La Cenerentola a Kiel; Stabat Mater di Rossini a Lonato del Garda; Anna Bolena (Percy) a Hong Kong; Il Turco in Italia (Don Narciso) al Festival della Valle D’Itria di Martina Franca; Il barbiere di Siviglia al Teatro Petruzzelli di Bari; Il matrimonio segreto di Cimarosa alla Kammerakademie di Potsdam; Armida in concerto al Rossini in Wildbad Belcanto Opera Festival; La scala di seta al Filarmonico di Verona; Messiah di Haendel al Teatro Verdi di Trieste, Adina di Rossini e la prima mondiale de La Cucina di Andrew Synnott al Festival di Wexford.
Elena Antonini, Zita detta la Vecchia
Giovane artista umbra, Elena Antonini si sta affermando rapidamente nel panorama lirico internazionale grazie alla ricchezza timbrica della sua voce e a una forte presenza scenica. Dopo gli studi presso i Conservatori “F. Morlacchi” di Perugia e “L. Marenzio” di Brescia, dove si è diplomata con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore, ha perfezionato la sua formazione al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto e successivamente al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena. Nel 2025 è stata selezionata per l’Accademia Rodolfo Celletti del Festival della Valle d’Itria.
Vincitrice e finalista di numerosi concorsi internazionali, tra cui il 76° Concorso Comunità Europea per giovani cantanti lirici, il Concorso Lirico G. Puccini di Arcore, il Premio Felice Lattuada e diversi concorsi di musica da camera, Elena Antonini ha già calcato palcoscenici prestigiosi in Italia e all’estero. Tra i ruoli interpretati di recente figurano L’enfant in L’enfant et les sortilèges di Ravel al 51° Festival della Valle d’Itria, Dott.ssa Li in Perla di speranza di Marco Attura e Luonto in Hengitä di Paavo Korpijaakko nelle produzioni di Modena, Helsinki e Danzica, nonché Ciesca in Gianni Schicchi a Modena e Brescia, Cherubino ne Le nozze di Figaro, Flora ne La traviata, Zerlina in Don Giovanni e diversi titoli di musica contemporanea.
La sua attività concertistica comprende esecuzioni della Petite Messe Solennelle di Rossini, dello Stabat Mater di Pergolesi e del Requiem di Mozart. Ha lavorato con direttori d’orchestra quali Marco Angius, Salvatore Percacciolo, Luciano Acocella e Gian Rosario Presutti, e con registi come Henning Brockhaus, Alberto Paloscia, Stefano Monti e Rita Cosentino.
Tra i prossimi impegni, Elena Antonini interpreterà Zita in Gianni Schicchi di Puccini (Padova e Piove di Sacco, settembre 2025), Afrodite ne Il giudizio di Paride di Paolo Marchettini in prima mondiale (Jesi, novembre 2025) e Mercédès in Carmen di Bizet (Modena, Piacenza, Ravenna, aprile 2026).
Juneyeon Yoon, Gianni Schicchi
Baritono sudcoreano, ha debuttato Belcore, nell’Elisir d’amore di Donizetti al tetro regio di Parma : (Regio Young ,stagione 2024), successivamente ha interpretato il ruolo di Gianni Schicchi nella stagione lirica 2025 al teatro di Collecchio
Giulia De Stasio, Lauretta
Soprano di 23 anni, ha debuttato il ruolo di Zerlina nella stagione 2023 presso il teatro Mancinelli di Orvieto, in occasione dell’opera studio con l’associazione Spazio Musica. Attualmente frequenta il conservatorio Luigi Cherubini di Firenze.
Ling Nie, Gherardo
Nato in Cina nel 1992, Ling Nie ha iniziato la sua formazione musicale presso il Conservatorio di Sichuan, dove ha conseguito la laurea nel 2017. Successivamente si è perfezionato in Italia, completando nel 2023 il biennio di studi al Conservatorio di Verona, approfondendo il repertorio lirico sotto la guida di docenti di fama internazionale.
