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In arrivo a Treviso due importanti mostre dedicate al design: a partire da questo sabato al Museo Bailo con il tributo al Maestro Bruno Morassutti (dal 24 ottobre al 22 novembre)

DiRedazione

Ott 21, 2020

Al via due nuove esposizioni nella città di Treviso:

  • da sabato 24 Ottobre: “Bruno Morassutti. Architettura industrializzata e design” al Museo Bailo (Treviso)
  • da sabato 31 Ottobre: “Parole di Luce. Segni Versi e Visioni” a cura di Paola Bellin e Luciano Setten al Museo di Casa Robegan (Treviso)

Sabato 24 ottobre al Museo Bailo di Treviso prende il via la mostra “Bruno Morassutti. Architettura industrializzata e design” a cura di Bruno Morassutti Project e Luciano Setten. La mostra intende omaggiare il maestro, a 100 anni dalla sua nascita.

Bruno Morassutti

Lungo il percorso espositivo verrà presentata la figura di Bruno Morassutti, ripercorsa attraverso gli anni della formazione e il soggiorno presso la scuola di Taliesin di F.L. Wright, l’esperienza post universitaria da cui scaturisce la cura del dettaglio progettuale e della scelta dei materiali costruttivi. Ed ancora l’inizio dell’attività professionale nel contesto culturale della Milano del secondo dopoguerra. Verranno presentati 7 edifici con focus sul sistema di facciata dei serramenti, filo conduttore di un esperienza progettuale riproposta e perfezionata nel tempo e maturata attraverso il contatto diretto tra il designer (architetto) e il costruttore (artigiano).

Bruno Morassutti è un architetto veneto che ha vissuto e lavorato a Milano. La sua attività e le sue opere si riflettono bene in questo enunciato se si aggiunge che il suo contributo all’architettura italiana è fortemente segnato dall’incontro con Frank Lloyd Wright e l’architettura americana della fine degli anni quaranta.

Di veneto ci sono la nascita a Padova, gli anni della scuola a Venezia, l’insegnamento di Giuseppe Samonà, l’incontro con Carlo Scarpa. C’è la laurea nel novembre del 1946 allo I.U.A.V. in rinnovamento, lo stesso anno di Masieri, Gellner, Valle. Ci sono due anni di collaborazione nello studio del fratello Giovanni ingegnere a Padova, formatosi a Vienna nel Werkbund di Holzmeister, Hoffman e Behrens. C’è poi una consapevolezza dei limiti della formazione accademica e la forte tensione a conoscere direttamente l’esperienza dell’architettura praticandola con Wright a Taliesin. Una voglia di conoscere esplosa nel clima di apertura dell’immediato dopo guerra, a Venezia con Scarpa che proprio allora si rivolge definitivamente a Wright in un rapporto poetico testimoniato da molti suoi progetti, unita all’aspirazione verso un’America sconosciuta prima della guerra in Italia. Quest’incontro per Morassutti avverrà nel 1949 a Taliesin in Wisconsin e in Arizona fino all’anno dopo. La vita comunitaria, la vicinanza quotidiana con il maestro e i suoi lavori, l’incontro con altri maestri invitati come Perret e anche l’incontro con le architetture di Mies van der Rohe a Chicago e con Neutra in California, introducono un itinerario americano che Morassutti compie letteralmente sulla strada. Quest’esperienza conclude la formazione dell’architetto e apre la sua attività. Un’attività intensa e molteplice riconosciuta immediatamente dalla critica, che fonde in una sintesi difficilmente separabile gli apporti individuali e i connotati delle diverse formazioni di Milano e Venezia filtrate dall’esperienza americana. Morassutti prosegue da solo nei primi anni sessanta l’attività coltivando gli stessi temi nella propria pratica, a voler precisare una ricerca personale che si connota interamente sul piano del progetto di architettura.

Bruno Morassutti viene a mancare il 4 settembre 2008.

Apertura al pubblico da sabato 24 ottobre a domenica 22 novembre con orario 10-18. Lunedì giorno di chiusura. Ingresso alla mostra 3 euro a persona. Per visite guidate è obbligatorio prenotarsi all’indirizzo mail info@edesignfestival.it.

EVENTI CORRELATI

Durante la mostra sono previsti due talks che si terranno al Museo Bailo e che intendono approfondire la figura del maestro.

