La moglie, l’ex moglie, la sorella gemella: tre donne che devono giocarsi la guida dell’azienda di famiglia, la storica distilleria di grappa Preus, dopo la morte improvvisa del patriarca Karl. Una successione al femminile che scatena odi e amori, avidità e antichi segreti. Ricarda, Constanze e Julia, collegate l’una all’altra dall’impero del liquore, finiranno per fronteggiarsi sullo sfondo di un territorio ben definito e suggestivo nel quale vigneti, ville e architetture dei luoghi diventano elemento essenziale del racconto.
Debutta sul grande schermo, in anteprima nazionale il 7 luglio alle 21.30, al Giardino Parolini di Bassano del Grappa (in via Remondini; in caso di maltempo al cinema Jacopo Da Ponte in piazza Cadorna 34), la miniserie tedesca “High Spirits” (titolo originale Süsser Rausch) diretta dalla regista austriaca Sabine Derflinger: girata lo scorso anno interamente in Veneto, tra Bassano, Vittorio Veneto, Conegliano, il Cansiglio e Cortina e prodotta da Doris Zander di Bavaria Fiction per l’emittente tedesca ZDF, con Guido Cerasuolo di Mestiere Cinema come line producer, il fondamentale contributo della Regione Veneto (bando POR FESR) e la collaborazione della Veneto Film Commission. Autore della sceneggiatura Sathyan Ramesh, direttore della fotografia Peter Joachim Krause ma, soprattutto, troupe interamente veneta. Il progetto è stato curato da Katharina Görtz, per conto di ZDF, la televisione pubblica tedesca che ne cura anche la distribuzione.
LA SERATA
La prima delle due puntate (90 minuti ciascuna) di “High Spirits” viene ora presentata con un evento speciale a Bassano, aperto a tutto il pubblico e gratuito, al quale parteciperanno produttori, rappresentanti del cast e della troupe che per oltre 4 mesi hanno lavorato nel territorio veneto, coinvolgendo una settantina di maestranze locali, con 20 attori e circa 600 comparse.
All’anteprima nazionale ci saranno, insieme ai rappresentanti del Comune di Bassano, la produttrice di “High Spirits” Doris Zander, i protagonisti Sven-Eric Bechtolf, Leslie Malton, la delegata di ZDF Katharina Görtz, il line producer veneziano Guido Cerasuolo, la compositrice delle musiche Martina Eisenreich e i rappresentanti della Veneto Film Commission, della Regione Veneto, delle istituzioni locali che hanno sostenuto il progetto e delle amministrazioni che hanno accolto nel loro territorio troupe e artisti. Determinante è stata anche la collaborazione di moltissimi operatori e aziende venete, come la Distilleria Poli che ha concesso la distilleria dove ambientare la serie. Terminata la proiezione, sarà possibile dialogare con cast, produttori e protagonisti del progetto.
Dopo l’anteprima di Bassano, “High Spirits” approderà ai festival e ai mercati dell’audiovisivo, per poi diventare un prodotto di punta della stagione autunnale del canale nazionale tedesco ZDF.
IL PROGETTO
Costata poco più di 3 milioni di euro (3.135.756), “High Spirits” è stata finanziata dal Fondo della Regione Veneto per 800 mila euro e dal Tax Credit nazionale per 1.200.000 euro, per una spesa certificata, sul territorio veneto, di quasi 2.500.000 euro. 12 settimane di preparazione e 9 di riprese in Veneto, con una troupe di circa 70 persone e 600 comparse, la miniserie è stata girata in regione grazie alla proposta del veneziano Guido Cerasuolo, figura storica di Mestiere Cinema, celebre società di produzione e servizi per film, documentari, serie tv e spot, che in più di 30 anni ha collaborato con registi come George Lucas, Ridley Scott, Woody Allen e Martin Campbell e Joe Wright.