La sua carriera sul palcoscenico lo ha visto protagonista di diverse produzioni in Italia. Nel 2024 ha partecipato al Festival Mascagni di Livorno, prendendo parte al concerto finale dell’evento. Nello stesso anno ha debuttato nei ruoli di Primo Armigero e Secondo Sacerdote ne Die Zauberflöte di Mozart al Teatro Mario Del Monaco di Treviso e, successivamente, al Teatro Giuseppe Verdi di Padova. Nel giugno 2025 è stato tra gli artisti della Festa dell’Opera di Brescia, dove ha interpretato Ramiro in La Cenerentola di Rossini e Don Ottavio in Don Giovanni di Mozart, confermando la sua versatilità vocale e scenica.
Yuka Wada, Nella
Soprano Giapponese, laureata presso la Kyoto City University of Arts di Master’s Program(Canto) e New National Theatre Opera Academy. Attualmente frequenta il Conservatorio di Parma.
Kasumi Hiyane, Nella
è nata il 11 gennaio 1998 in Giappone. Si è laureata il Reitaku scuola superiore in Giappone in 2016. In 2016 ha fatto il corso musicale in The Young Americans Performing Arts College in California, United States. In 2017 si è trasferita in Italia per proseguire degli studi con M° Giuseppe Costanzo. Ha vinto numerosi concorsi tra cui: nel 2018 il primo premio al Concorso internazionale Gianluca Campochiaro XXVII Edizione, nel 2019 il primo premio al Concorso internazionale Amigdala IX Edizione e il primo premio al Concorso internazionale Amigdala IX Edizione, nel 2021 il primo premio al Concorso internazionale Amigdala X Edizione, nel 2023 il primo premio al Concorso Musicale Internazionale “Valle dell’Etna” nella sezione di canto e il X Concorso lirico di Simone Alaimo debuttando il ruolo di Lola di Cavalleria Rusticana di Mascagni e sempre nello stesso anno ha vinto il terzo premio al XXXV Concorso Internazionale per i pianisti e cantanti lirici “FRANCESCO PAOLO NEGLIA” ad Enna.
Nel 2022 ha conseguito col massimo dei voti e la lode la laurea triennale in canto lirico presso il Conservatorio musicale V. Bellini a Catania. Attualmente sta frequentando al corso accademico di II livello presso il Conservatorio Musicale V. Bellini Catania.
Giulio Alessandro Bocchi, Betto di Signa
Nato Parma, dove risiede, ha debuttato nel 2016 al Teatro Bonci di Cesena nel ruolo di Bartolo (Le nozze di Figaro) diretta da Claudio Desderi e ha interpretato diversi ruoli al Teatro Magnani di Fidenza: Dancaire (Carmen), Sciarrone (Tosca), Fiorello (Il barbiere di Siviglia), Monterone (Rigoletto) e Alcindoro (Boheme). Ha interpretato Bartolo (Il barbiere di Siviglia) a Romano di Lombardia (BG) nell’ambito del Festival del concorso Rubini, Morales e Dancaire (Carmen) al Festival d’Art Lyrique de Salon-de-Provence (Francia) e in Teatro Comunale di Vipiteno (BZ). Ha interpretato anche Alidoro (Cenerentola), in versione ridotta per le scuole, al Teatro Pavarotti di Modena.
Michele Gianquinto, Simone
Nel 2017 consegue il diploma accademico di primo livello in Flauto traverso presso il Conservatorio “Guido
Cantelli” di Novara. Nel 2019 conclude il Biennio accademico di secondo livello di flauto presso l’istituto “Orazio Vecchi” di Modena sotto la guida di Michele Marasco, Gabriele Betti e Andrea Oliva. Parallelamente al flauto, affianca lo studio del canto lirico come basso. Dopo i primi anni sotto la guida di Rita Antoniazzi studia oggi con Maria Costanza Nocentini.
Conclude il biennio Accademico di secondo livello in canto lirico nel 2021 presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze sotto la guida di Gianni Fabbrini con la lode.
Nel 2020 viene selezionato presso l’Accademia del Maggio Musicale fiorentino per il corso annuale ” Cantanti professionisti”. In questa occasione partecipa alle masterclass con maestri quali: Eva Mei, Bruno de Simone, Ailyn Perez e Jessica Pratt; e a masterclass con registi quali: Fabio Ceresa, Francesco Micheli e Italo Nunziata.
