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Festival del Cinema Latino Americano di Trieste: programma dell’8 novembre

DiRedazione

Nov 7, 2020

XXXV Festival del Cinema Latino Americano:
il programma dell’8 novembre 2020

Se il 35° Festival del Cinema Latino Americano di Trieste fosse stato in presenza, domenica 8 novembre sarebbe stata dedicata a Shalom, il sentiero ebraico in America Latina. Lo ricorda anche il programma online, ampiamente dedicato a questa sezione.

Cinque i film che raccontano il lungo cammino degli ebrei nell’America Latina, testimoniando il filo della memoria, che non si esaurisce mai: l’amore per la libertà e la lotta contro le dittature, sempre e comunque, ne La otra dignidad di Martha Wolff e Danny Saltzman; gli esperimenti di un criminale nazista contro l’omosessualità in un campo di concentramento in El triángulo rosa y la cura nazi para la homosexualidad di Esteban Jasper e Nacho Steinberg; la storia di António José da Silva, “l’ebreo”, sacrificato a maggior gloria della Chiesa nel Portogallo del XVIII secolo in O judeu di Jom Tob Azulay; la fragilità della lingua dei sefarditi, un misto di giudeo e spagnolo conservatosi dall’espulsione degli Ebrei dalla penisola iberica e messo in pericolo dalla Shoah in Búshkida – En búsqueda del idioma judeo-español di David Schidlowsky; la ricerca dell’identità di due donne, una maya e l’altra ebrea, per trovare il loro posto nel mondo in Los laberintos de la memoria di Guita Schyfter.

Il Premio Malvinas porta nel Messico, con Arenas de silencio: olas de valor, una drammatica storia tutta femminile, raccontata dalla regista Chelo Álvarez-Stehle: nel Chiapas più violento, anche il traffico di persone e la prostituzione forzata; Virginia Isaías racconta la sua vita, riuscendo a rompere il silenzio sugli abusi subiti, dando a se stessa e alle donne nella sua situazione una speranza.

Per Premio Malvinas sono online da ieri, e dunque all’ultimo giorno di visione, anche i film argentini Buenas noches Malvinas di Ana Fraile e Lucas Scavino, nel ricordo di un soldato argentino alle isole Malvinas; El mundo entero di Sebastián Martínez, dedicato all’uruguayano Francisco Piria, cavaliere, pioniere e costruttore di castelli e palazzi; Il vicino del PH – Dal quartiere al manicomio di Fernando Figueiro, sulla crisi della salute mentale in Argentina.

Per tutta la durata del Festival è online la Retrospettiva dedicata al regista argentino Alberto Lecchi.

I film, tutti online, possono essere visti acquistando i biglietti sul sito del Festival, www.cinelatinotrieste.org.

Programma dell’8 novembre 2020

Premio Malvinas

Arenas de silencio: olas de valor di Chelo Alvarez-Stehle, USA/Spagna, 2016, 86′

Quando Chelo incontra Virginia Isaías, una donna messicana rapita e costretta a prostituirsi da un giro di traffico e prostituzione nel Chiapas, intraprende un viaggio interiore che rompe il silenzio sugli abusi sessuali della sua vita.

Shalom, il sentiero ebraico in America Latina

La otra dignidad di Martha Wolff, Danny Saltzman, Argentina, 2013, 50′

Luis Fuensalida, ebreo di origine sefardita, era un poliziotto e divenne direttore dell’Interpol in Argentina. Il film racconta la cattura da parte di Fuensalida di Paul Schäfer Schneider, ideologo e creatore della “Colonia Dignidad” nel sud del Cile, un centro di detenzione e tortura durante la dittatura di Augusto Pinochet.

El triángulo rosa y la cura nazi para la homosexualidad di Esteban Jasper, Nacho Steinberg, Argentina/Brasile, 2014, 63′

Un documentario sulla presunta cura nazista per l’omosessualità, sviluppata da un medico danese che ha fatto esperimenti su giovani omosessuali in un campo di concentramento. Dopo la guerra, si è rifugiato in Argentina fino alla sua morte, nel 1965.

