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FESTIVAL DELL’ACQUA DI STARANZANO – 1^ edizione – Staranzano e dintorni, 11-14 maggio 2023

DiRedazione

Apr 22, 2023

A maggio, nella piccola città del Basso Isontino, prende vita l’originale manifestazione dedicata alla risorsa naturale più importante:

4 giorni e 30 appuntamenti fra talk scientifici, performance teatrali, eventi espositivi, concerti, escursioni e altri incontri.

Che l’acqua costituisca il sangue della terra, nella metafora di assoluta verità e grandissima suggestione di Leonardo, tra i padri fondatori dell’idrologia moderna, risulta sempre più evidente, in Italia come nel mondo. Ed è sempre più urgente riflettere su questioni quali l’alternanza di siccità e precipitazioni eccessive causata dal cambiamento climatico, il dissesto idro-geologico, lo spreco, la sete quale motore di conflitti e migrazioni.

A raccogliere questa sfida è il Comune di Staranzano (Gorizia) che, a partire da un’idea del giornalista e scrittore Roberto Covaz, propone dall’11 al 14 maggio 2023, a Staranzano e dintorni, la prima edizione del Festival dell’Acqua, manifestazione multidisciplinare che ha il duplice obiettivo di stimolare una rinnovata consapevolezza su questo bene dell’umanità in via di rarefazione e favorire comportamenti sostenibili.

Nel segno della ArtScience – metodologia di ricerca e modalità comunicativa che prevede l’interazione tra scienza e arte – il Festival dell’Acqua di Staranzano propone talk scientifici e performance teatrali, percorsi di ricerca e concerti, laboratori ed eventi espositivi, escursioni e incontri letterari.

Una pluralità di linguaggi per coinvolgere target di pubblico differenti, con particolare attenzione per le nuove generazioni. Uno sguardo originale e innovativo per affrontare le diverse e attualissime questioni legate all’acqua.

Al fianco di prestigiose personalità della divulgazione scientifica, giovani ricercatori (a partire dai tanti studenti coinvolti) e artisti dello spettacolo dal vivo, tutti al servizio della stessa, urgente, missione.

Il rapporto del tutto peculiare di Staranzano con l’acqua (del mare, del fiume, della laguna) fa del suo territorio il contesto ideale per la realizzazione di un festival dedicato a questo tema.

Il Mare Adriatico e il tratto di costa, intatto, del Lido di Staranzano; il fiume Isonzo, che sfocia nel Comune in località Punta Sdobba, e la Riserva Naturale Regionale Foce dell’Isonzo con la rinomata Isola della Cona, eccezionale ecosistema; l’impianto idrovoro Sacchetti e gli altri luoghi che raccontano la storia della bonifica di queste terre. Sono tutti elementi che fanno di questo territorio un vero e proprio unicum nel panorama regionale.

A confermare l’interesse suscitato dal Festival dell’Acqua di Staranzano è il nutrito gruppo di sostenitori e partner che annovera la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Camera di Commercio della Venezia Giulia, la BCC di Staranzano e Villesse, la GMA Performing Solutions di Staranzano, nonché il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.

Particolarmente eclettico e prestigioso anche il team di lavoro, che vede al fianco del Comune di Staranzano collaboratori quali l’OGS di Trieste, il Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia, la Riserva Naturale Foce dell’Isonzo con la Stazione Biologica Isola della Cona, il Consorzio Culturale del Monfalconese, l’Associazione Scienza under 18 Isontina, le scuole di Staranzano, i Festival Aeson e InVisible Cities, Dobialab, la Direzione Regionale del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, ma anche Irisacqua, ISA Isontina Ambiente, Coop Alleanza 3.0 e APT Gorizia.

Ad anticipare il Festival, mercoledì 10 maggio alle 18.00, negli spazi espositivi di Villa Vicentini Miniussi a Ronchi dei Legionari, è l’inaugurazione di Fluid*, un progetto fotografico dedicato alle acque del territorio di Davide Maria Palusa, realizzato in collaborazione con il Consorzio Culturale del Monfalconese. In Fluid* Palusa analizza la connessione tra corpo umano e corpo naturale: una metafora visuale che rappresenta tre differenti tipologie di acqua (mare, fiume e laguna) che si incontrano e si mescolano, come il sangue all’interno del nostro organismo.

