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Friuli Venezia Giulia: pubblicato sul BUR il nuovo regolamento per l’edilizia agevolata

DiRedazione

Lug 3, 2019

Pizzimenti, scelte in linea con programma votato dagli elettori

Trieste, 3 luglio – Diventa esecutivo il regolamento sugli incentivi per l’edilizia agevolata a favore dei privati cittadini a sostegno dell’acquisizione o del recupero di alloggi da destinare a prima casa.

E’ stato infatti pubblicato oggi sul Bollettino ufficiale della Regione (Bur) il decreto del governatore Massimiliano Fedriga relativo alla modifica regolamentare approvata dalla Giunta lo scorso maggio su proposta dall’assessore alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti, in recepimento della legge n.24 del 2018 che prevede determinati requisiti di accesso agli incentivi per la prima casa.

Oltre alla residenza nel territorio regionale da almeno cinque anni anche non continuativi negli otto anni precedenti la domanda di contributo, sono stati introdotti altri requisiti, come il non essere stati condannati per invasione di terreni o di edifici e l’attestazione da parte dei cittadini extra Unione europea di non possedere altri alloggi nei Paesi di origine.

Come ha sottolineato lo stesso Pizzimenti, si tratta di un provvedimento in linea con il programma di governo in base al quale gli elettori hanno votato con largo consenso un anno fa Massimiliano Fedriga alla guida della Regione.

“Sono state adottate – ha spiegato Pizzimenti – disposizioni di buon senso, che riconoscono un giusto requisito a chi è residente in Friuli Venezia Giulia, oltre a introdurre dei criteri penali (no condanne per invasioni di terreni ed edifici) e di proprietà (cittadini non Ue non proprietari di alloggi nei Paesi di provenienza) che certificano la titolarità del richiedente all’agevolazione, indirizzando in questo modo il sostegno pubblico a chi ne ha oggettivamente bisogno”.

Inoltre, a differenza del passato, come rimarcato dall’assessore, nel nuovo regolamento è prevista anche la possibilità per il richiedente di poter beneficiare dell’incentivo per il solo acquisto della casa, senza l’obbligatorietà di comprendere nella domanda i lavori di recupero. Stesso discorso a parti invertite, ovvero si può fare richiesta esclusivamente per le spese di realizzazione degli interventi. 

Infine va evidenziato che nella legge 24/2018 vengono tutelate le vittime di stalking e di violenze all’interno dei nuclei familiari costrette ad abbandonare la casa. In questi casi, oltre alla non restituzione dell’incentivo, viene abrogato anche il termine di dieci anni di attesa per richiedere nuovamente l’accesso all’agevolazione.

ARC/GG

Di Redazione

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