Lo strumento è stato presentato ad Aggregazioni medici dell’Asfc
Palmanova, 5 apr – “Grazie alla collaborazione dei medici e dei pediatri in Friuli Venezia Giulia presto sarà possibile superare uno dei ritardi nella digitalizzazione che il nostro Paese sta scontando e ricevere le ricette dei farmaci direttamente tramite una app per smartphone. Se in passato avessimo investito di più sulla tecnologia oggi cittadini e professionisti subirebbero meno i disagi derivanti dalla riduzione dei contatti sociali, quindi dobbiamo adottare strumenti che possano rivelarsi utili anche in
futuro”.
Lo ha confermato il vicegovernatore della Regione, Riccardo Riccardi, durante la videoconferenza con i coordinatori delle Aggregazioni funzionali territoriali (Aft) dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta dell’Azienda sanitaria Friuli Centrale (Asfc).
Riccardi ha spiegato che “per superare l’attuale emergenza è fondamentale che tutte le componenti del sistema sanitario regionale siano compatte e operino in maniera coordinata. Per avere uno strumento pienamente rispondente alle esigenze dei cittadini è infatti fondamentale che siano recepite le indicazioni provenienti dai medici di famiglia e dai pediatri, che sono il primo contatto con i pazienti”.
Il vicegovernatore ha rimarcato che “il confronto con i professionisti della salute ci fornirà un ulteriore strumento in aggiunta a quelli già proposti per ridurre il numero di uscite dei cittadini per reperire i farmaci di cui hanno bisogno.
L’applicazione, che sarà disponibile gratuitamente sia per iOS sia per Android, raccoglierà le ricette emesse e i cittadini dovranno semplicemente recarsi in farmacia, mostrare il telefonino e ritirare il farmaco. Inoltre, questo strumento potrà memorizzare più profili utente, di modo da rendere possibile per i parenti il ritiro dei farmaci per gli anziani”.
Riccardi ha quindi spiegato che “i servizi distrettuali e le Aggregazioni funzionali territoriali giocheranno un ruolo strategico nella seconda fase dell’emergenza, fornendo supporto alle persone più fragili all’esterno della rete ospedaliera”.
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