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Fondazione Italiana Fegato – Olio Extra Vergine d’Oliva: nuove evidenze scientifiche confermano il suo ruolo nella salute del fegato

DiRedazione

Set 15, 2025

La Fondazione Italiana Fegato in una ricerca evidenzia il ruolo dei polifenoli nel ridurre grasso epatico, infiammazione e rischio cardiometabolico

Trieste, 15.09.25 – L’olio extra vergine d’oliva (EVOO), pilastro della dieta mediterranea, emerge sempre più come un alleato fondamentale nella prevenzione e nella gestione delle malattie epatiche. Una recente revisione scientifica condotta da Melvin Bernardino, Claudio Tiribelli e Natalia Rosso della Fondazione Italiana Fegato e pubblicata sulla rivista Nutrients, evidenzia come l’EVOO non sia soltanto un condimento salutare, ma un vero e proprio alimento funzionale con proprietà epatoprotettive documentate.

“La ricerca si concentra sulla malattia epatica steatosica associata a disfunzione metabolica (MASLD)” – afferma il Direttore scientifico della Fondazione, Claudio Tiribelli – “oggi la più comune patologia cronica del fegato a livello mondiale. In assenza di terapie farmacologiche risolutive, le strategie nutrizionali assumono un ruolo centrale. L’EVOO, grazie al suo profilo lipidico e alla ricchezza in polifenoli bioattivi come idrossitirosolo, oleuropeina e tirosolo, esercita effetti che vanno oltre la semplice azione antiossidante: contribuisce infatti a ridurre l’accumulo di grasso epatico, migliorare la sensibilità insulinica, modulare il metabolismo lipidico e attenuare i processi infiammatori”

Le evidenze cliniche raccolte dimostrano che il consumo regolare di EVOO si associa a miglioramenti nella steatosi, nei parametri enzimatici epatici e nei fattori di rischio cardiometabolici. Questo posiziona l’EVOO come un candidato ideale per protocolli di gestione dello stile di vita, accessibile, ben tollerato e sostenuto da solide basi scientifiche.

La revisione non ignora le sfide ancora aperte: l’eterogeneità nella qualità dell’olio, la necessità di trial clinici randomizzati e studi a lungo termine per definire dosaggi ottimali e chiarire i meccanismi molecolari. Tuttavia, i risultati rafforzano la convinzione che l’EVOO debba essere considerato non solo un simbolo culturale, ma una risorsa terapeutica per la salute del fegato.

Questo lavoro si inserisce nel progetto O-liver della Fondazione Italiana Fegato, che mira a studiare in profondità le proprietà dell’EVOO e i suoi benefici epatici, con l’obiettivo di trasferire le nuove conoscenze scientifiche nella pratica clinica e nella prevenzione e cura. Un progetto realizzato in collaborazione con ANCO – Associazione Nazionale Città dell’Olio e con il sostegno di COOP.

Fondazione Italiana Fegato (FIF)

La Fondazione Italiana Fegato è un centro di eccellenza nella ricerca biomedica con sede a Trieste, impegnato nello studio delle malattie epatiche e nello sviluppo di strategie innovative per la loro prevenzione.

Di Redazione

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