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MARTEDÌ 27 FEBBRAIO IL PIANO RECITAL DI LUCA CHIANDOTTO AL CONSERVATORIO TARTINI

DiRedazione

Feb 25, 2024

I CONCERTI DEL CONSERVATORIO 2024

TRIESTE, martedì 27 febbraio ore 20.30

LUCA CHIANDOTTO PIANO RECITAL 

Grandi pagine di Beethoven e Albeniz nel concerto di uno dei più apprezzati talenti pianistici della sua generazione. 

Un evento che si apre liberamente al pubblico, come nella tradizione dei “Concerti” del Conservatorio Tartini di Trieste.

TRIESTE – È uno degli eventi concertistici più attesi il piano recital di Luca Chiandotto, giovane artista pluripremiato e noto per il suo talento, cresciuto nelle aule del Conservatorio Tartini dove si sta perfezionando attraverso il Master di Secondo livello in pianoforte, protagonista di una carriera che ha già segnato la conquista del Premio Brunelli riservato ai migliori diplomati italiani dell’anno precedente nel 2018 e del Coimbra World Piano Competition nel 2023, oltre alla selezione finale all’Isidor Bajic Piano Memorial Competition di Novi Sad. Appuntamento martedì 27 febbraio, alle 20.30 nella Sala Tartini del Conservatorio di Trieste, per il cartellone dei Concerti 2024 curati dal Direttore del Conservatorio Sandro Torlontano con il responsabile di produzione, Luca Trabucco. L’ingresso al concerto è gratuito, come nella tradizione delle proposte del Tartini, fino a esaurimento dei posti disponibili. Prenotazione consigliata tel 040 6724911. 

In programma innanzitutto la Sonata in mi bemolle maggiore op. 31 n. 3 di Ludwig van Beethoven, l’ultima di un gruppo di tre Sonate che Beethoven scrisse nel 1802, composizioni che hanno segnato il periodo della piena maturità del genio tedesco gli anni in cui si delineava il suo cosiddetto «secondo stile». Delle tre Sonate del gruppo, quella in mi bemolle è la più poeticamente distesa. Degna di rilievo l’innovazione formale operata da Beethoven in quest’opera con la soppressione del consueto movimento lento e l’introduzione di uno Scherzo accanto ad un Minuetto, normalmente annoverati come brani alternativi nell’architettura di una Sonata. È uno degli ultimi Minuetti di Beethoven e segna la fine di questa danza tipicamente settecentesca. Si prosegue con pagine di Isaac Albéniz, da Iberia: il Quaderno I e Quaderno IV. Albéniz cominciò il suo lavoro sulla monumentale suite pianistica Iberia nel 1905 e apportò le ultimissime modifiche nel 1908. L’opera viene unanimemente definita dalla critica musicale non solo come la composizione migliore nella produzione di Albéniz, ma anche come uno tra i capisaldi della letteratura per pianoforte di primo Novecento. Dal 1902 l’autore viveva in “esilio” a Parigi, la lontananza forzata lo indusse a ricordare l’amata Spagna in una composizione di ampio respiro per pianoforte, una sorta di diario intimo.

Luca Chiandotto si e diplomato nel 2019 con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore al Biennio di Pianoforte ad Indirizzo Interpretativo, con un’esecuzione dell’Offerta Musicale di J. S. Bach. Nel corrente anno accademico è docente di Pianoforte presso il Conservatorio Paisiello di Taranto. Ha frequentato il Conservatorio Tartini nella classe del prof. Flavio Zaccaria e nel 2021 ha superato con lode il Corso Postgraduate presso la Kunst Universitat di Graz. Si è inoltre perfezionato con docenti di chiara fama, quali Marian Mika, Benedetto Lupo, Irene Veneziano, Francesco Libetta, Daniel Rivera. Studente Erasmus nell’Anno Accademico 2015/2016, e stato allievo del prof. Klaus Kaufmann all’Università Mozarteum di Salisburgo. Si è esibito in numerose sale da concerto in Italia e all’estero, tra cui la Sala del Ridotto del Teatro Verdi di Trieste, le Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia, il Palazzo Leoni Montanari di Vicenza, il Museo di S. Caterina di Treviso, la Sala dei Giganti di Padova, la Showroom Fazioli di Milano, il Teatro Titano di San Marino. Ha maturato interesse ed esperienza anche nelle avanguardie del Novecento: degne di nota sono le esecuzioni, insieme a Maria Iaiza e Giorgio Klauer, del monumentale Mantra di Stockhausen per Trieste Prima e Piano City Pordenone nel 2021. Nell’ambito della musica contemporanea, ad oggi, Chiandotto ha eseguito sette prime assolute. Come solista con l’orchestra, debutta nel 2016 con l’Orchestra del Conservatorio di Trieste, diretta dal M° Romolo Gessi, suonando in cinque date il concerto KV 414 di W. A. Mozart, in Sala Tripcovich, in Chiesa di S. Antonio Nuovo e al Teatro Comunale di Monfalcone. Nel 2018 suona il Concerto n. 2 di Chopin con la Belgrade Symphony, diretta dal M° Radan Jovanović, nella Sinagoga di Novi Sad. Di rilievo e stata la sua partecipazione all’annuale “Concerto al buio” presso l’Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi di Trieste nel 2019: un recital interamente eseguito senza la minima fonte luminosa, all’interno del cartellone di “Nei suoni dei luoghi”. Nel 2021 suona i quintetti per pianoforte e fiati KV 452 di Mozart e op. 16 di Beethoven, con gli stimati interpreti Pietro Milella, Lino Urdan, Nilo Caracristi e Sergio Lazzeri, presso la Sala delle colonne dell’Hotel Europalace di Monfalcone (GO). Nel 2021, dalla sua passione per la programmazione e dalle conoscenze acquisite negli anni di studio in Austria, nasce l’applicazione Android Musik Lexikon, un supporto linguistico a vantaggio dei musicisti che desiderano intraprendere un percorso universitario o professionale nei paesi di lingua tedesca. A dicembre 2021 e stato pubblicato il suo CD di debutto, “Miroirs de la musique” prodotto dalla casa discografica Velut Luna, con musiche del primo Novecento di Skrjabin, Ravel e Barber. Ha ricoperto l’incarico di docente di Lettura della partitura presso le istituzioni pari grado di Castelfranco Veneto e di Reggio Calabria.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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