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Manovra 2026, allineamento delle accise: taglio sulla benzina, ma sul gasolio aumentano

DiRedazione

Ott 28, 2025

Dal 1° gennaio 2026 scatta l’allineamento delle accise su benzina e gasolio: la benzina costerà meno, il gasolio un po’ di più. La Manovra 2026 cancella un vantaggio fiscale storico per il diesel, con l’obiettivo di rendere la tassazione più equa e sostenibile. Una svolta che intreccia ambiente, bilancio e le nostre bollette energetiche, sempre più influenzate dal prezzo dei carburanti e dal costo dell’energia elettrica.    

Perché cambiano le accise

Per anni il gasolio ha beneficiato di un’accisa più bassa rispetto alla benzina, considerata un sussidio ambientalmente dannoso (SAD) dall’Unione Europea.
Con la nuova misura, entrambe saranno tassate allo stesso livello – 67,29 cent/litro – eliminando il vantaggio per il diesel e riequilibrando il sistema fiscale.


Carburante


Variazione accisa


Accisa stimata dal 2026


Benzina


− 4,05 cent/ litro


~ 67,29 cent/ litro


Gasolio


+ 4,05 cent/ litro

~ 67,29 cent/ litro

Un cambiamento che riflette la stessa logica del mercato libero dell’energia: maggiore trasparenza, meno distorsioni e incentivi a scegliere opzioni più sostenibili.

Effetti per gli automobilisti

Benzina: un piccolo sollievo

Il taglio di 4,05 centesimi al litro porterà un risparmio medio di 2 euro a pieno.
Come accade per la bolletta luce o la bolletta gas, l’effetto reale dipenderà dall’andamento del mercato e dal prezzo del greggio.
È una riduzione simbolica, ma rappresenta un segnale di inversione di tendenza.

Gasolio: la fine di un’era

Per chi guida diesel, l’aumento della stessa entità peserà di circa 2,5 euro per pieno e fino a 60 euro l’anno.
Un colpo per flotte aziendali e trasportatori, soprattutto in un contesto dove anche il costo dell’energia elettrica cresce.
Come nel passaggio dal mercato tutelato al mercato libero, chi resta legato a fonti più inquinanti paga progressivamente di più.


Dal diesel economico al carburante equo

La Manovra 2026 racconta una transizione più che un rincaro.

  1. Ieri: il diesel era favorito da un’accisa ridotta.
  2. Oggi: benzina e gasolio vengono tassati in modo identico.
  3. Domani: le risorse generate finanzieranno politiche ambientali e incentivi per ridurre il costo dell’energia nelle famiglie e nelle imprese.

Impatti ambientali e fiscali

Il gasolio produce più NOx e particolato rispetto alla benzina. L’allineamento delle accise riduce questa contraddizione, avvicinando il fisco agli obiettivi climatici europei.
Lo Stato prevede un gettito aggiuntivo di 550 milioni di euro nel 2026, che potrà essere usato per sostenere le bollette e promuovere l’efficienza energetica.
Una misura che unisce fiscalità, ecologia e responsabilità sociale.


Cosa aspettarsi nei prossimi mesi

  • Prezzi alla pompa: la riduzione sulla benzina sarà parziale, mentre l’aumento del gasolio si farà sentire.
  • Trasporti e logistica: i costi saliranno per chi usa veicoli diesel.
  • Effetti a catena: possibili ritocchi ai prezzi di beni e servizi, come avviene quando cresce il costo dell’energia nel mercato libero.
  • Prospettive ambientali: i fondi raccolti potranno aiutare famiglie e imprese a ridurre la bolletta gas e la dipendenza dai combustibili fossili.

Con la Manovra 2026 l’Italia archivia l’era del “diesel economico” e inaugura quella del carburante equo.
Una riforma che rende la fiscalità più coerente con la transizione energetica e con le sfide del clima.
Come per il mercato libero dell’energia, anche qui l’equità e la sostenibilità diventano centrali: meno vantaggi per chi inquina, più equilibrio per tutti.
Un passo concreto verso un sistema energetico – e una bolletta – più giusti e trasparenti.


Fonte: papernest.it

Di Redazione

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