  • sabato 24 ottobre 2020, Treviso, saletta del Museo Bailo ore 17.30

Architettura e Design in Bruno Morassutti: dettagli & prodotti

Intervengono: Alessandro Colombo, architetto e designer, Roberto De Biasi, architetto e designer, Annandrea Dell’Agnola, designer. Modera: Francesco Scullica – Politecnico di Milano/Dipartimento di Design, BMP- Bruno Morassutti Project

  • domenica 22 novembre 2020, Saletta del Museo Bailo_Treviso, ore 17,30

Gli infiniti possibili: Il rapporto tra Architettura, Design e Musica.

Intervengono: Valentina MorassuttiPresidente Bruno Morassutti Project, Nicola Agazziarchitetto Maurizio Stefanìa e Francesco Roncalli musicisti e compositori.

a seguire Performance musicale-visiva In/Arc_Domosic 63 – Libertà nell’ordine basata sulla trasposizione in musica del progetto dell’architetto Bruno Morassutti e del designer Enzo Mari, vincitore del premio In/Arc Domosic del 1963. Synth and computer programming. Musicisti ecompositori: Maurizio Stefanìa e Francesco Roncalli.

“Parole di Luce. Segni Versi e Visioni” a cura di Paola Bellin e Luciano Setten – Apertura al pubblico da sabato 31 ottobre a domenica 29 novembre. Orario: martedì, mercoledì e giovedì 15.30-18.00. Venerdì, sabato e domenica 10.00-12.30; 15.30-18.00. Chiuso il lunedì. Ingresso gratuito. Per visite guidate scrivere a info@edesignfestival.it

Laura AMBROSI

La mostra/performance accoglie opere e versi di Laura Ambrosi, Marco Nereo Rotelli, Barbara Uccelli. Nelle tre sale del Museo Casa Robegan, e nello spazio esterno del giardino, verranno esposte opere dove la parola, il segno e la luce diventano protagonisti di un progetto di poesia come opera. Opera pubblica, ma anche parola pubblica, attraverso l’arte, dove il gioco creativo fra segno (di-segno), parola (poesia) e proiezioni luministiche (light art) definiscono un nuovo modello di percezione visiva in cui segno e significante coincidono e si sovrappongono.

Laura Ambrosi è un’artista che si esprime in diverse aree artistiche ma che predilige le installazioni luminescenti. Il fenomeno luminoso è luce che diviene oggetto artistico carico di espressività, di valenze, di significati, di evocazioni. Dal 1998 pone il suo fare artistico sull’incisione e termoformatura a mano di metacrilati con l’aggiunta di luci a neon. La sua creatività porta nei luoghi poesia e messaggi di sensibilità con opere che sembrano apparizioni delicate e luminescenti. La sua è una continua ricerca e una risposta emotiva verso un’idea di comunicazione, di relazione e condivisione tra etnie e generazioni differenti e una riflessione sull’attualità.

Marco Nereo ROTELLI

Marco Nereo Rotelli è nato a Venezia nel 1955, dove si è laureato in architettura nel 1982.Da anni persegue una ricerca sulla luce e sulla dimensione poetica che Harald Szeemann ha definito come ‘un ampliamento del contesto artistico’. L’artista ha creato negli anni una interrelazione tra l’arte e le diverse discipline del sapere. Da qui il coinvolgimento nella sua ricerca di filosofi, musicisti, fotografi, registi, ma privilegiando la poesia che, con il tempo, è divenuta un riferimento costante per il suo lavoro. Nel 2000 ha fondato il gruppo Art Project, oggi diretto da Elena Lombardi con Margherita Zambelli e Filippo Cavalli e composto da giovani artisti ed architetti, con il quale realizza numerosi interventi e progetti di installazione urbana. Questo suo impegno gli è valso la partecipazione a otto edizioni della Biennale di Venezia, oltre a numerose mostre personali e collettive.

Barbara UCCELLI

Barbara Uccelli, dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, inizia un percorso di formazione artistica specializzandosi nella regia teatrale e nella coreografia. Approda al mondo dell’arte dopo studi personali orientati alla contaminazione tra diverse forme di espressività. Inizia così una ricerca centrata non più sul mezzo espressivo ma sul risultato, i cui principali elementi di analisi sono la materia, il concetto e lo spazio. Pone la sua attenzione alla società e all’ambiente attraverso opere concettuali che siano di sostegno agli individui e all’environment, cercando un dialogo tra tradizione e innovazione tecnologica. Attraverso l’arte vuole stabilire una liaison tra individui e società, passato e nuovo, diritti e doveri. Sperimenta diverse pratiche artistiche (video, fotografia, scultura, scrittura), con particolare interesse per le installazioni e la performance. Attualmente vive a Milano.

www.edesignfestival.it

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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