Un doppia appuntamento musicale e teatrale questo fine settimana ai Carichi Sospesi
RASSEGNA MUSICALE “COPPIA CONFORME”
22 FEBBRAIO 2020 h. 21.00
CARICHI SOSPESI
Serata di apertura per la seconda edizione della RASSEGNA MUSICALE COPPIA CONFORME edizione 2020.
Un evento, per 4 date, da febbraio ad aprile, che SABATO 22 FEBBRAIO alle ore 21 vedrà Davide Zilli (voce, piano) a fianco di Nicola Manzan (violino) sul palco del Circolo Carichi Sospesi.
Come di consueto l’incontro tra i musicisti non è pianificato e viene lasciata loro libera espressione. Al cantautore verrà chiesto di creare degli spazi nelle proprie canzoni, di aprire delle porte nelle strutture delle stesse, in cui l’improvvisatore possa entrare, interagendo con il testo e la personalità del cantautore. Una sfida, una sorpresa ogni sera, per loro, per noi che assisteremo allo spettacolo.
- Davide Zilli (voce, piano). Professore di italiano al mattino, pianista-cantautore di sera, Davide Zilli si è esibito in tutta Italia e all’estero, collaborando spesso col mondo del cabaret. Nel 2018 vince il concorso Musicultura a Recanati. Ha pubblicato due album, “Coinquilini” e “Il congiuntivo se ne va”. La sua musica miscela pop e jazz nelle forme più varie, seguendo una linea che va dalla canzone italiana più obliqua e stralunata (Conte, Jannacci) fino ad Elvis Costello e Randy Newman. Sta ora lavorando al suo terzo album, di prossima uscita.
- Nicola Manzan (violino). Nicola Manzan è un polistrumentista trevigiano diplomato in violino. Musicista in bilico tra la musica classica (si è esibito con varie formazioni cameristiche e sinfoniche ed ha registrato alcuni album con orchestre) e la musica rock (molteplici collaborazioni in studio e live con i più svariati artisti della scena musicale italiana). Nel 2005 ha fondato il progetto One Man Band Bologna Violenta, con cui ha pubblicato 5 album e suonato in Italia e all’estero prima da solo e poi con un batterista. Attualmente, oltre a Bologna Violenta, è attivo con le band Torso Virile Colossale e Ronin.
La DIREZIONE ARTISTICA è affidata
ad Alessandro Grazian, cantante egli stesso, musicista, autore e
produttore che gravita sul milanese, ma collabora con interpreti e progetti
provenienti da tutta Italia.
Alessandro Grazian, padovano di nascita e milanese d’adozione, esordisce
discograficamente come cantautore nell’ottobre del 2005 pubblicando il suo
primo album intitolato ‘Caduto’. In seguito pubblica altri 3 dischi e 2 ep:
‘Soffio di nero’ nel 2008, ‘Indossai’ nel 2008, ‘L’abito’ nel 2009, ‘Armi’ nel
2012 e ‘L’età più forte’ nel 2015. Grazian collabora con numerosi artisti sia
in studio che live in veste di musicista e co-autore/arrangiatore/produttore.
Tra le sue collaborazioni in studio più recenti ci sono Nada, Giulio Casale e
Federico Fiumani. Ha inoltre ideato e fondato il progetto musicale Torso Virile
Colossale (musica strumentale in omaggio al Cinema Peplum) e ha collaborato con
il teatro realizzando musiche di scena e con il cinema realizzando colonne
sonore per cortometraggi e documentari (finalista al Festival di Cannes 2011).
Lavora anche nel campo dell’arte figurativa: i suoi progetti pittorici sono
stati esposti in numerosi spazi espositivi italiani
Per info: carichisospesi@gmail.com – 347 42 14 400
Biglietto unico 5 euro
Ingresso riservato ai soci ARCI
Prenotazioni: www.carichisospesi.com [link a EVENTBRITE]
“LA SCUOLA NON SERVE A NULLA”
23 FEBBRAIO 2020 h. 19.00
CARICHI SOSPESI
NELL’AMBITO DELLA RASSEGNA DRITTI AL CUORE – IL TEATRO PUNGE!
