Articolata su 3 livelli di confronto e scambio – studentesse e studenti, docenti e vertici degli Atenei – l’azione intrapresa per il coinvolgimento diretto delle Università ha coinvolto oltre 150 partecipanti fra studenti (oltre 130), docenti e vertici, e ha prodotto subito un risultato importante: diventa permanente il “tavolo di progettazione partecipata” avviato ieri nell’ambito del programma di Outreach di GO! 2025, per mettere a sistema idee e soluzioni migliorative della convivenza e collaborazione transfrontaliera nella Capitale Europea della Cultura #borderless. Studenti, insegnanti e vertici delle Università proseguiranno quindi in un confronto che accompagnerà il cammino di GO! 2025.
GORIZIA – «Se c’è un target della popolazione al quale deve prioritariamente guardare un evento come GO! 2025 è senz’altro quello dei giovani e giovanissimi, che sono il futuro del territorio transfrontaliero. Non vogliamo perdere un’irripetibile opportunità e in questa direzione si colloca il nuovo progetto “GO! 2025 incontra l’Università”». Sono parole di Paolo Petiziol, Presidente del GECT GO Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale, che annuncia l’avvio del nuovo progetto di scambio e progettazione chiamato a coinvolgere le Università di riferimento dell’area – gli Atenei di Trieste, Udine e Nova Gorica – su triplice piano: «a livello studentesco, innanzitutto –spiega la Direttrice GECT Romina Kocina – ma anche a livello del corpo docente, che ha già iniziato a riflettere e sensibilizzare studentesse e studenti intorno al traguardo della Capitale europea, e a livello inoltre apicale delle tre Università». L’incontro che ha segnato il “kick off” del progetto si è svolto ieri (martedì 19 marzo) nel Conference Center dell’Università di Trieste / sede di Gorizia, alla presenza dei Rettori degli Atenei di Trieste Roberto Di Lenarda, di Udine Roberto Pinton e di Nova Gorica, Boštjan Golob, presente anche il primo cittadino di Gorizia Rodolfo Ziberna e il vicesindaco di Nova Gorica Anton Harej. Il saluto del Vicepresidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Mario Anzil è arrivato nel corso dei lavori per tramite del Presidente GECT Paolo Petiziol.
L’azione avviata dal Gect per il coinvolgimento diretto delle Università, curata dalla manager culturale Chiara Isadora Artico, ha coinvolto ieri oltre 150 partecipanti fra studenti (oltre 130), docenti e vertici, e punta non solo a momenti di confronto e scambio, ma a generare un percorso stabile di lavoro per la progettazione partecipata nell’ambito del programma di Outreach – piano di coinvolgimento della cittadinanza – di GO! 2025. Una doppia funzione, quindi: introdurre le opportunità che GO! 2025 intende orientare alla popolazione universitaria, e raccogliere e far circolare le necessità e le idee di chi studia e di chi insegna nella città transfrontaliera. E l’azione intrapresa ha prodotto subito un risultato importante: diventa infatti permanente il “tavolo di progettazione partecipata” avviato ieri: sarà la sede in cui mettere a sistema idee e soluzioni migliorative che arrivano dai giovani per la convivenza e collaborazione nella Capitale Europea della Cultura #borderless. Studenti, insegnanti e vertici delle Università proseguiranno quindi in un confronto che accompagnerà il cammino di GO! 2025.
«Vogliamo riuscire a individuare e cogliere le esigenze, ma anche le opportunità che affiorano in una città senza confini al centro della scena culturale europea – sottolinea Romina Kocina – Facendo così di un “laboratorio” concreto di collaborazione l’esempio per futuri contesti analoghi in tutto il continente». L’azione avviata dal Gect prevede che i 3 livelli delle realtà universitarie – Rettori, docenti, studentesse e studenti – siano tutti attivati, in chiave interdipendente: il lavoro portato avanti dai Rettori sarà condiviso con gli altri livelli e a sua volta si aggiornerà sulla base di quanto emerge dai gruppi di lavoro dei docenti e della realtà studentesca. I docenti degli atenei riferiranno le esperienze professionalizzanti e i progetti speciali avviati intorno a GO! 2025, le loro idee per il futuro saranno raccolte e veicolate; analogamente le forze studentesche, divise in gruppi, potranno confrontarsi sulle opportunità dischiuse dal progetto GO! 2025, in un workshop che usa la metodologia “world cafè”, individuando e mettendo a sistema necessità avvertite e potenzialità inespresse. Il lavoro in gruppi consta di due fasi, per un progressivo avvicinamento a soluzioni e idee concrete. Il laboratorio di ieri è stata una prima occasione di confronto e partecipazione, prodromica alla attivazione del gruppo di lavoro continuativo, formato da studenti e studentesse, nel contesto del tavolo di progettazione partecipata inserito nel programma di Outreach di GO! 2025. Info e aggiornamenti sul sito www.go2025.eu