Gorizia, centenario de La coscienza di Zeno
Domani giovedì 23 novembre alle 18.30 a Gorizia, nella Sala Dora Bassi, la presentazione di due libri di Riccardo Cepach, responsabile del Museo Sveviano di Trieste. In dialogo con la docente e saggista Sergia Adamo presenterà i volumi “La funzione S. e altri esperimenti di critica sveviana” (Firenze, Franco Cesati editore, 2023) e “Ultima sigaretta. Italo Svevo e il buon proposito” (Acquario ed, 2023). Ingresso libero!
Gorizia al centro delle Celebrazioni per i cent’anni de La coscienza di Zeno, promosse dal Comune di Trieste: dopo aver ospitato la Maratona di lettura dello Svevo day, domani – giovedì 23 novembre – è in programma una duplice presentazione letteraria, alle 18.30 nella Sala comunale Sala Dora Bassi. Riccardo Cepach, responsabile del Museo Sveviano di Trieste, in dialogo con la docente universitaria e saggista Sergia Adamo racconterà i due volumi pubblicati nel corso dell’anno: “La funzione S. e altri esperimenti di critica sveviana” (Firenze, Franco Cesati editore, 2023) e “Ultima sigaretta. Italo Svevo e il buon proposito” (Milano, Acquario editore, 2023). Due saggi che schiudono la suggestiva dialettica fra Italo Svevo – al secolo Aron Hector Schimtz – e la sua più iconica creatura letteraria, Zeno Cosini, protagonista de La coscienza di Zeno. L’ingresso è libero, l’evento rientra nel programma per le celebrazioni del Centenario della Coscienza di Zeno curato dal Comune di Trieste – Museo Sveviano, Università degli Studi di Trieste, Teatro Stabile FVG Il Rossetti e Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. «Svevo è una macchina per pensare». «La sigaretta è una macchina del tempo». Sono spesso lapidarie le definizioni che si possono incontrare negli studi su Svevo che Riccardo Cepach, da vent’anni curatore del Museo Sveviano di Trieste, ha fatto uscire in questo 2023, centenario della pubblicazione della Coscienza di Zeno. Probabilmente compensano una tendenza assai sveviana alla divagazione, al cambio di progetto in corsa, al distinguo, alla spezzatura del capello in quattro. D’altra parte la ricchezza disordinata dell’opera di Svevo richiede insieme curiosità e pazienza e la capacità di lasciarsi trascinare in ogni direzione. Cepach, che di questa apertura e disponibilità ha dato ampia prova, in questi due lavori assai differenti fra loro ma ispirati a un medesimo amore, prova ad andare anche oltre, forzando la mano allo scrittore – fin dove immagina che potrebbe arrivare il suo sorridente consenso – per far dire al testo quello che il testo solamente suggerisce, secondo una tecnica “sperimentale” che coniuga rigore scientifico e fantasia. “La funzione S. e altri esperimenti di critica sveviana”è una raccolta di saggi che mette insieme diversi di questi tentativi sulle questioni cruciali – il tempo e i suoi paradossi, la volontà e il desiderio, la salute e la malattia, la narrazione di sé – che il testo di Svevo ci pone. Il saggio che dà il titolo al volume propone un’ipotesi seducente, scaturita dal meccanismo narrativo stesso della Coscienza: e se il Dottor S., “curatore” inattendibile del romanzo, avesse alterato il dettato di Zeno? Una piccola ipotesi inverificabile e paradossale che rende il testo ancora più aleatorio e indecidibile e permette di individuare una costante sotterranea della narrativa sveviana. “Ultima sigaretta. Italo Svevo e il buon proposito”è la ricostruzione dell’ossessione che, prima di essere del suo personaggio Zeno, è per decenni quella dello stesso Ettore Schmitz, che costella la sua vita di buoni propositi, promesse, scommesse, dichiarazioni, autoaccuse, giuramenti, rimproveri, querimonie, rimpianti e tanta, tanta autoironia su questo tema fatale. Da piccola bizzarrìa, simpatica eccentricità di un carattere estroso, l’Ultima Sigaretta si trasforma man mano in un pensiero cardine che, in modo apparentemente distratto, incrocia i principali temi della filosofia di allora e di sempre perché, come scrive Cepach, «nel filo di fumo della sigaretta di Svevo danzano essere e dover essere, determinazione e autodeterminazione, dialettica del desiderio, evoluzionismo, libero arbitrio».
Sergia Adamo insegna Letterature comparate e Teoria della Letteratura all’Università di Trieste, si interessa di Cultural studies, teoria femminista e letteratura postcoloniale; è autrice di oltre 140 pubblicazioni fra libri, saggi, e articoli e collabora con molte riviste letterarie fra cui “Aghios. Quaderni di Studi Sveviani”. Riccardo Cepach è responsabile del Museo Svevo e del Museo Joyce di Trieste e direttore artistico dei festival “Bloomsday. Una festa per Joyce” e “Buon Compleanno Svevo”. Attualmente sta lavorando alla realizzazione del nuovo Museo “LETS – Letteratura Trieste” e si occupa, in particolare, della grande stagione letteraria che Trieste ha vissuto fra Otto e Novecento. Fra le sue pubblicazioni Quanto hai lavorato per me, caro Fortuna! Lettere e amicizia fra Umberto Saba e Aldo Fortuna (2007), Guarire dalla cura. Italo Svevo e la medicina (2008), Italo Svevo, La Lega delle Nazioni (con Silvia Buttò, 2015). Nel 2023, in occasione del centenario della Coscienza di Zeno, oltre a Ultima Sigaretta. Italo Svevo e il buon proposito, ha dato alle stampe La Funzione S. e altri esperimenti di critica sveviana, Franco Cesati editore.