Il Consorzio di bonifica ha terminato un altro lotto di pulizia
L’alveo è inquinato da cumuli industriali. La spesa supera gli 800 mila euro
Sono terminati i lavori di parziale pulizia dall’amianto dal greto del Maniaghese. Lo ha comunicato il consorzio di bonifica Cellina Meduna che ha curato l’operazione per conto della Regione. L’intervento ha permesso di individuare e mettere in sicurezza una delle aree del Cellina maggiormente contaminate dall’asbesto industriale. In passato, secondo una pratica diffusa e consentita fino agli anni Settanta, il pericoloso componente veniva infatti interrato senza alcuna precauzione nei campi o lungo i fiumi. La riqualificazione coordinata dal Cbcm ha riguardato un’ansa del comune di Maniago e è durata circa tre mesi. A monte si è reso però necessario un minuzioso studio del sito, con l’interessamento di vari enti per i nulla osta di competenza. L’amianto prelevato dal letto del torrente è stato inertizzato e inviato all’estero in quanto i pochissimi impianti ancora attivi in Italia, primo tra tutti quello di Porcia, non sono autorizzati a stoccare questa particolare miscela di inquinanti. Il cantiere si è concluso senza comportare danni al delicato ecosistema dei Magredi e della fauna qui insediata, in particolare le tante specie di uccelli che proprio in questo periodo nidificano e rischiavano di esser disturbate dal viavai di mezzi. L’amministrazione civica della cittadina del coltello è stata informata dell’esito dell’operazione alla quale dovrebbero farne seguito delle ulteriori per una completa pulizia. Il finanziamento regionale ammontava ad oltre 800 mila euro ma gli alti costi di prelievo, trasporto e smaltimento del composto cancerogeno consentivano solo la bonifica di una minima parte di quanto ancora giace lungo il corso d’acqua.