La mostra rimane allestita fino al 26 maggio.

Il ricco e articolato calendario del Festival si apre, la mattina di giovedì 11 maggio, nel segno del teatro ragazzi. Ai bambini della scuola primaria Edmondo De Amicis, infatti, è riservato Il meraviglioso viaggio di Gocciolina, spettacolo co-prodotto da CUT Trieste e Hangar Teatri che racconta il ciclo dell’acqua attraverso le avventure di due simpatiche gocce.

Alle 16.30 dello stesso giorno, alla Sala San Pio X, è di scena Storie di fiume, la performance che conclude il laboratorio curato da Luisa Vermiglio con gli alunni delle classi quarte della scuola primaria. Un viaggio ideale attraverso il corso del fiume Isonzo, dalla Val di Trenta, in Slovenia, fino alla foce: un itinerario senza confini ma ricco di narrazioni.

I giovani alunni delle scuole di Staranzano sono i protagonisti, la mattina di venerdì 12 maggio a partire dalle 10.00, in Piazza Dante Alighieri, de La Biblioteca dei Libri Viventi, originale approdo del cantiere di lettura dedicato all’acqua curato da Damatrà nell’ambito del progetto LeggiAMO 0-18. E di Gocce di musica, il grande concerto che vede coinvolti oltre 100 alunni, cantori e musicisti, dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri (alle 12.00).

È ancora la musica a inaugurare ufficialmente, la sera di venerdì alle 19.00, in Piazza Dante Alighieri, la prima edizione del Festival dell’Acqua di Staranzano. Alla Società Filarmonica di Turriaco diretta da Fulvio Dose il compito di dare il “la” al Festival con un concerto che interseca musiche e narrazioni dedicate all’acqua.

Danilo Rea

Di assoluta suggestione il concerto in programma sabato 13 maggio, alle 21.00, alla Sala San Pio X. Pianista jazz fra i più celebrati e improvvisatore dallo stile inconfondibile, al fianco di stelle del jazz mondiale quali Chet Baker e Lee Konitz ma anche compagno di viaggio di Mina, Gino Paoli e Claudio Baglioni, Danilo Rea regala al pubblico del Festival un repertorio, rivisitato, interamente ispirato all’acqua.

Dalla grande musica al grande teatro. Giobbe Covatta è protagonista, venerdì 12 maggio alle 21.00, alla Boschetta di Dobbia, dello spettacolo 6 gradi, presentato al Festival grazie alla collaborazione della BCC di Staranzano e Villesse. A partire dal numero 6, che indica l’aumento in gradi centigradi della temperatura della terra, il grande comico napoletano, al confine fra ironia e divulgazione scientifica, riflette sul cambiamento climatico e sulla sostenibilità del nostro pianeta.

Di grande fascino anche la presenza – seppur non dal vivo – di Marta Cuscunà, di cui viene proposto, domenica 14 maggio alle 11.00, all’Isola della Cona, Dimmi cosa vuoi vedere. Frutto di un laboratorio di ricerca percettiva realizzato con l’Associazione Al. Di. Qua. Artists – Alternative Disability Quality Artists, Dimmi cosa vuoi vedere è la versione sonora di Earthbound, monologo fantascientifico sul futuro del pianeta. Uno spettacolo in cuffia, a impatto ambientale zero, che consente a tutti, anche a chi non può vedere, di accedere all’immaginario e all’emozione del teatro visuale.

Chiude la trilogia di grandi nomi della scena teatrale italiana, alle 18.00 di domenica, alla Sala San Pio X, Gabriele Vacis, autore e regista fra i più prestigiosi, protagonista della lecture show Storie d’acqua – Meditazione sul clima, che intreccia suggestive narrazioni legate al Mediterraneo, al Polesine, allo Tsunami e ai tanti luoghi attraversati dall’acqua.

Giobbe Covatta

A raccontare la storica interazione tra arte e scienza, dal secolo scorso a oggi, con un focus sui progetti di ArtScience dedicati all’acqua, è Francesco Scarel, originalissimo divulgatore scientifico protagonista del talk Il quarto spazio – La comunicazione della scienza attraverso linguaggi artistici (12 maggio, ore 18.00, Sala Delbianco).