Nel 2016 ha interpretato la parte di Seneca ne “L`incoronazione di Poppea” di Monteverdi, per la stagione
concertistica del Conservatorio di Novara sotto la direzione di Roberto Balconi.
Selezionato nell’ambito del progetto LTL Operastudio 2018/2019 ha interpretato il ruolo di Colline ne “La Bohème” sotto la direzione di Gianna Fratta presso il Teatro Goldoni di Livorno, Teatro Verdi di Pisa e Teatro del Giglio di Lucca.
Presso il Teatro Dal Verme di Milano ha preso parte alla realizzazione di uno spettacolo con l’orchestra de “I piccoli pomeriggi musicali” cantando le arie di Sarastro e Don Basilio, rispettivamente da “Il Flauto magico” di Mozart e “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini.
Ha recentemente cantato la prima assoluta dell’opera contemporanea “Else”, del compositore Federico Gardella a Montepulciano presso il festival internazionale di “Fondazione Cantiere “
Yuerui Cheng, Marco
Ha studiato alla Guangxi Arts University e ha conseguito una laurea triennale e attualmente è iscritto al Biennio di Laurea presso il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma.
Nel 2020 ha partecipato all’opera originale in quattro atti del Guangxi Da Han Hai Road.
Nel 2021 ha partecipato alle prove dell’opera Yimeng Mountain e ha svolto il ruolo di “traduttore” nello spettacolo. Nello stesso anno ha preso parte all’opera popolare del Guangxi Ba Ge e successivamente al 4° China Opera Festival vincendo l’”Excellent Play Award”.
Dora Egerland, La Ciesca
Dora Egerland sta attualmente completando il corso di laurea in Canto lirico presso l’Università di Pécs, Facoltà di Musica e Arti Visive. La sua formazione vocale si è arricchita grazie agli insegnamenti di Emőke Baráth, István Kovácsházi e Zsófia Mikó. La sua esperienza operistica comprende il ruolo di Nella nel Gianni Schicchi di Giacomo Puccini, interpretato presso la Concert Hall di Osijek e il Kodály Centre di Pécs, accompagnata dall’Orchestra Sinfonica dell’Università di Pécs diretta da Balázs Kocsár. Ha inoltre aggiunto al suo repertorio il ruolo di La Ciesca, sempre dallo stesso titolo pucciniano. Parallelamente all’attività operistica, Dora Egerland si è esibita in diversi contesti concertistici, tra cui il Dalmaraton dell’Opera di Stato Ungherese, l’Accademia Ungherese delle Scienze di Pécs e il Convegno Nazionale Scientifico Studentesco, interpretando musica da camera romantica per voce, pianoforte e violoncello. Al Crescendo Summer Institute ha partecipato alle prime esecuzioni di brani di compositori contemporanei, mostrando versatilità e curiosità artistica.
Alessandra Marangon, La Ciesca
Soprano lirico-leggero. Dopo la laurea in Canto presso il Conservatorio di Padova, si è perfezionata presso il Conservatorio Reale de l’Aia sotto la guida del tenore olandese Amand Hekkers. Conta diverse partecipazioni a festival internazionali (fra cui il Puccini e la sua Lucca International Festival, Festiv’Alba, Buffer Fringe Nicosia, MuziekopZondag). Risiede in Olanda, dove collabora stabilmente con la fondazione olandese Muziek in Huis e con diversi cori e istituzioni locali. In Italia, ha collaborato con il Conservatorio di Mantova e con l’Orchestra di Padova e del Veneto e Iris Ensemble (per il festival OperaEstate – coro in Orfeo ed Euridice) e ha debuttato come Prima conversa in Suor Angelica e come Annina in La Traviata.