O judeu di Jom Tob Azulay, Brasile/Portogallo, 1995, 85′

Portogallo, 1739, regno del re João V, che cerca di preservare il delicato equilibrio tra il potere della Chiesa e gli interessi della Corte. António José da Silva, detto “l’ebreo”, un famoso drammaturgo ammirato tanto dal popolo quanto dall’aristocrazia, viene accusato di eresia dall’Inquisizione e condannato a morte sul rogo. La sua esecuzione viene organizzata come una dimostrazione del potere trionfante della Chiesa su qualsiasi altra forza.

Búshkida – En búsqueda del idioma judeo-español di David Schidlowsky, Cile/Germania/Israele, 2020, 88′

È un documentario che affronta la situazione della lingua giudeo-spagnola oggi. L’origine è lo spagnolo del XV secolo con parole che sono state poi integrate nel corso dei secoli. È la lingua degli ebrei sefarditi, discendenti degli espulsi dalla penisola iberica nel XV e XVI secolo. Salonicco divenne il centro di questa lingua fino all’arrivo dei nazisti che sterminarono quasi tutti gli ebrei sefarditi della città. Solo in 2.000 sono riusciti a sopravvivere e la maggior parte di loro è emigrata in Israele.

Los laberintos de la memoria di Guita Schyfter, Messico, 2007, 95′

I miti delle origini sono universali. Questo documentario parla della ricerca delle origini di due donne che appartengono a culture molto diverse. Una appartiene al mondo dei maya in Messico; l’altra a quello degli ebrei in Europa centrale. La ricerca dell’identità va oltre le frontiere etniche o geografiche: è un modo per spiegare, capire, dare un significato, trovare un posto.

Online per 48 ore, oggi il secondo e ultimo giorno

Eventi speciali

Fidel de cerca di Eduardo Flores, Gabriel Beristain, Roberto Chile, Messico/Cuba, 2020, 104′

Il film non è un resoconto cronologico preciso degli eventi a cui ha partecipato, ma offre un punto di vista diverso su uno dei personaggi più emblematici, più studiati, ma meno conosciuti del nostro tempo.

Tributo a Marcelo Céspedes

La balena va llena di Daniel Santoro, Juan Carlos Capurro, Pedro Roth, Tata Cedrón e Marcelo Céspedes, Argentina, 2014, 82′

È in costruzione una nave da crociera che accetterà contingenti di migranti in cerca di una vita migliore. Grazie all‘intervento di esperti del mondo dell‘arte, i migranti a bordo saranno formati e preparati fino a diventare opere d‘arte. Da questo momento in poi potranno entrare in qualsiasi paese del cosiddetto “Primo Mondo”, dove qualsiasi legislazione protegge l‘arrivo di opere d‘arte nei musei e nelle fondazioni.

Premio Malvinas

Buenas noches Malvinas di Ana Fraile, Lucas Scavino, Argentina, 2020, 66′

Nell‘aprile del 1982 Dalmiro Bustos ed Elena Noseda affrontano uno dei momenti più difficili della loro vita. Il loro figlio maggiore, Fabián, viene mandato a combattere sulle Isole Malvine insieme a centinaia di soldati. Quasi quarant‘anni dopo, Dalmiro, Elena e i loro due figli più piccoli, Javier e María Elena, raccontano quello che non hanno potuto dire allora, nel tentativo di ripercorrere i passi di Fabián e di esprimere a parole l‘angoscia e il dolore ancora presenti.


El mundo entero di Sebastián Martínez, Argentina, 2020, 78′

Un pioniere fonda una città piena di simbolismo alchemico. Un cavaliere è nominato Gran Maestro della Loggia dei Cavalieri Orientali. Uno scrittore pubblica il primo romanzo utopico dell‘Uruguay. Un imprenditore costruisce castelli, chiese, alberghi e palazzi che avranno sorti diverse. Il pioniere, il cavaliere, lo scrittore e l’imprenditore sono la stessa persona: Francisco Piria.


