Top 5
- Kimi Antonelli: Esordio impeccabile da parte del pilota italiano che non solo si fregia dell’onore di essere l’unico rookie a concludere la gara ma lo fa anche in modo magistrale, chiudendo con una ottima quinta posizione , che prima della penalizzazione era quarta, grazie ad una prestazione attenta e precisa, elementi imprescindibili date le condizioni della pista di questa mattina . Sembra un pilota già navigato della classe regina eppure oggi era solo il suo “primo giorno di scuola “. Chapeau, voto 8,5
- Nico Hulkenberg e Stake F1 Team Kick Sauber : Escono dal primo weekend di gara con più punti della Ferrari e questo già lascia intendere quanto sia stato efficace e convincente il lavoro svolto dal team svizzero in termini di strategia e quanto sia stata oculata ed attenta la guida del pilota tedesco, il quale certifica una maturità di risultati e di prestazioni già vista precedentemente in casa Haas. Sfruttano a pieno il momento del pit stop creatosi a seguito del lungo di Piastri , andandosi a prendere così una posizione strategica e dei punti che saranno essenziali per la lotta di fondo gruppo di quest’anno , voto 7
- Max Verstappen: mai dare per vinto il leone olandese che oggi sfodera una prestazione autorevole ed una fame di vittoria che per poco non lo conducono sul gradino più alto del podio, nonostante una monoposto sicuramente non perfetta.Perfetto allo start grazie ad una attenzione quasi maniacale nel cercare il punto con più grip, che gli permette di recuperare immediatamente la posizione su Piastri e per poco anche quella di Lando , consentendogli così di prendere parte alla lotta per la vittoria. Gestisce bene la pressione su due piloti papaya ed è probabilmente proprio questa pressione ad indurre il pilota australiano di casa McLaren a commettere l’errore. Chiude in volata con Norris con la sensazione che se ci fossero stati un paio di giri in più probabilmente l’avrebbe portata a casa , voto 7,5
- Alexander Albon e Williams: Che il team inglese quest’anno fosse competitivo lo si era capito fin dalle prime libere dove era emerso un buon feeling tra la monoposto inglese ed il tracciato australiano. Inutile negare che le attenzioni fossero rivolte più verso il pilota spagnolo Sainz , il quale però prima viene battuto agilmente nelle qualifiche ed in seguito nel corso di una safety car perde il controllo della sua monoposto finendo a muro , permettendo così a tutti di osservar chi il miracolo lo stava facendo davvero ovvero il pilota thailandese Alexander Albon , che alla fine della giornata porta la sua monoposto numero 23 ad un passo dal podio , grazie ad una solida quarta posizione. Voto , 7,5
- Lando Norris: non poteva non figurare all’interno della top 5 il vincitore della gara. Bravo nel gestire finalmente la partenza e nel tenere la posizione sul suo amico Max , commette qualche errorino di troppo nel corso della gara tra cui uno che gli sarebbe costatato caro al pari del suo compagno di squadra Piastri , nella quale però dimostra comuqnue di aver cominciato la stagione con polso fermo e con tanta concentrazione. Bravissimo nel tenere il duello fisico con Max in condizioni di sicuro non ottimali per la tipologia di pista , chiude la gara in volata meritando il primo posto per costanza e determinazione , e con questa macchina qui se il buongiorno si vede dal mattino…, voto 8
Flop 5
- I.Hadjar: Le qualifiche erano state buone per il giovane rookie francese di casa Racing Bulls ed è per questo ad aumentare il rammarico e la delusione di vederlo mettere a muro la sua monoposto nel giro di formazione. L’errore è grave ma c’è da dire che comunque le condizioni non erano ottimali per l’esordio (come dimostrato poi da tutti gli errori fatti dagli altri rookie, tranne per Kimi) e che ha ancora del tempo per dimostrare di essere all’altezza della classe regina , certo magari iniziando a prender parte alla gara almeno, voto 4,5
