IL COVID-19 NON FACCIA DIMENTICARE IL 25 APRILEIntervento del vicesindaco Roberto Rugolotto
“L’epidemia di Covid 19 si è abbattuta in maniera imprevedibile sulle nostre vite, sconvolgendo tutti i nostri impegni e programmi e tutte le nostre consuetudini, mettendoci in modo drammatico di fronte ad un nemico invisibile che minaccia la nostra salute e le nostre vite. I nostri pensieri oggi sono concentrati su questo, sulle preoccupazioni per le conseguenze che la situazione attuale avrà sul nostro futuro, ed è giusto e normale che sia così.
Questo non deve impedirci, però, di restare ancorati ai valori su cui si regge la nostra convivenza civile e alle ricorrenze che ricordano il percorso realizzato dal nostro Paese dal secondo dopoguerra ad oggi. Il 25 aprile è una di queste date, un’occasione per ricordare un’epoca di lotte, sacrifici e speranze: è la data in cui si ricorda e si festeggia la nascita della democrazia e il ritorno alla libertà. E’ una festa civile, di liberazione, di rinascita, di ricostruzione e tanto più in questo momento è importante ricordare com’è nata la Repubblica Italiana, per riconoscere da essa i principi di solidarietà, uguaglianza, unità, pace e giustizia sociale che sono indispensabili per superare il momento che stiamo attraversando e per ripartire.
È al futuro del nostro Paese che dobbiamo guardare, riaffermando i principi di libertà, di unità, di rispetto della dignità umana e dei suoi valori universali di protezione sociale generale nella solidarietà. Contemporaneamente dobbiamo difendere i valori costituzionali che hanno riportato l’Italia nel consesso delle Nazioni e che ci hanno permesso di raggiungere traguardi sociali inimmaginabili.
Il 25 aprile di 75 anni fa fu il momento fondante della nostra democrazia, ciò che venne dopo è stata una pagina importante della nostra storia in termini di diritti umani, sviluppo, progresso, prosperità, salute e diritti civili. Sono conquiste che dobbiamo difendere ogni giorno e se è importante la memoria altrettanto importante che questa data sia anche un punto di partenza per una crescita della democrazia.
Non ci saranno cerimonie e manifestazioni quest’anno, ci limiteremo a deporre dei fiori al monumento in Piazzetta Partigiani d’Italia, per ricordare chi si è sacrificato per garantire alle generazioni future un’epoca di pace, di libertà e di benessere, nella coscienza che l’eredità che abbiamo ricevuto, la Costituzione Repubblicana, va applicata e mantenuta viva ogni giorno con l’azione politica e con l’impegno sociale”.