SENZA MEMORIA
Spettacolo itinerante al Museo Carnico delle Arti Popolari”Michele Gortani” di Tolmezzo
In occasione dei 60 anni del Museo Gortani a Palazzo Campeis, una narrazione itinerante su testo inedito firmata da Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino per riscoprire il patrimonio del Museo e riflettere sul valore della memoria.
Debutto venerdì 6 ottobre. Aperte le prenotazioni
Favorire la riscoperta dello straordinario patrimonio etnografico carnico. Animare gli spazi museali in chiave contemporanea. Raccontare la storia del territorio attraverso la contaminazione dei linguaggi artistici. Questi gli obiettivi della nuova iniziativa del Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo, collezione etnografica fra le più significative d’Europa.
Nell’ambito delle attività per i 60 anni del Museo a Palazzo Campeis, sta per prendere vita il progetto “Senza memoria”, realizzato in coproduzione con il Teatri Stabil Furlan, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Un progetto teatrale dedicato alla valorizzazione del patrimonio e degli spazi museali e, al contempo, alla conservazione attiva della memoria, in favore delle nuove generazioni.
A condividere il significato di questo percorso, perfettamente sintetizzato dal nuovo claim del Museo Gortani “Il tempo della memoria è il futuro”, sono il drammaturgo Carlo Tolazzi, profondo conoscitore della storia e della cultura carniche, cui è stata affidata la creazione di un testo inedito, e Massimo Somaglino, direttore artistico del Teatri Stabil Furlan, che ne cura la regia.
Senza memoria è il titolo dello spettacolo che declina i contenuti e il valore del patrimonio custodito dal Museo attraverso i linguaggi del teatro e della musica. Ad animare gli spazi del Museo Gortani con una narrazione itinerante, infatti, sono gli attori Nicoletta Oscuro, Susanna Acchiardi e Manuel Buttus e il musicista Giorgio Parisi.
Un momento di grande suggestione, per accompagnare il pubblico attraverso le stanze del Gortani – alcune delle quali recentemente riallestite – dense di testimonianze storiche e culturali e, al contempo, sensibilizzarlo sul fondamentale ruolo rivestito dal Museo e dalle sue collezioni nella conservazione della memoria di un popolo.
La storia che, stazione dopo stazione, gli attori mettono in scena racconta l’esperienza, negli anni Settanta, di una famiglia carnica costretta ad affrontare l’improvvisa sparizione di un anziano congiunto, ultimo e insostituibile testimone di una cultura in rapida dissoluzione. Le reazioni dei familiari sono molto diverse -interrogativi, rimpianti, maldestri tentativi di recupero – ma il colpo di scena che, nel finale, rimescola i comportamenti dei personaggi pare condurre verso il ravvedimento del rapporto di ognuno con l’eredità dell’anziano. Un monito a dedicare attenzione alla nostra storia e alla nostra cultura, per non rischiare l’oblio della nostra identità.
Senza memoria (durata 45 minuti) debutta venerdì 6 ottobre 2023 e prevede, nel corso del mese di ottobre, sei giornate di recite (ognuna delle quali su prenotazione e riservata a un numero limitato di spettatori): venerdì 6 e sabato 7 (ore 18.00 / 19.30 / 21.00), sabato 14 (ore 18.00 / 19.30 / 21.00) e domenica 15 (ore 16.30 / 18.00 / 19.30), e infine sabato 21 (ore 18.00 / 19.30 ) e domenica 22 ottobre (18.00 / 19.30).
Il costo del biglietto, che comprende l’ingresso al Museo e lo spettacolo, è 10,00 Euro. Prenotazione obbligatoria: tel. 0433 43233 / info@museocarnico.it
Info: www.museocarnico.it
Tolmezzo, 25 settembre 2023
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Scrittore e drammaturgo, Carlo Tolazzi conquista il Premio Candoni-Arta Terme nel 2000 con il monologo Resurequie. A questa fanno seguito altre importanti pièce: Cercivento (2003); Indemoniate (2006), scritto insieme a Giuliana Musso; La luce buia (2006), scritto con Francesca Sangalli e vincitore del Premio nazionale “Teatro e disabilità”; Portare (2008); Tunnel (2009), scritto con Fabio Alessandrini; L’eredità a Nord Est e Trieste, una città in guerra, scritto con Marko Sosič (entrambi del 2014); Vipere (2015); Amìda. Due madri e una fabbrica (2016).Per il cinema firma le sceneggiature di Carnia ’44, un’estate di libertà (2011) e Spigoli (2020).Insegna Drammaturgia alla Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine.
Attore, regista e autore teatrale, Massimo Somaglino ha lavorato con alcune fra le più prestigiose compagnie della scena teatrale italiana (fra le altre, figurano numerose produzioni del Teatro dell’Elfo dirette da Elio De Capitani). Fra i numerosi spettacoli realizzati in Friuli Venezia Giulia, con diverse compagnie e imprese di produzione regionali, figurano fra gli altri: Zitto, Menocchio!, Nati in casa, Cercivento, Achtung banditi!, Indemoniate, Caterina e il Mamaluc, La vita non è un film di Doris Day, Suite in forma di rosa, Sei canti dell’infinito andare, Liberazione, Il canto e la fionda – Pensiero e vita civile di David Maria Turoldo, Se vivrò dovrò pur tornare, I guardiani del Nanga.È direttore artistico del Teatri Stabil Furlan.