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CONOSCERE LA STORIA E I BENI CULTURALI NELL’AREA DOLOMITI LIVE

DiRedazione

Mar 2, 2023

UNA RICCA PROGRAMMAZIONE A MARZO NEI MUSEI CADORINI, NELL’AMBITO DEL PROGETTO INTERREG ITALIA AUSTRIA

Il programma del mese, che prenderà il via al Museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore sabato 4 marzo, spazierà dall’archeologia al teatro, dalle leggende locali ai laboratori d’arte e di stampa. Particolarmente suggestivo sarà l’appuntamento di domenica 26 marzo, quando al MARC – Museo Archeologico Cadorino l’archeologo Diego Battiston presenterà con una conferenza interattiva lo studio di archeologia sperimentale che ha previsto la riproduzione dello scettro in ambra custodito a Pieve di Cadore.

Prosegue con numerosi coinvolgenti appuntamenti anche nel mese di marzo “Conoscere la storia e i beni culturali nell’area Dolomiti Live”, il Progetto Interreg IT-AU 2014-2020 finanziato nell’ambito della strategia nel CLLD Dolomiti Live, di cui è partner il Gal Alto Bellunese: i due promotori del progetto, la Magnifica Comunità di Cadore e il Museumsverein Burg Heinfels, attraverso la realizzazione di attività educativo – didattiche e di animazione si propongono di far conoscere il patrimonio dei musei del territorio in una maniera dinamica e le prime proposte sono già state attivate con successo nel mese di gennaio.

In marzo il calendario delle iniziative in Cadore prevede

Al Museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore l’appuntamento è per sabato 4 marzo alle 17.00: si potrà partecipare all’attività di archeologia sperimentale condotta dall’archeologo Simone Pedron che, dopo aver eseguito un approfondito studio delle tecniche preistoriche, realizzerà la foratura del canino atrofico di cervo con il “trapano ad archetto” mesolitico.

Al Museo della Latteria di Lozzo ci si ritroverà invece sabato 11 marzo alle 19.30 con con lo spettacolo “Ne parliamo a cena… in Latteria”, a cura dei gruppi I comelianti APS e Lavori in corso: un appassionante, divertente e ironico intrattenimento laboratoriale, durante il quale cibo, prosa e poesia convergeranno in un racconto unitario, in un luogo ricco di tradizione e di significato come il Museo della Latteria. Dopo l’ottima riuscita della serata di gennaio, inoltre, venerdì 24 marzo alle 18.30 tornerà lo chef Carlo Festini Cucco, proponendo un viaggio nella tradizione culinaria locale: un ottimo momento per imparare, assaggiare e conoscere le antiche ricette. Per concludere, venerdì 31 marzo alle 20.30 l’archeologo Diego Battiston sarà protagonista di una serata di approfondimento sui reperti archeologici rinvenuti nella zona di Lozzo.

Al Museo Palazzo Corte Metto di Auronzo venerdì 24 marzo alle 20.30 si potrà incontrare Manolo Piat, geologo e appassionato divulgatore, che terrà un’interessante conferenza sulle leggende delle Dolomiti dal punto di vista geologico.

I Musei della Magnifica Comunità di Pieve di Cadore inizieranno nel mese di marzo un percorso artistico dedicato alle scuole alla Casa natale di Tiziano Vecellio, grazie alla collaborazione con l’operatrice turistica Elena Maierotti, che condurrà dei laboratori didattici incentrati sulla figura di Tiziano, con l’obiettivo di avvicinare i bambini e i ragazzi al mondo dell’arte e al territorio. Il secondo appuntamento del mese, venerdì 17 marzo alle 20.30 al MARC – Museo Archeologico Cadorino, sarà la conferenza dell’archeologo Gian Galeazzi “Conoscere le strade antiche del Cadore”, organizzato con il patrocinio del Gruppo Archeologico Cadorino. Si proseguirà quindi con due giornate dedicate allo studio e alla pratica dell’incisione a punta secca, sempre al Museo Archeologico Cadorino: sabato 25 marzo (tutto il giorno) e domenica 26 marzo (solo la mattina) il giovane artista cadorino Andrea Toffoli illustrerà uno dei primi metodi di stampa, utilizzato anche dalla Bottega di Tiziano, e l’incisione con la tecnica dello sbalzo su lamina di rame (per adulti). Domenica 26 marzo alle 16.00, inoltre, l’archeologo Diego Battiston presenterà al Museo Archeologico Cadorino lo studio di archeologia sperimentale che ha previsto la ricostruzione di uno scettro in ambra di epoca romana esposto al MARC: si tratta di un dono funebre del I secolo d.C. rinvenuto a Valle di Cadore, probabilmente la riproduzione preziosa di canocchia per filare, simbolo dello status femminile. La ricostruzione ha una duplice funzione: riprodurre l’oggetto com’era in origine (il reperto non è completo) e far luce sulle tecniche di lavorazione dell’ambra di quell’epoca storica, ancora poco note.

Per la maggior parte delle attività è necessaria la prenotazione.

Per informazioni: magnificacomunitadicadore.it

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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