Il vicino del PH – Dal quartiere al manicomio di Fernando Figueiro, Argentina 2019, 63′

Il crollo psicotico di un vicino di casa nella città di Buenos Aires, riportato dai media, mostra la crisi della salute mentale in Argentina. Crisi che si manifesta nel confinamento, nel manicomio, nella medicalizzazione, nella privatizzazione della salute e nell’ignoranza sul tema della popolazione. Il film è costruito a partire da queste scene pubbliche e dai racconti di coloro che hanno vissuto nello stesso edificio.

Online per tutta la durata del Festival

Retrospettiva: Alberto Lecchi

Perdido por perdido di Alberto Lecchi, Argentina, 1993, 93′

Chi sono i buoni? Chi sono i cattivi? Chi vince? Chi perde? Cos‘è la vittoria? Qual è il momento cruciale in cui un perdente rischia e gioca le sue carte per vincere o morire? Questo è il mistero del film. Ma niente sarà facile. Alcuni moriranno, altri scapperanno via. Ci saranno lealtà, amori, tradimenti e tutto sarà perduto, tranne la speranza.


Nueces para el amor di Alberto Lecchi, Argentina, 2000, 103′

1975. Qualche mese prima della dittatura militare in Argentina, Alicia e Marcelo si incontrano a un concerto rock. 1982, Madrid. La coppia si incontra di nuovo. Marcelo è sposato, Alicia si è separata e vive da sola con sua figlia. 1990, Marcelo, nel bel mezzo di una crisi matrimoniale, decide di affrontare i suoi sentimenti per Alicia. 1998, la figlia di Alicia chiama Marcelo per cercare di aiutare sua madre. Marcelo va a trovare la donna che ha amato per tutta la vita.


El juego de Arcibel di Alberto Lecchi, Argentina, 203, 115

Nella Repubblica di Miranda, un immaginario paese latino-americano sotto un regime dittatoriale, Arcibel Alegría, un giornalista che scrive di scacchi, è un prigioniero politico a causa di un malinteso nel giornale per cui lavora. In prigione inventa un ingegnoso gioco di guerra. Ma il tempo lo sorprenderà. Il gioco di Arcibel ha smesso di essere un gioco e ha cominciato a diventare realtà.


Una estrella y dos cafés di Alberto Lecchi, Argentina, 2006, 85′

Estela è una tredicenne che vive nel nord dell‘Argentina. Carlos è un architetto e arriva al villaggio per costruire delle abitazioni. Tra Estela e Carlos nasce qualcosa di speciale. Ana, ex-moglie di Carlos, arriva a Purmamarca, intenzionata a riconquistarlo. Ana si rende conto di ciò che la ragazzina prova per Carlos e cerca di evitare che un sentimento così amaro macchi quella bella sensazione.


El frasco di Alberto Lecchi, Argentina, 2008, 104′

Pérez viaggia sempre insieme al barattolo, ma all‘improvviso succede qualcosa, vuole afferrarlo, il barattolo cade e si rompe. Non può credere a quello che ha fatto. Non vuole che Romina lo scopra e trova una soluzione assurda. Questo è l‘inizio di una storia d‘amore speciale tra due persone molto particolari che vi farà sorridere davanti al peggiore dei problemi.


Sola contigo di Alberto Lecchi, Argentina, 2013, 97′

Maria, nonostante la sua vita complicata, non ha perso il suo fascino. Ha lasciato la Spagna, il suo paese d‘origine, per vivere in Argentina e riprendersi le sue figlie che vivono con il padre. Ma non sarà semplice. Maria cade nella depressione e nella dipendenza. Come se non bastasse, comincia a ricevere chiamate che minacciano la sua vita. Ma nonostante questo, cercherà sempre di riscattarsi per le sue figlie e il suo piano si realizzerà alla perfezione.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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