Nella stessa ottica si muove l’attività di “pesca dei suoni” lungo la foce dell’Isonzo, alla ricerca di un ambiente acustico incontaminato. Questo percorso di ricerca, che mette in luce i preoccupanti livelli di inquinamento acustico sottomarino che impediscono la comunicazione e l’orientamento di pesci e mammiferi, dà vita a un’affascinante performance audiovisiva. A chiudere il Festival, infatti, domenica 14 maggio alle 21.00 alla Sala Delbianco, è Sound Fishing – Atto 1, live subacqueo immersivo a cura di Francesco Scarel e di Organic Audio (Emanuele Pertoldi e Andrea Peluso), realizzato in collaborazione con Dobialab e il Festival Aeson – Arti nella Natura.

A confermare la contaminazione fra i linguaggi della divulgazione e quelli artistici è anche la performance di Franco Arminio, poeta e “paesologo” che viaggia e scrive, in cerca di meraviglia e in difesa dei piccoli paesi (sabato 13 maggio, ore 16.00, Isola della Cona). Con Sacro minore Arminio porta al Festival dell’Acqua il suo modo, unico, di fare poesia, al confine fra reading, spettacolo teatrale e dialogo con i lettori.

Alla poesia si sono dedicati anche gli studenti dell’Istituto BEM, che hanno “adottato” una polla risorgiva e le hanno dato il suggestivo nome di PoEMa (Polla Einaudi-Marconi). Una polla chiamata PoEMa è il titolo del talk che li vede protagonisti: un sorprendente mix di chimica e letteratura che affianca all’attività di rilievo delle acque della risorgiva la composizione di alcune poesie e narrazioni (11 maggio, ore 15.00, Sala Peres).

Angelo Floramo

Arte e scienza dialogano anche in “Fassi un’armonia…” – Leonardo e lo stupore dell’acqua (12 maggio, ore 15.00, Sala Delbianco), l’inedito e straordinario percorso di ricerca dello storico Angelo Floramo dedicato a Leonardo da Vinci, che elesse l’acqua a campo privilegiato di indagine, investigando anche l’idraulica del suono, materia gravida di riferimenti sapienziali e alchemici.

È il linguaggio del cinema, invece, a esplorare l’acqua nel caso di Paesaggio sottile, prima tappa di un percorso di ricerca che Andrea Colbacchini, autore di numerosi documentari dedicati al paesaggio, dedica alle comunità che vivono l’ultimo tratto dell’Isonzo. Parte integrante di un progetto che coinvolge Gorizia, Nova Gorica, Gradisca e Staranzano, realizzato insieme a InVisible Cities – Festival Urbano Multimediale, questa raccolta di video-interviste confluirà in una performance multimediale in debutto a settembre ma di cui viene presentato un primo output, dedicato a Staranzano, al Festival (14 maggio, ore 15.00, Sala Delbianco).

A Luca Mercalli, Presidente della Società Meteorologica Italiana e giornalista scientifico fra i più celebri, il compito di farci riflettere sulla relazione fra Cambiamenti climatici e acqua (13 maggio, ore 19.30, Sala Delbianco, in collegamento online). Alternanza di siccità e precipitazioni eccessive, innalzamento dei mari, desertificazione progressiva, contaminazione delle fonti, diminuzione della disponibilità di acqua dolce: queste le drammatiche conseguenze del cambiamento climatico.

Luca Mercalli courtesy of Luca Mercalli

Giorgio Temporelli, invece, esperto in igiene e tecnologie per il trattamento delle acque, nel suo talk L’acqua del Sindaco (12 maggio, ore 16.30, Sala Delbianco) si adopera per sensibilizzare il pubblico in merito alla qualità dell’acqua distribuita dagli acquedotti e, al contempo, evidenziare il grave impatto ambientale dovuto all’acqua confezionata.

Affronta il tema dell’acqua pubblica il talk Acqua bene comune(11 maggio, ore 18.00, Sala Delbianco), nell’ambito del quale conversano Gianbattista Graziani, Amministratore Unico di Irisacqua e Marco Iob, coordinatore delle campagne sull’acqua per il Centro di Volontariato Internazionale. L’accesso all’acqua, patrimonio dell’umanità, è un diritto fondamentale e inalienabile, che va garantito a tutti, nel segno della sicurezza e della qualità: questo il punto di partenza, inequivocabile e condiviso, del confronto fra due prospettive differenti ma non inconciliabili.

