Come cambia il rapporto banca – impresa alla luce di EBA – LOM
Incontro Confartigianato Imprese Marca Trevigiana
L’analisi del rischio di credito alla luce delle nuove linee guida EBA (European Banking Autority) LOM (Guidelines on Loan Origination and Monitoring) al centro dell’incontro promosso da Confartigianato imprese Marca Trevigiana nei giorni scorsi.
Una rivoluzione che cambia profondamente il rapporto tra banche e imprese e che per questo deve essere accompagnato da un’azione d’informazione e consulenza.
La linea di confine sarà a giugno 2024 quando è previsto l’adeguamento alle cosiddette EBA LOM, le “Nuove Linee Guida EBA sulla concessione ed il Monitoraggio dei Crediti” perché gli istituti saranno obbligati a ridurre il peso dei crediti deteriorati e ad aumentare il tasso di esigibilità dei crediti iscritti a bilancio.
Agli imprenditori viene richiesta una visione forward looking, che guarda avanti, fatta di un monitoraggio puntuale delle dinamiche aziendali con la capacità di elaborare bilanci di medio periodo, budget e business plan che amplino costantemente le informazioni da veicolare alle banche e ai confidi.
Nel documento redatto dalla European Bank Authority (EBA) viene richiesto, anche in piena coerenza con il Nuovo Codice della Crisi d’impresa, un vero e proprio cambio culturale degli imprenditori.
Nasce l’esigenza di effettuare un monitoraggio costante e ampio delle principali dinamiche aziendali che porti all’elaborazione periodica di report informativi, quali bilanci infrannuali, budget da consegnare ai propri intermediari finanziari.
L’illustrazione delle nuove disposizioni e delle modalità per la concessione del credito è stata curata da Gabriele Toniolo, consulente e formatore ETR Formazione che nel corso del suo intervento ha evidenziato come per le imprese, in particolar modo quelle di piccole e micro dimensioni, sia fondamentale padroneggiare la propria condizione verificando con cadenza periodica indicatori di rischio e di bancabilità per poter accedere al credito.
L’accesso al credito sarà sempre più correlato alla capacità di generare reddito, flussi di cassa adeguati e rispettare gli indicatori definiti dalle norme. Nell’ambito della valutazione delle richieste meno rilevanti saranno le garanzie che si potranno prestare.
“Per l’Associazione – ha affermato Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana – è importante accompagnare i soci nell’acquisizione di una certa dimestichezza e confidenza con queste materie e più ancora favorire l’acquisizione della consapevolezza che solamente un’adeguata capacità di reddito può consentire l’accesso al credito e il rimborso degli impegni finanziari assunti. Una gestione accorta della finanza aziendale è sinonimo oltre che di stabilità, di solidità. Quest’ultima oggi è valutata dal sistema bancario anche in base a specifici parametri ESG che misurano le performance aziendali a lungo termine sotto il profilo ambientale, sociale e di governance. Tale giudizio sintetico è strumento fondamentale per operare con continuità e successo all’interno delle filiere produttive.
La conoscenza delle regole che governeranno i cambiamenti è dirimente per garantire continuità alle aziende, per far si che non siano impreparate e che invece di subire, abbiano gli strumenti per fronteggiare nuove sfide.”
E’ intervenuto all’incontro per un indirizzo di saluto anche Mario Daniele Citron, presidente del Consorzio Veneto Garanzie che nell’occasione ha dettagliato le attività e i servizi promossi dal Confidi a supporto delle realtà produttive in questo specifico ambito.