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Dal 2 dicembre 23 al 18 febbraio 24 il PAFF! International Museum of Comic Art di Pordenone ospita la mostra su Alfredo Castelli

DiRedazione

Nov 16, 2023

TUTTO CASTELLI – DALL’OMINO BUFO A MARTIN MYSTÈRE

Autore, sceneggiatore, editore: il Paff! celebra Alfredo Castelli, poliedrico genio italiano del fumetto

Pordenone, 16 novembre 2023. Dal 2 dicembre 2023 al 18 febbraio 2024 il PAFF! International Museum of Comic Art di Pordenone ospita la mostra su Alfredo Castelli, considerato uno dei più grandi sceneggiatori italiani per fumetti di tutti i tempi, dal titolo Tutto Castelli – dall’Omino Bufo a Martin Mystère.

Alfredo Castelli (Milano, 1947) è un inventore unico di personaggi umoristici (Scheletrino e l’Omino Bufo disegnati proprio da lui!), di tanti personaggi avventurosi (alcuni di sua creazione, altri presi in prestito), di riviste, di celebri rubriche, di iniziative editoriali, di scoperte, indagini, studi storici e tanto altro ancora. Il suo mondo infinito è fatto di sete di conoscenza che si sviluppa in creatività imprevedibile.

Una parte significativa del percorso espositivo presente al PAFF! è dedicata alla creatura più importante e famosa di Alfredo Castelli, Martin Mystère, disegnato soprattutto da Giancarlo Alessandrini e pubblicato a partire dal 1982 dall’editore Sergio Bonelli (e oggi dalla Sergio Bonelli Editore). Martin Mystère ha tagliato l’anno scorso il traguardo dei 40 anni e festeggiato quest’anno i 400 numeri. La lunga gestazione del personaggio ha inizio con un Allan Quatermain, ispirato ai romanzi di H. Rider Haggard. Dopo diverse trasformazioni, nasce finalmente Martin Mystère: viene accettato da Sergio Bonelli, presentato alla Fiera del libro di Bologna con il nome di Doc Robinson, per poi ritornare all’ultimo momento e definitivamente Martin Mystère.

Tra gli oggetti in esposizione anche una corposa selezione di pubblicazioni originali, videogiochi, dvd, il solo e unico Mac di Martin Mystère e libri scritti da Alfredo Castelli che spaziano dalle uniformi militari (progetto di autori come Roy Dami e Mario Faustinelli) a rivelazioni sui precursori del fumetto, albi e volumi a fumetti da tutto il mondo, in un affascinante percorso inedito tra curiosità e sorprese. In più, uno spazio dedicato agli AMys, l’Associazione Culturale Nipoti di Martin Mystère nata nel 2003 dalla passione dei lettori per Alfredo Castelli e per il suo Detective dell’Impossibile.

Non solo Martin Mystère: la carriera di Alfredo Castelli è ricca e feconda di personaggi e la mostra al PAFF! ne ripercorre la carriera fin dalle sue origini. Cresciuto negli anni della ricostruzione dopo la guerra, in tempi molto diversi da oggi, più poveri ma anche caratterizzati da un forte ottimismo e dalla volontà di utilizzare al massimo la fantasia, il giovane Castelli è affascinato dall’arte dell’animazione. Abbandonato presto il sogno di diventare un Disney italiano dopo aver tentato senza particolare successo anche la carriera di cartoonist – interessando con il proprio lavoro anche le celebri sorelle Giussani, autrici ed editrici di Diabolik- Castelli decide di lasciar perdere il disegno e di dedicarsi alle sceneggiature.

Nel 1967 fonda, insieme all’amico Paolo Sala, la prima fanzine italiana, Comics Club 104, e lavora come soggettista anche per Cucciolo, Kolosso, Pedrito El Drito e altri personaggi umoristici. L’anno successivo, insieme a Mario Gomboli e Marco Baratelli, con i disegni di Carlo Peroni, dà vita a TILT, una rivista, durata solo due numeri, che prende spunto dalla fortunatissima pubblicazione statunitense MAD, celebre per le geniali parodie di fumetti, film e programmi televisivi. In mostra si trovano tutti i rari numeri di Comics Club 104 e due copertine originali, tra cui una dedicata a Topolino disegnata da Luciano Bottaro, e due tavole da TILT, tra cui una di Diabetik, spassosa parodia di Diabolik.