Tommaso Quanilli, Maestro Spinelloccio/Ser Amantio di Nicolao
Si diploma presso il Conservatorio di Musica Lucio Campiani di Mantova sotto la guida del Maestro Gabriele Monici (Canto) e del Maestro Thomas Busch (Musica Vocale da Camera). Si perfeziona in seguito con il Maestro Vincenzo Rose. Segue master di perfezionamento con i Maestri Dimitra Theodossiou, Birgit Nickl a Monaco di Baviera, Ugo Benelli, Enzo Dara, Franca Mattiucci, Janet Perry, Alessandro Svab e, per la musica vocale da camera, Helge Dorsch e Ulf Baestlein. Porta contemporaneamente a termine gli studi universitari laureandosi nell’aprile 2017 in Lettere presso l’Università di Verona con una tesi dal titolo Nascita di un capolavoro. Aida da Auguste Mariette a Giuseppe Verdi (laurea triennale) e una tesi dal titolo La vita del Tasso in scena: da Goethe a Donizetti (laurea specialistica). Svolge attività concertistica in Italia e all’estero e ha affrontato vari ruoli, completi o in selezione d’opera: Caronte (Orfeo di Monteverdi al Palazzo Ducale di Mantova), Calatrava (La Forza del Destino di Verdi al Teatro Bibiena di Mantova), Colline (La Bohème di Puccini), Sancho (Don Quichotte di Massenet al teatro comunale di Marmirolo, MN), Zuniga (Carmen di Bizet presso i Teatri Fassino di Avigliana, Superga di Nichelino, Torino e al Teatro Verdi di Busseto, concertazione del Maestro Marco Beretta), Sonora (La Fanciulla del West di Puccini al Circolo lirico di Bologna), Don Magnifico (La Cenerentola di Rossini in Liguria), Masetto (Don Giovanni di Mozart nei Teatri dei Rassicurati di Montecarlo di
Francesco Toso, Pinellino
Francesco Toso, rodigino, coltiva contemporaneamente gli studi musicali e umanistici diplomandosi a soli 18 anni in clarinetto e successivamente in canto lirico. Dopo la laurea in Storia Antica presso l’Università degli Studi di Padova si dedica completamente alla musica completando la propria formazione musicale al Mozarteum di Salisburgo studiando con il basso Tom Krause e il soprano Grace Bumbry e laureandosi in Didattica della Musica presso il Conservatorio F.Venezze di Rovigo.
Inizia giovanissimo l’attività di artista del coro presso importanti Enti Lirici Italiani: Teatro Regio di Torino, Gran Teatro La Fenice di Venezia, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Teatro San Carlo di Napoli, Fondazione Arena di Verona; in quest’ultimo Teatro vince nel 2019 il Concorso come artista del coro a tempo indeterminato. Canta stabilmente nel coro della Rai di Torino, nel coro Continuum di Bolzano e Trento e nel Coro Lirico Veneto. In qualità di artista del Coro del Teatro Regio di Torino prende parte alla tournée che vede Orchestra e Coro nei più importanti Teatri del mondo (Svizzera, Stati Uniti, Cina, Giappone, Oman, Regno Unito, Canada) sotto la guida del maestro Gianandrea Noseda. All’attività di artista del coro affianca quella di solista specializzandosi in particolare nei ruoli comprimariali e cantando in importanti teatri italiani (La Fenice di Venezia, Sociale di Rovigo, Comunale di Ferrara, Alighieri di Ravenna, Del Giglio di Lucca, Goldoni di Livorno, Verdi di Padova, La Pergola di Firenze, Regio di Torino, Comunale di Bologna, Sociale di Trento, Olimpico di Vicenza, Pavarotti di Modena, Morlacchi di Perugia, Massimo di Palermo). Nel 2019 prende parte come interprete principale alla messa in scena dell’Opera Adelaide di Borgogna per i duecento anni del Teatro Sociale di Rovigo.
Fra i ruoli più importanti : Masetto (Don Giovanni), Altoum (Turandot) Marchese e Barone
(Traviata), Fiorello (Barbiere), Simone (La Finta Semplice), Sciarrone (Tosca), Alcindoro (Boheme), Yamadori (Madama Butterfly), Conte (Nozze di Figaro), Bruschino Padre (Sig, Bruschino), Commendatore (L’Aumento), Don Magnifico (Cenerentola), Argante (Rinaldo), Silvano (Ballo in Maschera), Ford (Falstaff), Marullo (Rigoletto). Nel 2018 vince il concorso nazionale per la docenza di canto presso i Licei Musicali italiani classificandosi al primo posto. Ha diretto per 5 anni l’Accademia Musicale Venezze di Rovigo (Scuola privata riconosciuta dallo Stato e convenzionata con il Conservatorio Statale Venezze).
