Venerdì 31 marzo il quarto appuntamento della rassegna “Da vicino”, un cartellone ideato e organizzato da Fondazione Pordenonelegge.it. interamente dedicato all’editoria del territorio. Alle alle 20.30 in Sala Ellero a Palazzo Badini, Marcello Bolletti presenta “Carlo Braida, il conte dei record” (2022, 120 pagine, 18 euro), il suo libro pubblicato da Alba Edizioni. Conduce la conversazione l’insegnante e progettista sociale Carla Di Bert.
L’incontro è aperto con ingresso libero, fino ad esaurimento posti. È suggerita la prenotazione iscrivendosi attraverso il sito pordenonelegge.it (cliccando alla voce mypnlegge). Info: Tel. 0434.1573100 mail segreteria@pordenonelegge.it.
Il friulano Carlo Braida (1868-1929), rampollo di un’agiata famiglia di proprietari terrieri, dedicò la sua vita alla passione per lo sport. Piuttosto che dedicarsi ai lucrosi affari di famiglia, da giovane laureato di idee socialiste espresse tutto il suo valore nel ciclismo, diventando campione italiano e stabilendo nel 1888 anche due record mondiali ufficiosi: del miglio inglese (1609 metri in 2’28”) e dei 10 chilometri su strada (14 ’13”). Abbandonato il ciclismo per una serie di dissapori, passò poi al tennis e al calcio, tanto da poter essere annoverato fra i primi appassionati italiani di queste discipline, per le quali si impegnò in vari modi. Tra le sue passioni più tarde sono da annoverare gli sport invernali e i motori. La vita e i successi sportivi del Braida sono stati ricostruiti grazie alla consultazione sistematica della stampa dell’epoca, ricerca che ha consentito pure di stilare un elenco dei velocipedisti attivi in Friuli e nella Venezia Giulia tra il 1884 e gli albori del Novecento.
Non da ultimo si è attinto al contributo della biografia di Scilla Braida, figlia di Carlo, grazie all’intermediazione della nipote Alexandra Weigelsperg. È emersa la figura di un campione eclettico, un autentico pioniere del quale sono debitori generazioni di atleti e di dirigenti sportivi.
Marcello Bolletti è originario di Bagnarola di Sesto al Reghena. Fin da giovane si è dedicato alla ricerca storica del suo territorio. Nell’ottobre del 2021 ha pubblicato il libro “L’Ottocento bagnarolese raccontato attraverso la stampa e i documenti d’archivio”. Proprio nella stesura di questo volume, si è imbattuto nella figura di Carlo Braida, in quanto la famiglia Braida possedeva una villa con annessa filanda a Vissignano. Ne è scaturito un interesse che ha condotto l’autore a ricercare notizie e approfondimenti su questo campione di cui ben poco si sapeva. Il libro “Carlo Braida, il conte dei record” è l’esito di questa ricerca, alimentata dalla passione per la storia locale e per il ciclismo.