È curato dall’OGS di Trieste il talk Il continuum fiume-laguna-mare nella ricerca europea(14 maggio, ore 16.30 Sala Delbianco), un approfondimento con i ricercatori Donata Canu e Tamara Cibic dell’OGS e con Georg Umgiesser (ISMAR-CNR) sull’infrastruttura europea Danubius, finalizzata a garantire la funzionalità ecologica e la sostenibilità delle aree costiere di transizione.

Ed è il mare l’oggetto dell’intervento della biologa Giulia Realdon (14 maggio, ore 10.00, Sala Delbianco), Conoscere il mare per salvare la terra. L’attiva divulgatrice scientifica aderente all’EMSEA – European Marine Science Educators Association, introduce il pubblico all’Ocean Literacy (letteralmente “alfabetizzazione all’oceano”), movimento d’opinione mondiale che promuove una più ampia consapevolezza sul mare.

Ha per obiettivo la consapevolezza e l’impegno collettivi anche l’incontro con Aldevis Tibaldi (11 maggio, ore 19.30, Sala Delbianco), autore del recente L’isola infelice, frutto della sua lunga esperienza nella lotta in difesa dell’ambiente. Il volume racconta le tante storie di distruzione del paesaggio del nostro territorio e, al contempo, la partecipazione attiva delle comunità, la loro tenace ricerca di soluzioni.

Grande spazio è riservato, nell’ambito del Festival, all’Isonzo, il fiume che unisce due Stati. Isonzo, un corridoio verde – Conoscere il territorio per tutelare la biodiversità è il progetto a cura di Scienza under 18 Isontina che ha visto protagonisti, in un’ottica transfrontaliera, gli studenti delle scuole secondarie di I e II grado del territorio. Giovedì 11 maggio, alle 16.30 in Sala Peres, i giovani ricercatori illustrano i 10 pannelli bilingui (in italiano e sloveno) dedicati alla prima fase del percorso di ricerca, l’analisi della qualità delle acque del fiume.

È la condivisione la cifra che caratterizza la giornata di sabato 13 maggio. Alle 17.00, in Sala Peres, nell’ambito di Isonzo, acqua senza confini si incontrano Riccardo Marchesan, Sindaco di Staranzano e Valter Mlekuž, Sindaco di Bovec (Slovenia), primi cittadini della sorgente e della foce dell’Isonzo, affiancati dagli scrittori Andrea Bellavite e Siniša Germovšek che, in lingue differenti, hanno dedicato allo stesso fiume magnifiche pagine.

Alle 18.00 si prosegue con l’approfondimento dedicato a L’esperienza dei contratti di fiume: un’alternativa per il futuro, con Silvia Caruso (Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia), Anna Brusarosco e Francesco Visentin (Università di Udine), Fabio Cella e Marco Lipizer (Servizio Difesa del Suolo Regione FVG): un focus sul Contratto di Fiume quale strumento di programmazione strategica e partecipata, che persegue la tutela e la valorizzazione dei territori fluviali.

L’ultimo talk in programma alla prima edizione del Festival dell’Acqua (14 maggio, ore 19.30, Sala Delbianco), L’acqua, la insegna la sete, con Vanessa Guidi (Presidente di Mediterranea Saving Humans) e Alessandro Metz (armatore della Mare Jonio), è una doverosa riflessione sulla sete quale motore di migrazioni. L’interazione fra acqua, conflitti e dinamiche migratorie, infatti, è sempre più evidente e i deficit idrici sono legati al 10% dell’aumento della migrazione globale.

Ma il Festival dell’Acqua rappresenta anche l’occasione per esplorare, o riscoprire, il paesaggio di Staranzano e del Basso Isontino, la sua suggestiva bellezza, il suo profondo legame con le acque.