Venice Chamber Orchestra
La Venice Chamber Orchestra (VCO) è un’orchestra costituita da giovani musicisti brillantemente diplomati nei Conservatori del Triveneto, che hanno deciso su iniziativa del direttore d’orchestra Pietro Semenzato di creare un’orchestra giovanile dedita al repertorio sinfonico e operistico.
La Venice Chamber Orchestra si è costituita in associazione culturale nel 2014. I programmi proposti spaziano dal repertorio Barocco e Classico a quello Romantico e Novecentesco, con particolare attenzione alla valorizzazione di composizioni rare o poco conosciute dal grande pubblico. L’orchestra svolge la sua attività in varie Sale da Concerto e Teatri con successo di pubblico e critica. Tra i luoghi in cui si è esibita ricordiamo: Teatro La Fenice e Teatro Malibran di Venezia, Teatro Toniolo di Mestre, Teatro “Mario Del Monaco” di Treviso, Teatro “L. Da Ponte” di Vittorio Veneto, Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, Teatro Comunale di Belluno, Teatro “Zancanaro” di Sacile, Teatro “Maffioli” di Caerano San Marco, Teatro di Villa Belvedere e Teatro Nuovo di Mirano, Teatro “A. Vivaldi” di Jesolo , Teatro “Aldo Rossi” di Borgoricco, Teatro “Ballarin” di Lendinara, Teatro Sociale “E. Balzan” di Badia Polesine, Teatro “S. Pertini” a Santa Maria di Sala, Sala dei Giganti di Palazzo Liviano a Padova, Sala Concerti di Palazzo Pisani a Venezia, Basilica di Sant’Eufemia a Grado, Basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia, Duomo Vecchio di Monselice, Auditorium Generali Italia a Mogliano Veneto, PalaMazzalovo a Montebelluna, Palazzo del Cinema al Lido di Venezia, Padiglione Venezia della Biennale, oltre che in numerose altre chiese, teatri, ville e piazze del territorio.
L’orchestra inoltre ha preso parte a diverse masterclass di direzione d’orchestra tenute da illustri Direttori d’orchestra. Tra i gemellaggi musicali si ricorda quello con la Brooklyn Chamber Orchestra di New York, con l’Orchestra Filarmonica Campana, con l’Orchestra Sinfonica di Salerno “Claudio Abbado” e con l’Orchestra degli Incontri Musicali Mediterranei.
La Venice Chamber Orchestra ospita abitualmente solisti, cantanti e direttori di fama internazionale tra cui ricordiamo Jessica Pratt, Riccardo Zanellato, Maria Teresa Leva, Marigona Querkezi, Anastasia Bartoli, Laura Verrecchia, Oreste Cosimo, Vittorio Prato, Roberto Scandiuzzi, Speranza Scappucci, Leonardo Sini, Enrico Lombardi e altri.
Tra le produzioni liriche messe in scena si ricorda “Il Maestro di Cappella” di D. Cimarosa, “La Serva Padrona” di G. B. Pergolesi, “Bastiano e Bastiana” e “Don Giovanni” di W. A. Mozart, “La Cambiale di Matrimonio”, “Il Signor Bruschino” e “Il Barbiere di Siviglia” di G. Rossini, “Don Pasquale”, “L’Elisir d’amore” e “Rita” di G. Donizetti, “La Traviata” di G. Verdi e “Tosca” di G. Puccini. Nella primavera 2018 l’orchestra ha eseguito in tournée l’Histoire du Soldat di I. Stravinskij per il Centenario della composizione. Si è esibita due volte al Teatro La Fenice di Venezia e in due stagioni del Teatro Toniolo di Mestre.
L’orchestra è stata inoltre protagonista di vari Galà Lirici organizzati dall’Associazione Lirica Trevigiana in Piazza del Duomo a Treviso e al Teatro “Mario Del Monaco” con artisti di fama internazionale.
Ha recentemente eseguito in prima esecuzione assoluta al Teatro Malibran di Venezia l’opera lirica “La Figlia del Leone” di G. Bianco e il Requiem di W.A. Mozart a Longarone per il 60° anniversario del disastro del Vajont.