- Ferrari: le aspettative per la scuderia italiana erano ben diverse , sia per le dichiarazioni fatte nei weekend precedenti sia per il potenziale della SF-25 che ad oggi non sembra essere una monoposto nata male ma che forse deve essere ancora compresa a pieno. Se per le qualifiche l’attenuante in termini di prestazione era stato l’uso dell’assetto da bagnato , in vista dell’arrivo della pioggia di domenica , oggi la scelta di non richiamare i piloti subito ai box per mettere le intermedie ma tenerli con le hard per altri due giri appare quantomeno folle in termini di strategia. Dopo una gara sicuramente non positiva di era aperta la possibilità di sfruttare il lungo di Piastri e probabilmente di chiudere almeno con un podio ma ancora una volta la scuderia di Maranello non sfrutta l’occasione e si lascia travolgere dagli eventi chiamando i suoi al box in ritardo, voto 4
- O.Piastri: vuole e deve essere il contendente numero uno per la lotta al titolo di quest’anno eppure l’errore di oggi in curva 13 lo rende più simile ad un rookie. Che oggi per lui fosse una gara difficile si era intuito fin dalla partenza quando si è lasciato sfilare con troppa facilità da Max Verstappen , il quale non si è lasciato sfuggire l’occasione per mettersi subito davanti al pilota australiano. Grazie ad una monoposto competitiva ed ad una strategia ad hoc era riuscito ad ovviare a questo errore iniziale ma il patatrac combinato poco dopo ha compromesso in maniera decisiva la sua possibilità di vincere la gara , anche se oggi Norris ne aveva comunque di più. Errore da matita rossa , voto 5
- C.Sainz: considerate le premesse e i risultati di questi primi weekend in blu , per il pilota spagnolo le premesse ed aspettative erano sicuramente diverse. L’errore con cui manda a muro la sua monoposto è da novellini ,seppur c’è da dire che l’asfalto australiano non lo abbia aiutato, ma resta il fatto che per un pilota esperto come lui uscire così in regime di safety car con una macchina che poi con Albon si è dimostrata competitiva è sicuramente un rimpianto. Si può consolare con il risultato disastroso del suo ex team ma deve stare più attento , voto 5
- Haas: primo weekend di gara sicuramente non ottimale per il team americano che ad oggi sembra essere quello più indietro in griglia insieme alla Sauber, che però oggi è stata brava a sfruttare il caos derivante dal lungo di Piastri per assicurarsi una solida settima piazza , determinante nella lotta proprio col team americano. Di sicuro non sono stati agevolati dal frazionamento del programma causato dai diversi incidenti di Bearman ma il passo comunque non risulta positivo , voto 5.5
Sintesi
Mai come oggi risulta appropriato aprire la sintesi di questa gara con un buongiorno Italia visto che siamo a Melbourne e per i fan italiani la gara ha preso il via alle 5 del mattino. L’attesa per questa nuova stagione è alle stelle dati i valori in campo e sopratutto data la curiosità di vedere fin da subito le novità della griglia di quest’anno tra cui sopratutto quella di Hamilton in rosso. Alla vigilia del weekend australiano appare chiaro che i favoriti siano i campioni uscenti della McLaren seguiti subito dopo dalla Ferrari , Red Bull e Mercedes i cui valori ancora oggi rimangono misteriosi ma probabilmente simili. È anche il weekend di esordio di ben 4 nuovi rookie e di 2 che già avevano preso parte ad alcune gare ed è quindi interessante vedere come si approcceranno questi giovani piloti alla classe regina. Le qualifiche regalano fin da subito spettacolo e colpi di scena visto che in Q1 rimangono esclusi subito sia Antonelli che Lawson , rispettivamente Mercedes e Red Bull , seppur il primo a causa di un danno al suo fondo. A sorpresa passano sia Bortoleto (che concluderà poi la sua qualifica in 15esima posizione) che Doohan (14esima posizione in griglia). La battaglia più interessante però si consuma nel Q3 quando tutti i top team spingono per conquistare una pole position che diventa ancora più importante dopo aver saputo che probabilmente la gara si sarebbe svolta sul bagnato. Ad uscirne vincitori sono la McLaren con Lando Norris, autore di un passaggio che (tolto il suo compagno di squadra Piastri che guida la stessa macchina e chiude subito alle
sue spalle) rifila ben 4 decimi ad un Max Verstappen mai domo che però si deve accontentare della terza piazza. Notte fonda per la Ferrari che chiude con un settimo ed ottavo posto , probabilmente pagando la scelta di adottare subito un assetto da bagnato per la gara di domenica. Esultano invece Racing Bulls e Williams che grazie ai suoi piloti chiudono rispettivamente in quinta e sesta posizione.