«La storia era ambientata in Germania, ma grazie al contributo regionale e al Tax Credit nazionale abbiamo convinto la produzione tedesca a cambiare ambientazione e approdare in Italia – spiega Cerasuolo –. Per una saga di una famiglia che possiede una distilleria è venuto naturale pensare al Veneto, a Bassano, Conegliano e Vittorio Veneto, dove alcune delle grappe più rinomate vengono prodotte da oltre un secolo». Per Cerasuolo «il progetto è stato entusiasmante, proprio perché la proposta nasceva da noi, e quindi volevamo dimostrare ai produttori tedeschi di aver fatto la scelta giusta. Il territorio offre moltissime ambientazioni e paesaggi diversi. E anche una prima scelta di maestranze e tecnici. Mi incuriosiva molto poter collegare mondi apparentemente lontani: i luoghi italiani, con i loro caratteri ben definiti, e la storia di una famiglia tedesca che vive in Veneto. Ambienti conosciuti e amati, come le vigne della pedemontana, e la cima del Lagazuoi, che si intrecciano con l’anima tedesca dei protagonisti».
LE LOCATION
La serie è stata girata interamente in Veneto, e precisamente nelle aree di Bassano (centro, il celebre ponte, Villa Ca’ Erizzo Luca, Distillerie Poli di Schiavon), e nella Villa Monastero di San Biagio a Colceresa (Vi); a Vittorio Veneto (Palazzo Todesco, Museo del Cenedese, l’ex Monte di Pietà, Piazza Flaminio, Serravalle, il Castrum), Sarmede (alla Fondazione Zavrel), Revine Lago, il Cansiglio con il suo villaggio cimbro, e poi Conegliano (centro, viale Venezia, l’agriturismo Mostofiore); quindi nella villa palladiana di Maser e a Villa Verecondi a Colle Umberto (Tv); poi nel bellunese, il caratteristico ponte della Vittoria di Arsiè, le Dolomiti con la suggestiva cima del Monte Lagazuoi a Cortina. Infine alcune scene girate anche a Mestre (al Molocinque), all’Hotel Double Tree di Mogliano e in uno studio tv di Rubano (Pd).
«Quando abbiamo pensato alle location delle riprese, abbiamo scelto deliberatamente il Veneto per il suo valore estetico – conferma la produttrice Doris Zander –. Le location meravigliose e glamour, in particolare Bassano, Schiavon e Vittorio Veneto, conferiscono alla storia una magia molto speciale che volevamo assolutamente catturare nel “High Spirits”».
«Mi piace quando le location raffigurano la vita interiore dei personaggi – aggiunge la regista Sabine Derflinger –. In “High Spirits” i luoghi così belli del Veneto sono uno sfondo ideale per questo dramma famigliare. Le location in Italia sono potenti, grandi, magnifiche e sottolineano la grandezza di questa storia. La bellezza dei luoghi amplifica il dramma e la gioia di vivere insita nei personaggi, nonostante la loro tendenza all’autodistruzione. Per me non potevano esserci posti migliori per questa storia».
Per l’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari «la promozione delle imprese venete del settore audiovisivo e la valorizzazione del territorio rappresentano due capisaldi dell’azione istituzionale della Regione del Veneto a favore della produzione cinematografica».
E investire nell’audiovisivo, come osserva Jacopo Chessa, direttore della Veneto Film Commission, è fondamentale, tanto più pensando «al mercato germanofono cui si rivolge la serie “High Spirits”, che è storicamente strategico per l’Italia e per il Veneto in particolare. E questa fiction in due puntate è candidata a una diffusione ancora più ampia, motivo per il quale il mio plauso va al lavoro fatto da Mestiere Cinema. Come direttore della Film Commission sono particolarmente felice di salutare “High Spirits” tra le opere realizzate con il sostegno regionale del 2020».
Concorda Luigi Bacialli, presidente della Fondazione Veneto Film Commission: «Questa importante serie televisiva tedesca darà un forte impulso al turismo rendendo visibili le meraviglie di un territorio non ancora sufficientemente conosciuto ed apprezzato per i suoi inestimabili valori storici e culturali».
LA STORIA
La storia è un ritratto generazionale, ben rappresentato dal cast, di cui fanno parte volti celebri del cinema tedesco, a partire dall’ attore-regista Sven-Eric Bechtolf nei panni del capostipite Karl Preus che muore all’improvviso, lasciando il suo impero alle tre figure femminili, Désirée Nosbusch, Leslie Malton, Suzanne von Borsody, che dovranno imparare a gestire un’eredità importante e anche ingombrante, decise a portare avanti l’azienda seguendo la propria visione, pensando a ciò che il fondatore avrebbe voluto. E più si alzerà il tono del conflitto tra loro, più le tre protagoniste verranno sopraffatte dal loro passato: dovranno così capire come staccarsi dalla figura di Karl, che ha segnato profondamente le loro vite, e ideare una nuova prospettiva, la propria, sperimentando per la prima volta un senso di libertà. Un’esperienza che, alla fine, finirà per avvicinarle.
