Come si contrasta il cambiamento climatico? Non solo incrementando la piantagione di alberi, ma anche mantenendo e conservando in modo efficiente il patrimonio arboreo esistente, affinché possa svolgere le funzioni ecologiche e ambientali necessarie per la mitigazione dell’inquinamento, dovuto alle attività umane, e alla regolazione del microclima nei siti urbani.
Nell’ottica di rilevare, monitorare ed ottimizzare la manutenzione e gestione del patrimonio arboreo comunale, il censimento arboreo con controllo fitostatico è lo strumento più efficace. Strumento che verrà utilizzato nel territorio comunale di Pordenone per monitorare gli alberi delle aree verdi pubbliche e programmare gli interventi di manutenzione più indicati per la loro conservazione.
Questo studio approfondito del verde verticale è stato reso possibile da uno stanziamento di risorse da parte dell’Amministrazione comunale che ha affidato all’azienda partecipata GEA il coordinamento di questa particolare attività.
Dal febbraio 2023, GEA gestirà lo studio del patrimonio arboreo di Pordenone procedendo per stralci successivi e per priorità, dando la precedenza e privilegiando i siti più sensibili caratterizzati da alta frequentazione e da piante di dimensione notevole, situate in cortili scolastici, viali, parchi e giardini, seguendo l’esempio virtuoso di importanti municipalità come Il Comune di Torino.
Il censimento del patrimonio arboreo è diventato un obbligo di legge menzionato nel DM 10 marzo 2020 che introduce i “Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde” (CAM). Questo obbligo normativo diventa un’opportunità da cogliere per integrare e aggiornare la banca dati esistente, allo scopo di implementare una corretta e sostenibile gestione del verde urbano, ad integrazione di quanto previsto nella legge n. 10 del 2013.
Le indagini conoscitive che prenderanno avvio nelle aree verdi di Pordenone da parte di professionisti specializzati nel settore, sono volte all’identificazione tassonomica (specie) e delle misure dendrometriche (altezza, diametro del fusto…), alla descrizione del sito d’impianto e della fase fisiologica (giovane, maturo, senescente), alla descrizione morfologica, anatomica, fitopatologica e meccanica dell’albero.
Queste osservazioni specifiche, raccolte in un apposito software gestionale, in dotazione a GEA, saranno funzionali alla prescrizione dei lavori finalizzati al mantenimento in salute, integrità e sicurezza di ogni singolo albero, alla preservazione del patrimonio arboreo nel suo complesso e al suo monitoraggio continuativo nel corso degli anni.
La schedatura puntuale di tutti gli alberi permetterà di conoscere, quindi, non solo lo stato di consistenza del patrimonio arboreo cittadino, ma ne consentirà anche una corretta gestione per la sua conservazione anche in futuro.
“Il verde urbano non è pensabile solo come mero elemento estetico” – aggiunge al riguardo l’Assessore all’Ambiente Monica Cairoli – “la dettagliata conoscenza del patrimonio arboreo, arbustivo e delle superfici erbose, è un presupposto indispensabile per la sua curatela e la realizzazione di nuove aree. Il censimento arboreo dunque – propedeutico alla redazione del Piano del verde e del Regolamento – consentirà una corretta programmazione dei lavori di cura del verde sulla lunga distanza e una maggiore efficienza degli stessi”.
“Questo progetto di Censimento del Verde – Regolamento e Piano compresi – era inserito nel programma elettorale e ora diventa realtà.” Ricorda il Sindaco
Ciriani “ E’ uno strumento fondamentale di governance del verde stesso per assicurare la corretta pianificazione e gestione degli spazi verdi urbani e al contempo massimizzare i numerosi benefici ambientali che ne discendono”.
Fonte : agenziaunidea