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FEFF 25 apre con AJOMMA – un inno alla vita made in Singapore/Korea

DiStera

Apr 21, 2023

La 25° edizione del Far East Film Festival (FEFF) ha preso il via oggi al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, con la prima proiezione in programma del festival che vedrà Udine regalarsi un evento dall’eco internazionale dal 21 al 29 arile 2023.

Nella prima giornata del festival, un film di coproduzione Singapore e Sud Korea, dal titolo AJOMMA

Il film, diretto da HE Shuming, racconta la storia di Lim, interpretata dall’attrice HONG Huifang, entrambi presenti a teatro in compagnia del produttore Antony CHEN, saliti sul palco prima della proiezione visibilmente commossi e accolti con un caloroso applauso. Curioso sottolineare il fatto che per la realizzazione di questo film, ci siano voluti ben 7 anni di studio.

La pellicola narra la storia di Lim, vedova di mezza di Singapore età ossessionata dalle serie Tv koreane. Nonostante un disguido occorso al figlio, Lim non rinuncia alla vacanza programmata in Korea e parte da sola alla scoperta di un mondo che conosce solo dal piccolo schermo.

La vacanza però si rivelerà subito diversa da quanto previsto inizialmente, votata a visitare i luoghi dove la serie da lei preferita viene girata.

A causa di un maldestro quanto sfortunato tour operator, Lim si troverà sola in una città a lei sconosciuta, con una conoscenza precaria della lingua locale. Sarà l’incontro con una guardia giurata a farle cambiare la visione su se stessa e sulla sua vita da casalinga.

HONG Huifang e HE Shuming

Si scoprirà viva e diversa da quella donna, figlia, madre e moglie devota, che per la famiglia ha rinunciato da anni ad avere una propria vita, anche dopo la morte della madre e del marito.

Scoprirà anche le bugie del figlio e al suo ritorno a casa decide di rinascere appunto, dando nuovo slancio alla propria esistenza.

Se da un alto il film è ricco di significato e viaggia molto bene sulle onde del romanticismo mai banale ne eccessivo, dall’altro lascia l’amaro in bocca per alcune scelte stilistiche di contorno.

Il finale, avrebbe forse dovuto dare un segnale più forte, mentre lascia molto alla fantasia dello spettatore.

Anche alcune scelte sui personaggi, sono sicuramente da imputare ad una cultura distante da quella in cui viviamo il nostro quotidiano.

Quello che però trovo positivo e rimarchevole in questo come in altri film dello stesso genere girati nel Far East, è la delicatezza con cui tratta i temi dei sentimenti e dell’età che avanza, che spesso mancano nei film occidentali.

In conclusione un film che varrebbe la pensa vedere sui nostri schermi al posto di molti inutili film da botteghino!

Di Stera

Stefano SERAFINI, alias STERA, direttore di VOCEDELNORDEST.IT email : redazione@vocedelnordest.it

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