I PERSONAGGI
Ricarda (Désirée Nosbusch): la moglie
Ricarda era una giovane giornalista quando conobbe Karl, un produttore di grappa un po’ più grande di lei. Ancora oggi i due sono profondamente connessi, anche se, con il passare del tempo, il matrimonio li ha portati a diventare molto indipendenti l’uno dall’altra. La donna ha due figlie, alle quali provvede e dalle quali, tuttavia, sente di essersi allontanata. Dall’inizio del matrimonio con Karl, Ricarda si tiene fuori dagli affari della distilleria, ma ne rimane ugualmente partecipe, grazie alle sue idee, alle strategie e alle decisioni che veicola dietro le quinte.
Julia (Leslie Malton): la sorella gemella
Julia, con il fratello Karl, ha dovuto sin da subito gestire le fortune della distilleria, finché non si è lasciata andare, incollandosi alla bottiglia. Suo figlio Jakob, cui non ha mai rivelato chi fosse suo padre, ha passato la propria giovinezza a prendersi cura della madre alcolizzata. Julia, tuttavia, decide a un certo punto di riprendersi in mano la vita e di riscattarsi: diventa così una consulente che si occupa di dipendenze, scrive un libro e introduce nuove e discutibili idee su come affrancarsi dall’alcol. Julia vive da sola, non si è mai sposata. Con la distilleria ha un rapporto ambivalente: vorrebbe costruire un centro che curi le dipendenze, usando il patrimonio di famiglia.
Constanze (Suzanne von Borsody): l’ex moglie
Constanze proviene da una famiglia di viticoltori. Per sposare Karl è entrata in conflitto con i suoi: all’epoca la decisione di passare tutta la vita con Karl era totale e incondizionata, il che l’ha però spinta alla disperazione quando ha saputo di non poter avere figli e, più tardi ancora, quando si è accorta che il marito la tradiva con Ricarda. Per dispetto, ha così ceduto al corteggiamento di Hans, il miglior amico di Karl, ma questo gesto, per entrambi, resta un un mistero. Constanze dipinge da sempre: ora però vuole mettersi alla prova facendosi conoscere dal pubblico.
Karl (Sven-Eric Bechtolf): il capostipite
Karl è l’erede del suo freddo e severo padre. È il volto dell’impero di una dinastia di distillatori. Nessuno sa chi abbia il legame più stretto con lui: sua sorella gemella Julia, sua moglie Ricarda oppure la sua prima moglie Constanze? Qualcuno direbbe: Hans, il marito di Constanze, nonché il suo miglior amico. Il talento più grande di Karl è quello di riuscire a legare le persone a sé, pur rimanendo nella vita profondamente da solo. Karl impersona il sognatore e l’imprenditore: per lui si tratta di un ottimo connubio dal quale ottenere il massimo di piacere, mentre per gli altri è una sfida difficile da sostenere.
LA TROUPE TEDESCA
“VENETO, UNO SFONDO MAGNIFICO PER UNA SAGA
DI FAMIGLIA DOVE TUTTO PUO’ ACCADERE”
LA REGISTA SABINE DERFLINGER
“POTENTI LOCATION CHE AMPLIFICANO IL DRAMMA DEI PERSONAGGI. E SULLE DOLOMITI CI SIAMO SENTITI IMMORTALI COME IL NOSTRO PROTAGONISTA KARL”
– Cosa ha trovato particolarmente attraente in questa storia?
“La forza della sceneggiatura di Sathyan Ramesh mi ha incantata. Mi sono piaciuti al primo sguardo i personaggi femminili in questa eccitante costellazione familiare composta di caratteri così diversi. La narrazione è scorrevole e combina il dramma con l’umorismo, raccontando la vita con le opulenti immagini”.
– Che ruolo hanno le location italiane nella messa in scena? Consentono uno sguardo diverso sulla storia?
