Al Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste,
le estradizioni rifiutate da Israele, il romanticismo di Venezia e i Chicago Boys
Letteratura, moda, amori, musica e diritti, tra i temi dei film in programma al Teatro Miela
Ultimo giorno di proiezioni a Duino e al Dipartimento di Studi Umanistici
A metà del suo cammino dell’edizione 2023, il Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste proporrà domani 8 novembre la prima delle sue Masterclass. Nella Sala Grande del Teatro Miela, alle ore 18.00, l’esperto e critico cinematografico Luigi Cuciniello terrà una lezione su Capire il cinema e l’audivisivo nell’epoca della distrazione di massa; l’incontro è aperto al pubblico.
Il fitto programma in Sala Grande del Teatro Miela inizierà alle ore 9.00 con il documentario argentino Plan para Buenos Aires di Gerardo Panero, che, in Contemporanea Concorso, racconterà l’ossessione del grande architetto Le Corbusier per la capitale argentina: dopo averla visitata, nel 1929, lavorò a un nuovo piano urbano che fece di tutto per realizzare. Per il Concorso Ufficiale, sarà proiettato alle ore 11.15 A margem do ouro di Sandro Kakabadze, un film che denuncia come l’estrazione dell’oro, spesso illegale, renda impossibile la vita degli abitanti di Prenedo, piccolo villaggio dello Stato del Pará. Nel pomeriggio, alle ore 15, l’argentino-israeliano Bronca di Tomer Slutzky e Sergio (Shlomo) Slutzky, in Contemporanea Concorso, è un documentario a tema ebraico che porta alla luce la singolare protezione offerta da Israele ad Aníbal Gauto, sospettato di crimini di lesa umanità durante la dittatura argentina: perché Tel Aviv impedisce la sua estradizione? si chiedono i due registi.
I bambini sono protagonisti ricorrenti nel Festival 2023 e la Sala Grande proporrà la storia di Neimar, 8 anni e molta euforia per l’imminente Prima Comunione, ma la sua serenità viene stravolta da un evento, che gli porterà via l’innocenza; il film è il messicano El reino de Dios di Claudia Sainte-Luce, alle ore 16.50 in gara nel Concorso Ufficiale. Ancora Concorso Ufficiale alle ore 20.00, con lo spagnolo El universo Montesinos di Alex Quiroga, che rende omaggio ai 50 anni di carriera e conta sulla presenza di volti noti come Pedro Almodóvar e Miguel Bosé; il regista sarà presente in sala dopo la proiezione. La giornata si chiuderà con “New love” – la la revolución de las flores, il film di Alvaro Covacevich proiettato al Festival per la sua Retrospettiva e considerato il manifesto degli hippy nel Cile; un affresco di un momento di grandi speranze, che raggiunsero il culmine con la presidenza di Salvador Allende.
In Sala Birri, El filmador di Aldo Garay aprirà il programma dell’8 novembre per Cinema e Letteratura: alle ore 10.00, racconterà il riscatto e la memoria degli appunti cinematografici dimenticati dal 1950 e un diario letterario ritrovato nel 2010, entrambi dello scrittore uruguayano José Pedro Díaz. Alla stessa sezione appartiene l’ecuadoriano Don Goyo di Jorge Flores Velasco, che sarà proiettato alle ore 17.15 e racconta una storia di leggende, amori e vendette in una fattoria che produce canna da zucchero; al termine, il regista Jorge Flores Velasco e la produttrice Magali Ramos incontreranno il pubblico. Contemporanea Fuori Concorso proporrà alle ore 11.30 una commedia, Una vez en Venecia di Juan Zapata, che, sullo sfondo della città lagunare, segue l’incontro del tedesco Max e della brasiliana María, una delle tante declinazioni di amore contemporaneo di cui il Festival è testimone quest’anno. Recuerdo de travesía di Elia Misesti esplora la tradizione musicale argentina, attraverso gli interpreti del folklore locale (Contemporanea Mundo Latino, ore 15.00); al termine della proiezione, l’incontro con il produttore Luciano Nacci.
La serata della Sala Birri è dedicata ad Allende: 50 anni dopo. Alle ore 19.15, il documentario Salvador Allende di Patricio Guzmán, con cui il regista cileno rende omaggio al presidente scomparso, tornando a Santiago 24 anni dopo la sua morte, per visitare nuovamente i luoghi in cui aveva girato La Batalla de Chile, negli anni Settanta. Seguirà, alle ore 21.00, Chicago boys di Carola Fuentes e Rafael Valdeavellano: i fondatori del modello economico cileno, ultra-liberista, raccontano per la prima volta i loro studi a Chicago con Milton Friedman e l’impegno per applicare le loro idee estremiste durante la dittatura di Pinochet. Ultimo film della giornata, Cómo copiarse en un examen di Ignacio Sarsfield, alle ore 22.40 per Contemporanea Malvinas: tutto quello che un gruppo di liceali è disposto a fare pur di superare un esame.
Nel pomeriggio, sarà presentato alle ore 18.00 l’ultimo film di Contemporanea Mundo Latino previsto nella sede della Proloco Duino-Aurisina – Palazzina Infopoint di Promoturismo FVG: La otra memoria del mundo di Mariela Pietragalla, già visto ieri al Teatro Miela e accompagnato dalla regista e dalla produttrice Paula Gasparini, che incontreranno il pubblico al termine della proiezione. Ultimi film anche nell’Aula Cinema del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste (via principe di Montfort 3): per Cinema e Letteratura, il pubblico potrà vedere alle ore 16.00 Don Goyo di Jorge Flores Velasco e alle ore 17.30 Intemperie. La experiencia de Armando Rojas Guardia, un viaggio sensoriale in parole e pensieri del poeta venezuelano.
Tutti i film in programma sono in versione originale, con i sottotitoli in italiano.
Le informazioni aggiornate sul Festival e sul suo programma giornaliero su www.cinelatinotrieste.org.