La domenica come preventivato si apre con una pioggia che rende subito il tracciato di Melbourne , già ostico di suo , scivoloso ed insidioso. Il primo a farne le spese è Hadjar , giovane rookie della Racing Bulls, il quale finisce a muro nel corso del giro di formazione rovinando così il suo esordio nella classe regina. Partenza che quindi viene ritardata e che vede il via solo un quarto d’ora dopo ma che regala subito grande emozione visto l’approccio determinato ed aggressivo di Max Verstappen che recupera subito un posizione superando Piastri e per poco non si prende la leadership della gara. Ottima anche la partenza di Leclerc che recupera subito le due posizioni di svantaggio su Williams e Racing Bulls e si porta subito dietro Russell. La gara però non dura più di qualche curva visto che Doohan perde il controllo della sua monoposto e finisce a muro causando una safety car. Curiosamente nel corso del giro della safety , Sainz gestendo male un accelerazione perde il controllo anche lui e finisce a muro decretando così la fine della sua gara anzitempo. Finalmente conclusasi la safety car la gara riprende regolarmente e vede diversi tronconi: sul fronte la lotta tra i piloti della McLaren e verstappen è serrata , seguiti poi da un gruppone nutrito composto dai restanti elementi dei top team. Al giro 32 anche Alonso esce di scena a causa di un incidente , ma è poco dopo che avviene la svolta: Norris e Piastri a causa della pioggia in curva 13 perdono il controllo della Monoposto con il secondo che è decisamente più sfortunato e finisce nel prato, mentre il primo rientra immediatamente ai box per montare le gomme intermedie. Ad approfittare di questa situazione è Max Verstappen il quale si prende la leadership della gara assieme alle due Ferrari, ma, a differenza dell’operato della Red Bull e del pilota olandese, che decidono di fermarsi immediatamente dopo per montare le gomme intermedie, i due alfieri della scuderia di Maranello vengono chiamati con eccessivo ritardo al box e così perdono il vantaggio acquisito scivolando intorno alla 10ª posizione. Poco dopo anche l’altro rookie Bortoleto perde il controllo della macchina finendo a muro e chiudendo così anzitempo la sua gara ; quasi in contemporanea anche Lawson commette un errore ed esce di scena dalla gara. Gli ultimi giri sono quelli in cui Max Verstappen tenta il tutto per tutto nei confronti di lando Norris, che però si difende in maniera egregia dagli attacchi dell’olandese e conclude così in prima posizione una gara difficile. A chiudere il podio troviamo George Russell, il quale grazie ad un’attenta gestione ed ad una prestazione senza infame senza lode ma precisa riesce a salire sul gradino più basso del podio. In quarta posizione a sorpresa ci arriva Alexander Albon con la Williams, grazie anche alla penalizzazione commissionata a Kimi Antonelli, autore di una prova sontuosa data la sua 16ª posizione di partenza. Non mancano le sorprese visto che a punti arriva anche Nico Hulkenberg con la Sauber posizionatosi settimo, addirittura davanti alle due ferrari , che chiudono rispettivamente in ottava e decima posizione, pagando dazio per l’errore commesso a livello di strategia.