Rassegna teatrale dei Carichi Sospesi 2019/2020 – IL TEATRO PUNGE:
domenica 23 febbraio alle ore 19: “LA SCUOLA NON SERVE A NULLA”
di e con Antonello Taurino
SPETTACOLO SELEZIONATO PER IL BANDO “RIFUGIO D’ARTISTA 2016”
Il professore di una scuola di frontiera
viene sospeso dal servizio, anche se non si capisce bene perché. Metodi
didattici troppo bizzarri? Può essere, ma del resto come fare per accendere
quel minimo sindacale di interesse in classi terremotate e multirazziali,
multireligiose, multilinguistiche, multiproblematiche ma, soprattutto,
monoimpreparate? Non è il Vietnam, no, ma sicuramente è un mondo senza Garroni
e senza lieto fine, che pare sorretto solo dall’eroismo dei singoli e dove
forse conviene mettere da parte il rigore istituzionale per provare a battere
altre strade. Sì, perché l’autore Antonello Taurino, docente precario di giorno
e attore altrettanto precario di sera, racconta il tutto attraverso lo sguardo
autobiografico di un professore che è anche comico. Così come Carlo Turati, che
alterna l’insegnamento alla scrittura per tanti grandi professionisti della
risata. Attor comico e insegnante: due mestieri, che, a volte, non sono poi
così diversi.
“La Classe non è acqua”: in fondo, quella del docente non è forse una
declinazione dell’arte dell’attore? E una lezione non è una forma particolare
di spettacolo? Fare il prof. nella “Buona Scuola”, in una pessima scuola di
periferia, è una fatica di Tantalo: ma se sopravvivi, ne esci capace di recitare
Ionesco all’Oktoberfest, affrontare Shakespeare tra i rutti della platea o
rendere Pirandello interessante anche al pubblico di Martufello. Per questo il
prof. osa innovare, tanto… E forse ha davvero esagerato, come comincia a
profilarsi man mano che procede il racconto dei suoi aneddoti esilaranti, che
rendono anche ai non addetti ai lavori il grottesco di una situazione
paradossalmente reale. Il prof. incarna davvero un’emergenza sociale, con
quelle nevrosi tipiche del burnout cui è soggetto chi fa questo mestiere, e ci
sembra quasi di vederlo faticare tra i suoi allievi – che cominciamo
riconoscere anch’essi nei loro tic caratteriali -, mentre ci parla del Web,
delle tre “I” dell’innovazione scolastica (“Internet”, “Inglese” e “Il culo me
lo faccio io”), di una generazione iperconnessa che non sa distinguere un
cateto da un catetere ma che sa hackerare il conto corrente di tutto il corpo
docente…
“La Scuola non serve a nulla” è un viaggio tragicomico tra i paradossi della
Scuola di ieri e della “Buona Scuola” di oggi, forse la peggiore riforma di
tutta la storia repubblicana. Nelle aule di oggi, già messe malissimo ieri,
convivono antiche rigidità burocratiche e nuove follie kafkiane. Il concorsone,
la “didattica per competenze”, le gite… Fa ridere? Sì, parecchio. Fa ridere
solo gli addetti ai lavori? Beh, se siete o siete stati professori, studenti,
genitori di studenti, nonni, zii, cugini, amici, conoscenti di professori o di
studenti, allora è la vostra storia. Perché se la scuola in macerie è la parabola
più amara di un Paese allo sbando, l’unico riscatto possibile può arrivare
dalla convinzione che nessuna riforma o burocrazia potrà seppellire (e
nessuna tecnologia potrà sostituire) la relazione umana tra docente e studenti.
La certezza che il docente, come ogni attore, è un soggetto vivo davanti ad
altri soggetti vivi.
Per info: carichisospesi@gmail.com – 347 42 14 400
Biglietto unico 8 euro
Ingresso riservato ai soci ARCI
Prevendita: www.carichisospesi.com [link a EVENTBRITE]
Abbonamenti SMALL 5 spettacoli:
tessera ARCI 2019/2020 in omaggio
LARGE 10 spettacoli:
tessera ARCI 2019/2020 in omaggio + 1 spettacolo gratuito