“Mi piace quando le location raffigurano la vita interiore dei personaggi. In “High Spirits” i luoghi così belli del Veneto sono uno sfondo ideale per questo dramma famigliare. Le location in Italia sono potenti, grandi, magnifiche e sottolineano la grandezza di questa storia. La bellezza dei luoghi amplifica il dramma e la gioia di vivere insita nei personaggi, nonostante la loro tendenza all’autodistruzione. Per me non potevano esserci posti migliori per questa storia”.
– Qual è il suo ricordo più bello delle riprese in Italia?
“Tutto è stato speciale durante le riprese in Veneto e ho dei ricordi meravigliosi. Mi è piaciuta ogni location. Se dovessi sceglierne una, opterei per quella sulle Dolomiti, che abbiamo dovuto rimandare continuamente a causa del maltempo e della neve, che ha reso impossibili le riprese fino a tarda primavera. Alla fine siamo riusciti a salire in volo con l’elicottero, in una radiosa, soleggiata giornata dal cielo azzurro tra le montagne innevate. Un posto da sogno dove il patriarca della nostra famiglia vuole costruire un complesso alberghiero di vetro, prova della sua megalomania, ma anche un inno alla sua fantasia con cui ha saputo affascinare per tutta la vita le donne intorno a lui.
Anche noi siamo stati coinvolti nel suo sogno quando siamo arrivati lì per girare. Abbiamo dovuto lavorare con molta attenzione sul manto nevoso che in superficie era stato sciolto dal sole. Si è diffusa una calma incredibile, siamo rimasti colpiti dalla bellezza del luogo. Come il nostro protagonista, probabilmente ci sentivamo tutti un po’ immortali in quel momento”.
L’ATTORE SVEN-ERIC BECHTOLF
“IL MIO KARL, SELVAGGIO E SOGNATORE: CHE MERAVIGLIA ATTERRARE IN VETTA SUL LAGAZUOI IN UNA GIORNATA DI SOLE”
– Cosa le è piaciuto di più del ruolo: cos’ha di speciale il suo Karl?
“Karl è un selvaggio. È un sognatore, un fanatico e spesso un aspro realista. È un uomo dalle mille sfaccettature, passioni e segreti. Io però non sono molto bravo a parlare dei “miei” personaggi. Forse anche perché non mi piace svelarli. Mi sembra indiscreto, soprattutto con Karl. Lui di certo non lo vorrebbe”.
– Che cosa le è rimasto più impresso delle riprese?
“La splendida proprietà di Bassano che è la dimora ancestrale della famiglia. Villa Ca’ Erizzo è indescrivibilmente bella e spaziosa. E poi il volo in elicottero sulle Dolomiti, in una giornata soleggiata con l’atterraggio in vetta sul Lagazuoi e la stessa Bassano, ovviamente. Che è un luogo magico, amabile e molto vivibile”.
L’ATTRICE DÉSIRÉE NOSBUSCH
“RICARDA, COSÌ VULNERABILE DIETRO LA SUA DETERMINAZIONE: BELLO LAVORARE CON GRANDI ARTISTE”
– Che personaggio è la sua Ricarda? Che sfida è stata dare vita alla moglie del capostipite?
“Osservata dall’esterno, la vita della famiglia Preus appare abbagliante e mondana, però all’interno è lacerata. Ognuno ha i suoi segreti. In quanto moglie di Karl, Ricarda è consapevole del proprio ruolo e sa come affermarsi. È abituata a risolvere i problemi e ad affrontare da sola le delusioni che arrivano da Karl e dalla famiglia. Allo stesso tempo, tuttavia, si avverte la sua vulnerabilità nascosta dietro il suo atteggiamento risoluto. Con lo svilupparsi della storia nelle due parti del film, Ricarda si apre sempre di più e mette al primo posto gli interessi della sua famiglia: quando il gioco si fa duro, sono lì l’uno per l’altra. Interpretare Ricarda nelle sue sfaccettature è stato molto divertente. E ovviamente, girare con tante grandi donne, davanti e dietro la macchina da presa, è stato un piacere speciale. Lavorare con la regista Sabine Derflinger è stato un regalo”.
L’ATTRICE LESLIE MALTON
“LA MIA JULIA TRA SEGRETI E AUDACIA: UN PERSONAGGIO CHE RAPPRESENTA UNA SFIDA”
– Che personaggio è la sua Julia? Come è stato raccontare la sorella gemella del capostipite Karl?
