Top 5
- Liam Lawson : Quello che fa Liam in questo weekend è davvero interessante e convincente: chiude in settima posizione, essendo l’unico pilota in griglia, insieme a Nico Hulkenberg, ad effettuare la gara su una sola sosta, e lo fa in maniera magistrale. Lotta fino all’ultimo per le posizioni di centro gruppo e per ottenere un piazzamento migliore di quello già importante conquistato. Chiude in settima posizione, ma le sensazioni, la capacità di guida e la sicurezza che trasmette nelle fasi finali della gara sono quelle di un veterano. Si vede che c’è talento, e Lawson sta facendo di tutto pur di mantenere il suo posto nel Circus anche per il prossimo anno, voto 8
- Ollie Bearman : Il talento in casa Ferrari c’è, e ha come nome e cognome quello di questo giovane ragazzo inglese, che con la Haas riesce a stupire tutti con una prestazione magistrale fin dal venerdì, dove appare in forma e dotato di una velocità fuori dal comune, considerando il mezzo a disposizione. Commette qualche incertezza e qualche errore nel corso della gara sprint, ma è subito pronto a rifarsi nel pomeriggio: nelle qualifiche strappa una sesta posizione molto solida, da cui parte la domenica con la convinzione di poter fare davvero bene. E ci riesce, a suon di sorpassi convincenti: il più bello probabilmente è quello su Albon, che non può far nulla per resistere all’attacco fulmineo del giovane pilota inglese, che in pochi secondi lo supera in curva 1 per poi fuggire e non farsi più riprendere. Chiude la gara in sesta posizione, portando così molti punti al suo team, ma soprattutto convincendo la casa madre, la Ferrari, di dover assolutamente investire su di lui in futuro, viste le grandi qualità e doti dimostrate, voto 8.5
- Max Verstappen : Le parole per descrivere quello che, a tutti gli effetti, è una delle leggende di questo sport sono finite. Parte dalla pitlane in uno dei weekend probabilmente più difficili da quando è in Red Bull, visto che non trova mai il feeling con la sua monoposto, e la testimonianza è nelle qualifiche e nella sprint, dove non appare per nulla competitivo. Eppure, Max ha sempre qualcosa da regalarci: pur partendo dalla pitlane, riesce a chiudere la sua impresa salendo sul podio, sul gradino più basso, dopo una gara fatta di rimonte e grandissimi sorpassi. Probabilmente la lotta per il titolo mondiale è chiusa, ma Max continua a essere una delle poche vere emozioni di questa Formula 1, voto 9
- Lando Norris : Altro weekend perfetto, dopo quello di Città del Messico: si prende tutto — pole position, pole position sprint, gara sprint e gara — e lo fa con una tranquillità e una gestione a tratti impeccabili. Elementi che fino ad ora gli erano sempre mancati, ma che invece sta trovando in maniera costante in questo finale di stagione, permettendogli di allungare a 24 punti di vantaggio sul compagno di squadra e lanciandosi in una prima, piccola fuga per il titolo mondiale. Concentrato anche dal punto di vista mentale, visto che ormai partire dalla pole position non è più un problema come in passato, Lando sembra aver trovato la sua versione migliore. Probabilmente, se da questo momento in poi non commettesse più errori e si limitasse semplicemente a guidare come sta facendo, il titolo sarebbe già saldo nelle sue mani, voto 9
- Kimi Antonelli : Weekend meraviglioso per il giovane rookie italiano, che stupisce tutto il Circus e i tifosi brasiliani con una prestazione davvero consistente. Trae il meglio dalla sua monoposto già dal venerdì, dove si piazza subito dietro al favorito Norris per la gara sprint, nella quale riesce a tenere a bada i suoi rivali in maniera magistrale, assicurandosi così un podio con la seconda posizione. Ma è nel pomeriggio del sabato, e soprattutto in quello della domenica, che tira fuori il meglio di sé: riesce infatti a ripartire dalla seconda casella e a mantenerla fino alla fine della gara, nonostante gli attacchi ripetuti di Russell prima e di Verstappen poi, che non riesce a sorpassarlo nonostante la differenza di mescola e di ritmo evidente. Kimi resiste agli attacchi del quattro volte campione del mondo e alla fine riesce a togliersi la tanta agognata soddisfazione di far tornare il tricolore italiano sul podio, dal lontano 2003, voto 9
Flop 5
- Oscar Piastri : si ritrova sempre più lontano dal suo compagno di squadra, non solo nella classifica del titolo piloti ma anche, e soprattutto, sulle prestazioni in pista. Appare lento, distratto e nervoso, a tal punto che l’incidente della sprint iniziale, in cui finisce a muro, lo costringe a fare i conti con la vittoria di Norris; nella gara poi ripete alcune manovre esagerate, figlie del nervosismo dovuto alle alte aspettative, che costano la gara prima a Leclerc e successivamente anche a lui stesso, costretto a scontare una penalità che non gli permette di ambire al podio, ma lo costringe ad accontentarsi della quinta posizione, che gli vale un punteggio troppo basso per rimanere in scia a Norris, che invece sta acquisendo sempre più sicurezza. Sembra in balia della pressione e della lotta per il titolo e appare ormai il lontano parente del Piastri freddo e distaccato che aveva impressionato nelle prime fasi della stagione, voto 4,5
