Mercoledì 20 novembre, al Palamostre di Udine è andato in scena uno dei concerti più attesi della rassegna Note Nuove, organizzata dall’Associazione Culturale Euritmica.
Sul palco due “giganti” del panorama indierock italiano. Cristiano Godano, leader dei Marlene Kuntz, e il chitarrista e polistrumentista Alessandro “Asso” Stefana.
“Journey Through the Past”, un tributo speciale a Neil Young, l’icona rock canadese. Titolo preso in prestito dal film girato in 16mm dallo stesso Young nel 1973, che raccoglie prove, backstage esibizioni live dal 1966 fino a oggi.
Tutto nato per caso, durante le sessioni di registrazione dell’undicesimo album dei Marlene Kuntz.
Dopo una cena e un buon bicchiere di vino, Godano e Stefana scoprono la stessa passione per la musica di Neil Young. Decidono così di unire le loro forze per dare vita a un concerto in modo spontaneo e informale, che ha avuto un successo tale da evolversi in un progetto più ampio con una reinterpretazione intima e personale dei brani più celebri dell’artista canadese.
Un viaggio nel repertorio acustico di Neil Young, non solo un semplice tributo, ma un vero e proprio atto d’amore.
Canzoni come Comes a time, You and Me, Harvest Moon, Cowgirl in the sand, Old Man, Heart of gold, Helpless, la bellissima The Needle and the Damage Done, ma anche brani meno frequentati Through My Sails, See the Sky About to Rain e For the Turnstiles tratte da On the Beach, uno dei tre tasselli dell’oscura Ditch trilogy.
Una scaletta interpretata con profondo rispetto per l’autore, ma anche con un approccio del tutto personale, nuova energia e malinconie dolci e struggenti che evocano l’essenza di Young.
La performance durante il bis ha incluso anche “Com’è possibile” e la bellissima “La mia vincita” dal disco solista di Godano “Mi ero perso il cuore” del 2020 (che in studio vede al basso e produzione Gianni Maroccolo).
Il leader dei Marlene Kuntz, è parso sul palco in piena sintonia con l’amico Alessandro “Asso” Stefana, chitarrista e compositore con una carriera che spazia dal blues alla psichedelia, dal folk alla musica sperimentale, che ha collaborato con artisti di grande calibro, come Vinicio Capossela, sempre alla ricerca di nuove espressioni artistiche.
Ancora due brani di Young, applausi di un pubblico attento, saluti e l’abbraccio commosso di due grandi musicisti.
Da ascoltare…da vedere. Rock Never Die !!!
Sebastiano “Seba” Accolla