“Il personaggio sviluppato dal nostro sceneggiatore Sathyan Ramesh è così sfaccettato da diventare un regalo per un’attrice come me. Dentro Julia c’è molto da “mordere”, da scoprire, da modellare. Lei si tiene dentro un segreto che poi ha delle conseguenze di vasta portata. Questo carico, che porta avanti con convinzione sin da quando era una giovane donna, diventa sempre più determinante per la sua vita. Ecco allora che mantenere il segreto, la paura di essere scoperta, la falsa convinzione di essere riuscita a tenere tutto a bada, sono tutti degli elementi molto attraenti per un attore e per sviluppare un personaggio di questo tipo”.
– Come si muove Julia?
“Julia si prende le sue libertà con audacia, in modo diretto e senza riguardo per le perdite. Le regole fatte dai genitori e dalla società non la interessano e questo non finisce sempre bene, come viene raccontato poi nella seconda parte del film”.
L’ATTRICE SUZANNE VON BORSODY
“I SEGRETI DI COSTANZE L’ARTISTA: SI PUO’ PERDERE TUTTO MA NON IL SENSO DELL’UMORISMO”
– Cosa l’ha colpita del suo personaggio, Constanze?
“Constanze è “cool” e divertente. È sorprendente, è una vera artista. Crede di aver superato tutto ciò che non le fa bene, dimostrandosi cosí sicura di sé. Man mano che la storia procede, tuttavia, ci si rende conto che anche lei, come ogni personaggio di “High Spirits”, ha dei segreti. Segreti che la perseguitano. Quando perde tutto, affronta il passato e cerca di recuperare le cose in sospeso, senza mai perdere il suo senso dell’umorismo”.
LA PRODUTTRICE DORIS ZANDER
“LA MAGIA DI UN LUOGO RICCO DI FASCINO, BELLEZZA
E BUON CIBO. CI PIACEREBBE RITORNARE PER IL SEQUEL”
– Come siete arrivati a scegliere il Veneto come location?
“High Spirits racconta una storia universale che consente allo spettatore di guardare dietro la facciata di una ricca dinastia familiare. Quando abbiamo pensato alle location delle riprese, abbiamo scelto deliberatamente il Veneto per il suo valore estetico. Le location meravigliose e glamour – in particolare Bassano, Schiavon e Vittorio Veneto- conferiscono alla storia una magia molto speciale che volevamo assolutamente catturare nel “High Spirits”. Le location contrastano i conflitti e i segreti oscuri della famiglia Preus, che da generazioni distilla grappa. Perché sebbene la famiglia conduca una vita perfetta all’esterno, è profondamente lacerata all’interno”.
– Avete lavorato nei tempi difficili della pandemia.
“Oltre alla sfida delle riprese durante i tempi del Coronavirus, siamo stati sorpresi anche dal nubifragio, ma grazie alla grande troupe siamo stati in grado di superare con successo tutte le sfide. Vorrei anche ringraziare in modo speciale i numerosi proprietari delle location, che abbiamo conosciuto attraverso Mestiere Cinema.
Poi il cibo in Italia come anche l’ottimo vino e la grappa di alta qualità… sono sempre un piacere”.
– Com’è stato lavorare in Veneto?
“Lavorare con la Veneto Film Commission e Mestiere Cinema è stato estremamente professionale fin dall’inizio e sarei ovviamente molto felice se potessimo rinnovare la collaborazione per il sequel. Spero che anche il pubblico italiano si riconosca nella nostra storia e possa godere il film “High Spirits” – magari riscoprendo la bellezza della sua terra”.
LA REDAZIONE ZDF: KATHARINA GÖRTZ
“LA STORIA DI UNA FAMIGLIA NUMEROSA E DISTRUTTA CAPACE PERO’ DI AMORE E AMICIZIA”
“High Spirits” è la storia di una famiglia numerosa e distrutta. È una storia di genitori silenziosi e di figli feriti. Ma è anche una storia di amore e amicizia. Siamo felici di aver trovato questi fantastici luoghi qui in Veneto”.
DIETRO LE QUINTE:
IL VENETO CHE GUARDA AL CINEMA
E AL MERCATO STRANIERO
GUIDO CERASUOLO, Mestiere Cinema.
