Primo incontro ieri per il candidato sindaco De Toni con alcuni rappresentanti delle diverse comunità migranti residenti a Udine per ascoltare le loro esigenze e necessità.
Comunità peraltro in grande crescita: a Udine vivono infatti circa 14mila stranieri provenienti da oltre 120 diversi Paesi. Quasi il 40% proviene da Romania, Albania, Ghana e Nigeria.
E’ emersa con forza la volontà da parte di questi nuovi udinesi di diventare sempre più parte attiva e coinvolta nella vita della città: qui sono nati, vivono, studiano i loro figli e qui, con tenacia e voglia di lavorare, si svilupperà il loro futuro.
Durante l’incontro si è discusso approfonditamente come coinvolgere attivamente queste comunità per rendere Udine una città sempre più attenta ai bisogni di tutti i cittadini, nel segno dell’inclusione e del dialogo.
Infatti, per governare le migrazioni, non basta gestire i flussi ma bisogna anche fare in modo che il migrante non finisca nel circolo vizioso di marginalità ed esclusione, che potrebbero condurre sulla strada del crimine e della violenza.
De Toni conclude: “Non dobbiamo associare gli extra-comunitari alla criminalità, i criminali vanno condannati, indipendentemente dalla loro provenienza. Bisogna invece aiutare le comunità che si sono integrate nella nostra città diventano parte attiva della vita cittadina. Udine è una città orgogliosamente plurale che è in grado di distinguere i problemi legati alla criminalità dalla provenienza delle persone già radicate nei nostri quartieri e che vogliono integrarsi.”