INCONTINENZA E STOMIA: UNA BATTAGLIA SILENZIOSA CHE, NEL TREVIGIANO,
COLPISCE 1 PERSONA SU 7
Il 28 giugno, Giornata Nazionale per la Prevenzione e la Cura dell’incontinenza la Casa di Cura si illumina di blu per accendere i riflettori su una patologia invalidante che in provincia di Treviso interessa il 15% della popolazione.
Sabato 28 giugno si celebra la Giornata Nazionale per la Prevenzione e la Cura dell’Incontinenza. Nella provincia di Treviso, i numeri sono significativi: si stima che circa il 15% della popolazione soffra di incontinenza, sia urinaria che fecale. Tra questi, 1.300 persone hanno una stomia, una derivazione urinaria o intestinale esterna che necessita di un sacchetto per la raccolta di feci o urine.
L’incontinenza è una patologia che colpisce giovani, adulti in età lavorativa e anziani, andando ben oltre il mero disagio fisico e compromettendo severamente la qualità di vita di chi ne è affetto, condizionandone la sfera familiare, relazionale e lavorativa.

Come sottolinea Marco Torresan, presidente dell’Associazione Padovana Incontinenti e Stomizzati, “Ha un impatto sociale molto grave, portando spesso le persone a rinchiudersi in casa per un senso di vergogna, trasformandosi in un tabù e causando frequentemente isolamento, persino la perdita del lavoro e, in molti casi, anche forme di depressione.”
Le tipologie di incontinenza sono varie, tra cui quella da urgenza, da sforzo o mista, e molti pazienti soffrono di forme gravi o gravissime. Per gestire la quotidianità, molti sono costretti a ricorrere a presidi specifici come i pannoloni o a praticare l’autocateterismo. I numeri lo confermano: solo a Treviso, oltre 11 mila persone usufruiscono di presidi per incontinenza, di cui 6.931 donne e 4.290 uomini.
Le cause di questa condizione sono molteplici e complesse, spaziando da malattie degenerative come la sclerosi, a traumi derivanti da incidenti stradali, gravi tumori o patologie infiammatorie.
Di fronte a questa realtà, associazioni come l’Associazione Padovana Incontinenti e Stomizzati giocano un ruolo fondamentale nel supporto e nell’assistenza. “Aiutiamo queste persone nella gestione di questa problematica attraverso un servizio di auto mutuo aiuto e di musicoterapia – spiega Torresan. – Perché queste persone hanno bisogno di essere tranquille e sentirsi a proprio agio.”
L’associazione si impegna anche a tutelare i diritti dei pazienti e a promuovere una maggiore collaborazione con gli specialisti sanitari e i medici di base. L’obiettivo è chiaro: indirizzare i pazienti verso gli specialisti più indicati, perché, come sottolinea Marco Torresan, “Di incontinenza si può guarire e si può vivere bene. Più veloci siamo a superare questo problema meglio è.” Per chi avesse bisogno di supporto, il presidente Torresan invita a contattare l’associazione al numero 340 40 44 005.
Un’occasione cruciale per accendere i riflettori su una problematica di salute spesso nascosta e stigmatizzata è la Giornata Nazionale per la Prevenzione e la Cura dell’Incontinenza, prevista per il 28 giugno, durante la quale diverse Amministrazioni pubbliche di Treviso, Padova, Verona e Vicenza illumineranno i propri edifici di blu. Anche il Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier, punto di riferimento per la cura delle patologie di disfunzioni pelvi-perineali femminili, tra cui l’incontinenza urinaria, si unirà all’iniziativa, rimanendo illuminato di blu per l’intera giornata.
“È fondamentale affrontare apertamente il tema dell’incontinenza, una condizione che impatta significativamente sulla qualità della vita di molti individui, indipendentemente dall’età e questa giornata è un’occasione cruciale per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la ricerca di soluzioni efficaci. – Commenta il Primario di Urologia del Giovanni XXIII il dottor Carmelo Morana Presso il Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier, ci impegniamo a offrire il miglior supporto possibile a chi soffre di disfunzioni pelvi-perineali, inclusa l’incontinenza urinaria. È essenziale che le persone affette da incontinenza sappiano che esistono percorsi di cura e che, con un intervento tempestivo e appropriato, è possibile migliorare notevolmente la propria condizione e vivere una vita piena.”.