“La storia era ambientata in Germania, ma grazie al contributo regionale e al Tax Credit nazionale abbiamo convinto la produzione tedesca a cambiare ambientazione e approdare in Italia. Per una saga di una famiglia che possiede una distilleria è venuto naturale pensare al Veneto, a Bassano, Conegliano e Vittorio Veneto, dove alcune delle grappe più rinomate vengono prodotte da oltre un secolo. Il progetto è stato entusiasmante, proprio perché la proposta nasceva da noi, e quindi volevamo dimostrare ai produttori tedeschi di aver fatto la scelta giusta. Il territorio offre moltissime ambientazioni e paesaggi diversi. E anche una prima scelta di maestranze e tecnici. Mi incuriosiva molto poter collegare mondi apparentemente lontani: i luoghi italiani, con i loro caratteri ben definiti, e la storia di una famiglia tedesca che vive in Veneto. Ambienti conosciuti e amati, come le vigne della pedemontana, e la cima del Lagazuoi, che si intrecciano con l’anima tedesca dei protagonisti. Mi ha molto colpito il modo in cui culture diverse migliorano quando trovano collaborazione e sintesi. Personalmente, avendo partecipato alla formazione, ormai, di due generazioni di professionisti del cinema in veneto, è stato bello vedere di poter dimostrare che la troupe veneta è in grado di realizzare per intero una produzione internazionale”.
LUIGI BACIALLI, Presidente della Fondazione Veneto Film Commission.
“Ormai anche in Italia il cinema rappresenta un importante volàno dell’economia locale e questa importante serie televisiva tedesca interamente girata in Veneto e in particolare nel Bassanese ha dato e darà un forte impulso al turismo rendendo visibili le meraviglie di un territorio, non ancora sufficientemente conosciuto ed apprezzato per i suoi inestimabili valori storici e culturali”.
JACOPO CHESSA, Direttore Veneto Film Commission.
“Come direttore della Veneto Film Commission sono particolarmente felice di salutare “High Spirits” tra le opere realizzate con il sostegno regionale del 2020. Il mercato germanofono è storicamente strategico per l’Italia e per il Veneto in particolare. E questa fiction in due puntate è candidata a una diffusione ancora più ampia, motivo per il quale il mio plauso va al lavoro fatto da Mestiere Cinema”.
CRISTIANO CORAZZARI, Assessore alla Cultura, Sport, Territorio, Sicurezza, Parchi, Caccia e Pesca, Flussi Migratori della Regione Veneto.
“La promozione delle imprese venete del settore audiovisivo e la valorizzazione del territorio rappresentano due capisaldi dell’azione istituzionale della Regione del Veneto a favore della produzione cinematografica. In qualità di assessore regionale alla cultura mi è quindi particolarmente gradito esprimere i miei più vivi complimenti a quanti hanno reso possibile la realizzazione di “High Spirits” che, ne sono convinto, contribuirà a promuovere l’immagine di una regione da sempre amata dal cinema”.
ELENA PAVAN, Sindaco di Bassano.
“La fiction è tornata in città con un progetto internazionale e questo ci rende orgogliosi perché significa che anche all’estero si coglie il fascino di Bassano. “High Spirits” rappresenta un volano di promozione turistica importante perché permette di fare conoscere e valorizzare un intero territorio, raggiungendo pubblici lontani che ci auguriamo, oltre ad apprezzare la bellezza delle immagini, desiderino scoprire di persona l’atmosfera che ci circonda”.
SIMONE DELLAI, Sindaco di Schiavon.
“L’amministrazione comunale di Schiavon con tutta la cittadinanza è lieta di aver avuto l’opportunità di ospitare nei propri luoghi il vostro progetto che ha coinvolto importanti realtà del territorio. Grazie al vostro lavoro ci auguriamo che la bellezza dei nostri paesaggi unita alle eccellenze di cui andiamo molto fieri abbiano l’opportunità di essere conosciute attraverso il vostro pubblico. Sarete sempre i benvenuti qualora vorreste tornare a visitarci”.
ANTONIO MIATTO, Sindaco di Vittorio Veneto.
“L’amministrazione comunale di Vittorio Veneto è molto orgogliosa del fatto che la città sia stata scelta per ambientarvi parte delle riprese del film. Siamo tutti davvero curiosi di vedere il risultato di questo impegnativo lavoro e ci auguriamo che contribuisca a valorizzare e far conoscere la bellezza del nostro territorio, e del centro storico di Serravalle in particolare”.
