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FOGOLÂR CIVIC DI UDIN RICORDA REGENI: “TRAGEDIA DI UN POPOLO E DI UN PAESE SENZA ORGOGLIO!”

DiRedazione

Gen 28, 2025
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“Testimonianza di aquileiese e friulana tenacia ligia ai princìpi”, il giovane ricercatore fiumicellese è stato commemorato a Udine in seno al civismo della Capitale del Friuli storico.

“2016/2025 Par memorie di Giulio Regeni, fi di un popul e di un Paîs che no san e no vuelin fâsi rispietâ: in berline dal mont”. Così, a nove anni dalla tragedia del probo giovane ricercatore friulano massacrato impunemente in Egitto, il neocostituito Fogolâr Civic di Udin, braccio dello storico movimento civista udinese, friulano e transfrontaliero del “Fogolâr Civic, ne ha rinnovato la rimembranza presso la Colonna della Giustizia a Udine, Capitale del Friuli Storico. “L’impunito scempio di Regeni ha dimostrato al mondo che un friulano, un italiano, può essere massacrato senza tema di reazioni e di ripercussioni gravi. Un popolo e un Paese zimbello dell’Umanità! ‘Vertú contra furore – sognava il Petrarca – prenderà l’arme, et fia ’l combatter corto: ché l’antiquo valore ne gli italici cor’ non è anchor morto’… Povero Petrarca… Eppure, forse, ai suoi tempi il caso si sarebbe risolto con tempi e metodi molto più spicci ed efficaci. Non con l’inconcludente ludibrio di una nazione che, più o meno tra le righe, mendica l’ignominiosa amicizia di una tirannide levantina con cui fare affari! Ricordare il caso Regeni significa anche non dimenticare l’oscenità di una Regione Friuli Venezia Giulia, terra nativa del giovane ucciso, che insieme al Comune capoluogo di Trieste, è stata la prima istituzione in Italia, sotto l’amministrazione Fedriga, ad ammainare le insegne rivendicative di giustizia per il terribile oltraggio subito da un figlio del suo popolo!”. Non ha avuto peli sulla lingua il presidente fogolarista udinese prof. Alberto Travain nella sua allocuzione al capannello di soci radunatisi in Piazza Libertà, sabato 25 gennaio 2025. Intervenuti la prof.ssa Renata Capria D’Aronco e la dott.ssa Maria Luisa Ranzato, membri del Consiglio direttivo sociale oltreché i sodali sig.ra Bruna Bassi, ins. Manuela Bondio, sig.ra Marisa Celotti e sig.ra Renata Marcuzzi. Cosa c’entra Regeni con la storia e le tradizioni udinesi, friulane e transfrontaliere oggetto di promozione e tutela dal parte del Fogolâr Civic di Udin? “C’entra eccome, in quanto drammatica testimonianza di quella tenacia ligia ai princìpi che fu non per secoli ma per millenni marca caratteristica della friulanità o aquileiesità nell’immaginario intercontinentale!”. Da ricordare che, per molti anni, dal 25 gennaio 2017, nella più vergognosa sordina imposta dalla maggiore stampa locale, il movimento fogolarista udinese ha addirittura mensilmente commemorato Regeni con il rinnovo di una piccola targa ai piedi della Colonna della Giustizia in Piazza Libertà, e che furono proprio i fogolaristi a proporre in arengo a Udine la deliberata cittadinanza culturale onoraria “post mortem” dello studioso oltreché a presidiare sull’Amministrazione locale riguardo all’esposizione delle relative insegne rivendicative a Palazzo D’Aronco. “Volevamo dissociarci dall’aberrazione di un’immonda plebe morale friulana e italiana secondo la quale il probo nostro – alla fine martire cosmopolita di civiltà – ‘al podeve sta cjase’! Quel Friuli e quell’Italia noi li ripudiamo!”.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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