- Gabriel Bortoleto: weekend complicato per il pilota di casa, che dopo aver ottenuto un risultato discreto nelle prove libere compie un vero e proprio disastro a partire dalla qualifica sprint, dove rimane escluso nel corso del Q2 a differenza del compagno di squadra, amplificando ancora di più le difficoltà a causa dell’incidente commesso nel tentativo di sorpasso su Albon nell’ultimo giro della sprint compromettendo così anche la possibilità di effettuare le qualifiche. La posizione in griglia ovviamente è sfavorevole e non lo aiuta nel tentativo di rimonta, che si conclude quasi immediatamente, dato che entra in contatto quasi subito nel corso del primo giro con Stroll, finendo anzitempo la propria gara: una vera gara di casa d’esordio da dimenticare, voto 5
- Carlos Sainz : weekend poco convincente per il pilota spagnolo, che aveva offerto prestazioni di gran lunga migliori nei weekend precedenti. Appare totalmente lontano dalla forma a cui è abituato, a tal punto da non lottare mai per la zona punti, né durante il corso della gara né nelle qualifiche e nella sprint, dove rimane sempre distante dalle posizioni che contano. Si spera possa essere solamente un passo falso per un pilota che ha dimostrato di avere molta voglia di imporsi ancora nel circus, pur correndo con un team minore, voto 5
- Yuki Tsunoda : weekend disastroso per il pilota Red Bull, che è l’unico della casa madre a concludere fuori dalla zona punti dopo aver collezionato penalità su penalità, a causa di una guida imprecisa e nervosa che lo ha visto entrare in contatto con diversi piloti del circus. Prima, infatti, si scontra con Hamilton compromettendone in parte la gara, subito dopo colpisce in pieno Lance Stroll, ricevendo la sua prima penalità che poi verrà ulteriormente aumentata a causa di un errore ai box. La sua uscita dal circus, visto anche il sostegno perso dalla Honda, sembra ormai quasi certa, e le prestazioni convincenti che sta offrendo Lawson in Racing Bulls rischiano di allontanare definitivamente il pilota nipponico dalla Formula 1, voto 4.5
- Lewis Hamilton : chiuderà la sua prima stagione in Formula 1 senza i canonici cinque podi che lo hanno accompagnato dall’inizio della sua carriera fino ad oggi e probabilmente chiuderà la stagione senza mai salire sul podio. Anche oggi la prestazione è pressoché negativa, non tanto per il primo incidente in cui rimane coinvolto e di cui è solo spettatore, quanto più per l’ingenuità commessa nell’incidente successivo, dove dimostra una superficialità di valutazione che non può essere giustificata per un sette volte campione del mondo. Appare totalmente sfiduciato ed è in parte comprensibile, ma lui fa veramente poco o nulla per cercare di uscire da questa situazione, a differenza del suo compagno di squadra che ogni volta getta il cuore oltre l’ostacolo. Le scusanti ad oggi sono finite e si spera che Lewis il prossimo anno possa reagire in maniera decisa alle avversità che gli si presentano, anche dovute al cambio di team che comunque poteva rappresentare una sfida difficile. Deve ritrovare la voglia di credere nella sua monoposto e nelle corse, altrimenti il passo verso il ritiro appare sempre più vicino, voto 4.5
Sintesi
Dopo la breve pausa di una settimana dal tracciato di Città del Messico, la Formula 1 è pronta a tornare su un tracciato iconico come quello di San Paolo, in Brasile, pronta a regalare sorprese e colpi di scena in uno dei weekend più attesi della stagione, viste le caratteristiche tipiche del circuito, la storia — in particolar modo quella legata al campione Senna — e l’imprevedibilità meteo che da sempre caratterizza questo appuntamento. L’attenzione è altissima per il titolo mondiale e la lotta si è fatta ancora più interessante dopo il recente sorpasso in classifica da parte del giovane Lando Norris sul compagno di squadra Oscar Piastri, con il sempre mai domo Max Verstappen pronto a sfruttare la contesa tra i due per inserirsi nella corsa.
Il venerdì di prove libere mostra fin da subito alcune sorprese e alcune certezze: il favorito rimane Norris, che trova immediatamente un grande feeling con la monoposto e raggiunge un livello prestazionale molto elevato, mentre il suo compagno Piastri appare in difficoltà con una prestazione altalenante che non gli permette di restare al passo. Diversi piloti faticano a trovare il giusto ritmo sul circuito brasiliano, particolarmente impegnativo per curve e staccate e lo stesso vale per Verstappen e per le due Ferrari, che, forse a causa di un setup pensato per una gara bagnata, faticano in condizioni di asciutto. Già dalle qualifiche sprint si registrano difficoltà per i due team e i posizionamenti migliori si attestano solo su un’ottava e una sesta posizione. Chi invece si dimostra particolarmente a proprio agio sul tracciato sono due giovani rookie: Kimi Antonelli, con una Mercedes che sembra letteralmente volare tra le sue mani, raccoglie la seconda posizione sia in qualifica sia nella gara sprint e Ollie Bearman, assolutamente a suo agio sul tracciato brasiliano, con una monoposto satellite che si mostra fin da subito molto competitiva, in alcuni tratti addirittura più veloce di quelle del team madre.