LE BIOGRAFIE
I PROTAGONISTI
La regista SABINE DERFLINGER: regista, sceneggiatrice, produttrice e consulente drammaturgica austriaca. Vive e lavora a Vienna e a Berlino. Molti dei suoi film hanno vinto numerosi premi, in particolare “Geraubte Kindheit”, “Vollgas”, “Kleine Schwester”, “42plus” e “Tag und Nacht”. Nel 2011, è stata la prima regista donna a dirigere un episodio della celebre serie crime tedesca “Tatort” e “Down for the Court” ha conquistato il premio Grimme Award nel 2014. Tra il 2015 e il 2016 Derflinger ha ideato e diretto la serie tv “Vorstadtweiber“ (“Suburbia – Women on the Edge“), che è diventato uno dei maggiori successi della tv austriaca negli ultimi 10 anni, ricevendo il “Metropolis“ Award 2016 per il miglior episodio, il 6., della seconda stagione. Recentemente ha vinto il premio come miglior regista di documentario per il suo lavoro “Alice Schwarzer” dedicato alla celebre giornalista e saggista femminista che ad inizio anni Settanta contribuì a riaprire il ribattito sull’aborto in Germania, poi legalizzato nel 1974.
SVEN-ERIC BECHTOLF: (Karl) nato a Darmstadt nel 1957, è uno dei volti più celebri del teatro, del cinema e della tv tedesca, impegnato molto anche come regista teatrale e lirico. I suoi studi al Mozarteum di Salisburgo, infatti, lo hanno spinto sin dall’inizio a sperimentare molti percorsi. Nella sua carriera di attore ha calcato le scene dello Schauspielhaus di Zurigo e di quello di Bochum, del Thalia Theater di Amburgo, dell’Almeida Theatre di Londra, della Ruhrtriennale e del Burgtheater di Vienna, passando anche al festival di Salisburgo, e vincendo sempre numerosi premi importanti. Nel 1993 ha cominciato a interessarsi alla regia lirica, debuttando all’Opera di Zurigo con la Lulu di Alban Berg. In seguito ha lavorato in altre sedi rinomate, firmando tra l’altro un Ring wagneriano (2006-2009) e più recentemente “La Cenerentola e Rusalka alla Staatsoper di Vienna. Per il Festival di Salisburgo ha messo in scena Ariadne auf Naxos nel 2012 e la trilogia di Mozart e Da Ponte, completata nel 2015, oltre a co-firmare con Julian Crouch la regia di Mackie Messer. Dal 2012 è direttore del Teatro di prosa del Festival e dall’autunno del 2014 è responsabile dell’intera programmazione artistica. Nel 2021è stato al Maggio Fiorentino con due regie, “Falstaff” di Verdi e “Così fa tutte” di Mozart. Nel novembre 2022 lo attende “Ariadne auf Naxos” di Strauss alla Wiener Staatsoper e l’anno prossimo, sempre a Vienna, “La Cenerentola” di Rossini.
DÉSIRÉE NOSBUSCH: (Ricarda) classe 1965, madre italiana e papà lussemburghese, inizia prestissimo come presentatrice a Radio Lussemburgo, diventando subito popolare. A 15 anni debutta come presentatrice tv, poi a 16 comincia con il cinema (“Der Fan” 1982), spostandosi poi negli States per studiare recitazione, produzione e regia. La sua carriera è ricca di interpretazioni importanti, sia cinematografiche che televisive, in tutta Europa (Nosbusch è poliglotta e parla lussemburghese, tedesco, italiano, francese, inglese e spagnolo): in Italia, ha partecipato a numerosi progetti, da “Felipe ha gli occhi azzurri”, “Piazza di Spagna”, “Amico mio”, “Michele va alla guerra”, “Mio padre è innocente”, compreso “Good Morning Babylonia” dei Taviani, “Questo e quello” e “Sing Sing” di Corbucci. Recentemente ha partecipato a “Bad Banks” (2018), “Der Irland-Krimi” (2019) e nella serie “Sisi” (2021).
