Da mercoledì 26 giugno, fruibile per tutti, la produzione documentaria in 8 puntate, ideata curata e realizzata dall’Università di Udine per la direzione scientifica dello storico Tommaso Piffer insieme agli studenti dell’Università e a Friuli Storia. Dalle trincee del Monte San Michele alla Risiera di San Sabba, dai bunker di Ugovizza alla Piazza Transalpina, dal sacrario di Redupuglia al Campo di concentramento di Gonars, passando per i Musei del Lasciapassare, della Cantieristica di Monfalcone, dell’Orologeria in Val Pesarina. Il Friuli Venezia Giulia come una sorprendente macchina del tempo, per sfogliare la storia del “secolo breve” impressa sul territorio dell’estremo nord-est d’Italia.
E culminerà nel 2025 con un’edizione dedicata alle “Città divise e contese”, e con l’uscita di una raccolta di saggi, il Forum triennale sulla Guerra Fredda promosso dall’Università di Udine con l’Università di Harvard, a cura di Friuli Storia. Da Berlino a Gorizia, a Gerusalemme: città del mondo su cui si sono concentrati, e spesso tuttora si confrontano, gli interessi contrapposti delle potenze mondiali.
UDINE – Lo studio della Guerra Fredda come strumento utile a decifrare il nostro tempo: si è appena conclusa la tre giorni di studi e ricerche che hanno segnato la seconda edizione del Forum internazionale sulla Guerra Fredda realizzato in collaborazione tra l’Università di Udine, Harvard University – Cold War Studies e l’Associazione Friuli Storia, dedicato quest’anno a “Commemorating the Cold War in Europe – Sulle tracce della Guerra Fredda in Europa”.
E il Think Tank di oltre 60 tra i più importanti studiosi al mondo che hanno partecipato a queste prime due edizioni sta già lavorando all’edizione 2025 che, nell’anno della Capitale europea della Cultura GO! 2025, si focalizzerà sulle “Città contese e divise della Guerra Fredda”. E per rendere disponibile a tutti il lavoro del Forum saranno proposte alcune iniziative editoriali: un libro con saggi specifici dedicati al Forum e ulteriori pubblicazioni scientifiche. Spiega il Direttore Scientifico Tommaso Piffer: «diverse tipologie di pubblicazioni, per le quali siamo già al lavoro, restituiranno il lavoro portato avanti attraverso il network internazionale che studia lastoria dei confini, e delle terre di confine nella Guerra Fredda, e vede capofila l’Università di Udine. In parallelo, il progetto di ricerca si focalizzerà sulle tracce che la storia del Novecento ha impresso sul territorio del Friuli Venezia Giulia, attraverso il progetto “Viaggiatori nel tempo” che guarda alla regione come a un perfetto compendio del Ventesimo secolo».
“Viaggiatori nel tempo. Il Friuli Venezia Giulia compendio del Novecento” è il progetto realizzato dall’Università di Udine e Friuli Storia con il contributo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, con la collaborazione di Promoturismo FVG: un’iniziativa che trasforma il territorio regionale in una straordinaria macchina del tempo, per sfogliare la storia europea del “secolo breve”, semplicemente spostandosi sul territorio dell’estremo nord-est d’Italia. Lo dimostrerà la produzione documentaria in 8 puntate che da mercoledì 26 giugno sarà fruibile per tutti su Telefriuli, con la messa in onda in gruppi di due puntate da 12 minuti ciascuna. Appuntamento quindi nelle serate di mercoledì 26 giugno e quindi mercoledì 3, 10 e 17 luglio alle 22, con replica alle 13 nelle giornate del giovedì e venerdì successivo. Le puntate messe in onda su Telefriuli saranno anche scaricabili da uniud.it/viaggiatori a partire dal 26 giugno.
Unico in Italia e in Europa, il Friuli Venezia Giulia è stato testimone di tutti i grandi confitti del Novecento: la Prima guerra mondiale, la Seconda guerra mondiale e la Guerra fredda. Qui si sono sovrapposte tutte le grandi fratture che hanno segnato il secolo scorso: la frattura nazionale tra popoli in competizione per lo stesso territorio, la frattura tra fascismo e antifascismo, e la frattura tra comunismo e anticomunismo. Qui più che in altre zone d’Italia è evidente il grande cambiamento che dopo la Seconda guerra mondiale ha trasformato un paese prevalentemente agricolo in una grande potenza industriale. La produzione documentaria “Viaggiatori nel tempo” avrà due guide speciali, gli studenti dell’Università di Udine Emma Dal Mas e Mirko De Pauli, che guideranno il pubblico prima alla riscoperta dei siti legati alla Grande Guerra, dal Monte Kolovrat a Redipuglia (GO), dal Monte San Michele a Ragogna, quindi nei luoghi connessi al secondo conflitto mondiale, da Gonars a San Sabba, poi nei siti emblematici della Guerra Fredda, da Ugovizza a Sablici, da Nova Gorica a Coccau, infine nelle locations caratterizzanti della storia industriale della regione, da Pesariis a Montereale Valcellina, a Monfalcone. Numerosi gli ospiti che porteranno la loro riflessione, come gli storici Fabio Todero, Andrea Zannini, Anna Krekic, Matteo Ermacora, Elisa De Zan, Mario Robiony.
Hanno collaborato al progetto “Viaggiatori nel tempo” l’Università di Lubiana, il Museo della Grande Guerra di Ragogna, l’Associazione Partigiani Osoppo, l’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione in Friuli, L’Associazione Landscapes, il Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia e la Società Alpina Friulana.
Info e dettagli: uniud.it/viaggiatori