CULTURA E IMPRESA: QUALI RELAZIONI
Introdotto da Lorena Gava e in dialogo con l’ingegnere Gianni De Paoli, Ceo & fondatore di Evo Tech (Evolution Technology) Srl, importante azienda nel campo dell’automazione che ha sede a Moriago, Antonio Calabrò rifletterà sull’interezza dei tempi a partire dal suo ultimo lavoro, “L’avvenire della memoria” (Egea editore). «Avvengono trasformazioni determinate da spinte contraddittorie, radicali, spesso anche molto confuse – ha detto Calabrò in recenti intervista- Un tempo del genere è denso sia di pericoli che, come succede sempre nelle crisi, di opportunità. Ho provato a mettermi nell’ottica della storia non tanto per compiere una ricostruzione storica, quanto soprattutto per provare a immaginare il futuro». Secondo Calabrò, l’economia e le imprese hanno oggi bisogno di uscire dall’esclusiva dimensione del profitto. “Certo, l’impresa è una realtà che investe per produrre ricchezza e reddito; ma non è solo questo. Deve essere molto di più, deve essere un attore sociale del cambiamento, valorizzando al suo interno – ed è il passaggio culturale in corso – non soltanto la redditività, ma anche le relazioni con le comunità di riferimento”. Perché è arrivato il momento, come osservano alcuni economisti, “di salvare il capitalismo da sé stesso, o anche salvare il capitalismo dai capitalisti. In altre parole: salvare il capitalismo, meccanismo di produzione legato alla libertà di mercato e alla competizione, dalla rapacità finanziaria e dall’ossessione della ricchezza”.
IL CAPITALISMO INCLUSIVO
Antonio Calabrò racconterà così l’impresa, per capire come fare a stimolare e promuovere l’innovazione. Parole chiave sono: umanesimo industriale e capitalismo inclusivo per guardare avanti. L’impresa è uno dei luoghi migliori per costruire il futuro attraverso sinergie da mettere in campo per incentivare e incoraggiare nuove mappe della conoscenza, per progetti futuri, in grado di fornire alle nuove generazioni strumenti efficaci e adeguati. L’impresa, non va dimenticato, è un luogo dove i giovani si incontrano e possono partire, alla luce dei valori dell’inclusione sociale, della competitività e delle sfide che accompagnano ogni cambiamento.
IL PROFILO
Antonio Calabrò vive e lavora a Milano: è senior vice presidente Affari istituzionali e Cultura Pirelli e Direttore della Fondazione Pirelli. È presidente di Museimpresa e della Fondazione Assolombarda, vicepresidente dell’Unione Industriali di Torino e membro dei board di numerose istituzioni e società. Giornalista e scrittore, ha lavorato a L’Ora, Il Mondo, la Repubblica ed è stato Direttore editoriale del gruppo Il Sole 24 Ore. Tra i suoi ultimi libri: Orgoglio industriale, La morale del tornio, L’impresa riformista, Oltre la fragilità e l’Avvenire della memoria. Insegna all’Università Cattolica di Milano.