LESLIE MALTON: (Julia) nata negli Usa nel 1958, padre diplomatico e madre austriaca, ha vissuto negli States fino all’età di 5 anni per poi trasferirsi a Vienna, dove si è dedicata dapprima al teatro per poi passare a cinema, televisione e radio. Tra i primi ruoli celebri c’è “Possession” (1981) di Andrej Zulawski accanto a Isabelle Adjani e Sam Neill, quindi la serie “Classe di ferro” (1983) e “Il piccolo popolo” (1990) di Cinzia Th. Torrini. Ha partecipato anche alla serie “Donna Leon” ambientata a Venezia e ispirata ai romanzi della scrittrice inglese di stanza in laguna, e recentemente ai progetti tv “Unbroken”, “Solo für Weiss” e “Familie Bundschuh”.
SUZANNE VON BORSODY: (Constanze) nata nel 1957 a Monaco, è cresciuta in una famiglia d’arte, il nonno Eduard era un celebre regista e sceneggiatore tedesco e il prozio Julius un altrettanto celebre architetto e designer. Nota soprattutto per il ruolo di Frau Jager nel famoso film “Run Lola Run” (1998) di Tom Tykwer, alterna da sempre le partecipazioni a cinema e televisione. Tra i progetti più recenti la serie tv “Neues aus Büttenwarder”, “Westwall”, “Il commissario Voss”, “Über Land” e “Donna Leon”. E’ impegnata in numerose attività benefiche, ed è ambasciatrice di buona volontà dell’Unicef.
LA PRODUZIONE
BAVARIA FICTION Bavaria Fiction è una delle società di produzione di maggior successo in Europa. È sussidiaria di Bavaria Film e ZDF Studios, gestita da Marcus Ammon e Jan S. Kaiser. Con circa 16.000 minuti di trasmissione l’anno e con contenuti come “Sturm der Liebe” (“Tempesta d`Amore”), “Die Rosenheim Cops”, “SOKO Stuttgart” e “Inga Lindström”, Bavaria Fiction raggiunge settimanalmente milioni di spettatori in Germania.
Oltre a serie daily e weekly, e alla produzione dei numerosi film tv, Bavaria Fiction è sinonimo di “Televisione Evento” di altissimo livello, con le miniserie “Dark Woods” e “Brecht” e con le serie internazionali come “Freud”, “Arctic Circle” e “Das Boot”. Il settore documentari è specializzato in produzioni non fiction per il mercato nazionale ed internazionale.
LA PRODUTTRICE DORIS ZANDER
All’inizio della sua carriera, Doris Zander è stata per sei anni amministratore delegato della società di produzione Entertainment Berlin di Hans Rosenthal. In seguito è passata alla casa di produzione Studio Hamburg.
Dopo aver fondato la società TeamWorx Produktion ha lavorato come produttrice per il cinema e per la televisione. Nel 2004 è tornata nella casa di produzione Studio Hamburg con la sede a Berlino. Qui ha gestito il centro di competenza LETTERBOX ed è stata responsabile della produzione di tutti i film TV della società. Dal 2006 in poi ha gestito Aspekt Telefilm-Produktion Berlin, una società del Gruppo SPIEGEL. Dal 2013 produce i film e le serie per la Bavaria Fiction. Tra le produzioni più recenti sono i seguenti film: “High Spirits” (SÜSSER RAUSCH), “Und dann steht einer auf und öffnet das Fenster”, “Endlich Witwer”, “Martha & Tommy” , “Pampa Blues”. Tra le serie di successo è da citare “Die Drei von der Müllabfuhr”. Doris Zander è da molti anni membro della Fondazione Friedrich Ebert.
MESTIERE CINEMA – GUIDO CERASUOLO: da 30 anni responsabile delle produzioni di Mestiere Cinema – la società veneziana di produzione e servizi cinematografici per film, serie tv, eventi, spot e documentari, una delle più affidabili nel campo dei servizi alla produzione per alcune delle maggiori pellicole internazionali girate nel nostro paese – ha legato il suo nome alla produzione esecutiva delle riprese italiane di importanti kolossal, da James Bond (“Casinò Royale” e “Quantum of Solace”) agli ultimi tre film della saga “Star Wars”, passando per “Il Gladiatore”, “Casanova”, “The Italian Job”, “Sognando l’Africa”, il recentissimo “Cyrano” di Joe Wright girato in Sicilia con Peter Dinklage.
Foto di copertina : High Spirits Making Of © ZDF Massimo Fabris