Castelli collabora poi con la rivista Psyco – dove, in coppia con Marco Baratelli, scrive “Van Helsing”, fumetto con lo storico antagonista di Dracula disegnato ancora da Carlo Peroni – e dà vita (con Pier Carpi) a Horror, rivista interamente dedicata all’orrore e al soprannaturale, pubblicata dal vulcanico editore Gino Sansoni, dove esordiscono o trovano finalmente uno spazio alcuni dei più importanti autori italiani. Qui esce finalmente anche Zio Boris, una striscia comica di ambientazione horror. In mostra: tavole e numeri di queste pubblicazioni.

Dopo Horror, Zio Boris ricompare nel 1972 sul Corriere dei Ragazzi, il “settimanale irripetibile” che ha tracciato una delle più ricche e interessanti proposte di rivista e di “giornalismo a fumetti” per i teen agers. Castelli è nella redazione ed è uno dei principali sceneggiatori, insieme al giornalista e autore Mino Milani. Su quelle pagine Castelli trasforma TILT in una rubrica demenziale, con la collaborazione di Bonvi e di Daniele Fagarazzi, creando anche l’indimenticabile Omino Bufo, una striscia disegnata in modo approssimativo e piena di umorismo demenziale, che è rimasta nel cuore di generazioni di lettori. Ancora, con i disegni di Sergio Zaniboni, Castelli inventa Gli Aristocratici, un gruppo di impeccabili ladri gentiluomini inglesi. In mostra: strisce originali di Zio Boris, studi preparatori e illustrazioni degli Aristocratici, oltre a una selezione di numeri del mitico Corriere dei Ragazzi. Negli stessi anni Castelli scrive molte storie per un’altra importante testata per ragazzi, Il Giornalino, e in mostra segnaliamo gli schizzi-layout della storia “Una discesa nel Maelstrom”, tratta dal racconto di Edgar Allan Poe, poi disegnata da Franco Caprioli.

Nel 1975 scrive, insieme a Mario Gomboli e con i disegni di Milo Manara, la storia “Un fascio di bombe”, importante esempio di fumetto giornalistico, pubblicato originariamente dal PSI, che racconta la strage di Piazza Fontana a Milano e l’inizio della “strategia della tensione” che ha insanguinato il Paese.

Nel 1983 Alfredo Castelli e Silver (Guido Silvestri, creatore di Lupo Alberto), dirigono la rivista Eureka, ideata nel 1967 da Luciano Secchi (in arte Max Bunker). Castelli e Silver rinnovano la rivista con una serie di numeri monografici e allegano al primo numero della loro gestione “Come si diventa autore di fumetti”, un utile prontuario per chi vuole avvicinarsi alla professione o è curioso di sbirciare dietro le quinte della Nona Arte.

A distanza di tempo è anche tra i primi in Italia a parlare dei manga e delle serie animate giapponesi, curando un catalogo in lingua inglese per l’importante casa editrice giapponese Kodansha. In mostra, oltre a questi cataloghi, anche alcune pagine di un progetto che si proponeva di adattare in forma di manga celebri opere liriche italiane.

La mostra al PAFF! è arricchita da una timeline che ripercorre visivamente tutta la carriera di Alfredo Castelli e da uno spazio dedicato a ritratti e caricature realizzate da Graziano Origa, Daniele Caluri, Lola Airaghi e altri.

“Tra gli scopi del progetto PAFF! – spiega il presidente dell’Associazione Vastagamma che gestisce il PAFF!, Marco Dabbà –  c’è la scoperta del mondo del fumetto in tutti i suoi aspetti: proprio per questo abbiamo fatto nostra la proposta del Direttore Artistico Luca Raffaelli, portando a Pordenone la mostra curata da Alex Dante per la Sergio Bonelli Editore a Lucca e poi allo Spazio Wow di Milano, arricchita e completata da materiali della Fondazione Franco Fossati, è qui presentata in un nuovo allestimento dedicata a un mostro sacro della scrittura fumettistica”. 

L’inaugurazione della mostra Tutto Castelli – dall’Omino Bufo a Martin Mystère è in programma sabato 2 dicembre alle 11 nella sede del PAFF!, nella villa di Parco Galvani, viale Dante 33, Pordenone.

La mostra sarà aperta dal martedì alla domenica. Per info e prenotazioni visite guidate: www.paff.it.

Paff! International Museum of Comic Art

Viale Dante 33

33110 Pordenone (Italia)

+39 0434 392 941 www.paff.it 

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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