Il sabato si apre con la gara sprint, che regala poche emozioni sportive ma tanti colpi di scena per la lotta mondiale. Piastri va nuovamente a muro, permettendo a Norris, vincitore della sprint, di allungare in classifica. Nelle stesse fasi vanno a muro anche Franco Colapinto — fresco di rinnovo per il prossimo anno — Nico Hulkenberg e Gabriel Bortoleto: quest’ultimo, sul finale, in un tentativo maldestro di sorpasso su Albon, distrugge la monoposto in un impatto di circa 50 g contro le barriere, incidente che gli impedirà di partecipare alle qualifiche del pomeriggio. Le qualifiche del pomeriggio regalano ulteriori colpi di scena: il campione del mondo in carica, Verstappen — quattro volte iridato — non riesce a passare il taglio del Q1, probabilmente a causa di un setup totalmente sbagliato della sua monoposto; contemporaneamente, Hamilton rimane escluso dal Q3, eliminato proprio dal compagno di squadra Leclerc. Profondo rosso, dunque, anche per il numero 44: il sette volte campione del mondo sembra destinato a rinunciare, almeno per quest’anno, alla possibilità di un podio con la rossa. Non manca la battaglia per la pole: i protagonisti sono Lando Norris — autore di un giro sensazionale — Charles Leclerc, che come sempre mette il cuore oltre l’ostacolo, e Kimi Antonelli, in ottima fiducia sul tracciato. Alla fine, i tre completano la “griglia” delle qualifiche con Norris primo, Antonelli secondo e Leclerc terzo.
La domenica di gara offre emozioni contrastanti, con l’incognita pioggia che potrebbe regalare momenti di alta tensione. Norris parte molto bene, seguito a ruota da Antonelli e Leclerc, ma già nel primo giro Gabriel Bortoleto — il pilota di casa — entra in contatto con Stroll, provocando la prima safety car: durante questa sosta Verstappen, partito dalla pitlane, approfitta per cambiare setup e alcune componenti della monoposto. Nel corso del primo giro Lewis Hamilton entra in contatto prima con Tsunoda — che gli provoca la foratura della ruota anteriore — e poi collide con Colapinto, incidente che gli costerà circa 10 secondi di penalità. Da quel momento la gara scorre pressoché liscia, seppur qualche giro dopo si rende necessaria un’ulteriore safety car: alla ripartenza un contatto a tre in curva 1 tra Piastri, Antonelli e Leclerc costringe il monegasco al ritiro. La penalità viene inflitta solo a Piastri, consentendo a Norris di allungare in gara. Nel frattempo, Verstappen compie una grande rimonta dal fondo grazie a una strategia ottimale dai box, risalendo rapidamente verso il podio e candidandosi addirittura per la vittoria. Alla fine, però, l’olandese deve accontentarsi della terza posizione, frenato dalla grande resistenza offerta da Antonelli: il giovane italiano conferma le aspettative sul suo talento con una prestazione straordinaria, conquistando il podio in seconda posizione e riportando il tricolore italiano su un gradino del podio per la prima volta dal 2003. Degna di nota anche la prestazione di Ollie Bearman, autore di una gara a ritmi elevati e di sorpassi magistrali — tra cui quello su Albon in curva 1, candidato al titolo di “sorpasso del giorno” insieme a quelli di Verstappen su Piastri e su Russell. Ottime anche le prove di Hulkenberg e Lawson, che con una sola sosta chiudono entrambi in zona punti dopo essersi confrontati in maniera corretta e sportiva per la settima posizione.
A vincere è quindi Lando Norris, che consolida il primo posto in classifica e si avvicina alla conquista del primo titolo mondiale, approfittando anche della fragilità emotiva e prestazionale del compagno Piastri, ormai in una spirale di risultati negativi dalla quale fatica a risalire. Il Mondiale è ancora aperto, seppur penda decisamente, ad oggi, verso la direzione inglese: i continui errori di Piastri e la sua incostanza di risultati lo hanno fatto scivolare a 24 punti di distanza dal pilota britannico. Più lontana e più complicata sembra la situazione di Max Verstappen, che, pur essendo stato autore oggi di una rimonta fuori dall’ordinario, non sembra avere, a livello di punti e gare rimanenti, possibilità concrete di lottare per il titolo finale. La classifica costruttori, invece, premia la Mercedes, che sembra ormai avviata a conquistare il secondo posto; la Ferrari, con un doppio ritiro, si allontana sempre di più dalla possibilità di difendere quella posizione, risultando penalizzata dal punto di vista sportivo. Questa gara conferma ancora una volta quanto ogni dettaglio — dalla strategia ai sorpassi — possa influenzare il destino di un GP e di un campionato. Tra una settimana ci aspetta il GP di Las Vegas, crocevia fondamentale per capire le reali ambizioni al titolo di tutti i piloti.