Sabato 13 maggio parte alle 10.00 da Piazza Dante Alighieri il pullman per la Visita guidata ai luoghi della Bonifica, realizzata in collaborazione con il Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia e la Direzione Regionale del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano. La storia del Basso Isontino è legata alle importanti opere di bonifica che hanno avuto luogo dalla seconda metà dell’Ottocento, per risanare le risorse idriche e fornire acqua all’agricoltura e alle altre attività. Fra le tappe fondamentali di questa bonifica (e della visita guidata), la bellissima Rosta di Sagrado (presa di derivazione che consente di portare l’acqua fino alle campagne monfalconesi) e l’impianto idrovoro Sacchetti; tappa intermedia della visita guidata è l’Archivio Storico del Consorzio di Bonifica.

Guida da te la tua canoa è, invece, la passeggiata alla scoperta delle acque del territorio in programma domenica 14 maggio, organizzata dal Gruppo Scout Staranzano 1: un suggestivo itinerario, aperto e adatto a tutti, che parte alle 10.00 da Via Collodi 8 (Asilo Fly Ark) e si snoda fra campi e risorgive, prevedendo a ogni tappa una divertente attività in “rigoroso” stile scout.

Se l’esperienza è parte integrante di ogni percorso di ricerca e divulgazione scientifica, il Festival dell’Acqua propone ai piccoli, futuri scienziati Mare mostrum, laboratorio di educazione ambientale per bambini fino ai 12 anni. Nel pomeriggio di venerdì 12 maggio, dalle 15.00 alle 19.00, presso la Sala Ragazzi della Biblioteca Comunale, mentre i “grandi” seguono gli incontri del Festival nella sala attigua, i “piccoli” si divertono guidati dalle operatrici dell’Area educativa di Benkadì APS e dai volontari della Biblioteca: una caccia al tesoro alla ricerca dei comportamenti sostenibili, un laboratorio creativo che ricicla i rifiuti trasformandoli in fantasiosi mostri marini e tante, acquaticissime, letture animate.

Sabato 13 maggio, alle 10.30 alla Sala Delbianco, l’Assessorato alla Cultura dona ai bambini e alle bambine di Staranzano nati nel 2022 un piccolo libro, una Goccia di speranza.

Per tutta la durata del Festival, presso la Sala Peres, può essere visitata la mostra Searth – Videoarte in laguna. Nove artisti under 35 provenienti da Italia, Austria e Slovenia (Andreja Kranjec, Anna Werzowa, Beatrice Caruso, Luca Granato, Luisa Hübner, Niccolò Masini, Omani Frei, Sabina Vukalić, Vesna Prapotnik) reinterpretano gli splendidi paesaggi della Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo e della Valle Cavanata.

Tutti gli eventi del Festival sono a ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili. È consigliata la prenotazione on line su www.acquafestival.it.

La prenotazione on line è obbligatoria per la Visita guidata ai luoghi della bonifica e per i due eventi in programma all’Isola della Cona (Sacro minore con Franco Arminio e Dimmi cosa vuoi vedere a cura di Marta Cuscunà); l’ingresso alle due performance comprende, a seguire, la possibilità di visitare l’Isola della Cona.

Il Festival dell’Acqua è curato dal Comune di Staranzano

con il contributo di
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
BCC di Staranzano e Villesse
GMA Performing Solutions di Staranzano


organizzato con
Camera di Commercio della Venezia Giulia – Trieste Gorizia


con il patrocinio di
Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia

partner
Irisacqua
ISA Isontina Ambiente
Consorzio Culturale del Monfalconese – Ecomuseo Territori
Riserva Naturale Foce dell’Isonzo

Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia

OGS Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale
Scienza under 18 Isontina
ISIS BEM Brignoli-Einaudi-Marconi di Staranzano
Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Staranzano

Coop Alleanza 3.0

APT Azienda Provinciale Trasporti – Gorizia

InVisible Cities – Festival Urbano Multimediale

Dobialab

Festival Aeson – Arti nella Natura

Direzione Regionale FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano

Benkadì APS

progettazione
Studio Sandrinelli


in avvicinamento a
GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia

un particolare ringraziamento a

Il Piccolo

Il Goriziano

Radio Punto Zero

Informazioni

Ufficio Cultura del Comune di Staranzano

0481 716917

info@acquafestival.it

www.acquafestival.it
FB@festivalacquastaranzano

IG@festival_acqua_staranzano

In copertina : foto di Gianpiero Decorti

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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