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Mostra “ESTETICA & ETICA VERSO IL CIELO dimensione obliqua” – dal 3 al 20 Settembre al Museo Bailo a TREVISO

DiRedazione

Ago 31, 2020

ESTETICA & ETICA VERSO IL CIELO. DIMENSIONE OBLIQUA

Museo Bailo | Dal 3 al 20 settembre 2020

Treviso, 31 Agosto 2020 – Dopo il successo degli scorsi anni, il mondo del design torna a essere il protagonista delle principali sedi museali della città di Treviso. L’edizione 2020 – slittata nella seconda metà dell’anno a causa dell’emergenza sanitaria COVID-19 – decide di porre l’attenzione sulla sostenibilità e sull’economia circolare: un dialogo tra estetica ed etica che verrà approfondito sotto molteplici aspetti. 

Luciano Setten

[e]Design festival – [e] sta per Estetica ed Etica èun progetto innovativo e originale, il primo in Italia, che si fonda su una serie di linee guida che permettono di tracciare una via responsabile, sostenibile e innovativa al mondo del design. La sfida è coniugare l’estetica e la funzionalità degli oggetti con un approccio etico, dove sostenibilità, riuso, qualità e territorialità diventino valori imprescindibili. 

[e]DESIGN Festival alternerà così ospiti, incontri, workshop, talks, e iniziative in una programmazione che si protrarrà fino al 14 febbraio 2021 nelle sedi storiche più prestigiose e di patrimonio artistico della città di Treviso (la programmazione completa è scaricabile nel sito www.edesignfestival.it).

A dare il via alla programmazione autunnale sarà la mostra “Estetica & Etica verso il cielo. Dimensione obliqua” (al Museo Bailo dal 3 al 20 settembre) a cura di Luciano Setten, DEMOGO, Manrico Dell’Agnola in collaborazione con CAI Veneto.

Bivacco DEMOGO

Il ruolo del progetto di architettura per i rifugi e i bivacchi montani è una sfida tra condizioni limite, possibilità espressive, richieste di funzionalità e rispetto dell’ambiente. Questa mostra indaga la forza ostinata nel percorrere e abitare lo spazio obliquo, traccia la linea di tensione nel trovare un nuovo equilibrio concentrato in una forma di resistenza alla conformazione sfavorevole della montagna.

La natura è rappresentata da immagini di grande formato di Manrico Dell’Agnola, famoso alpinista e fotografo. Le immagini, assieme al Bivacco Fanton progettato da DEMOGO, vivono in simbiosi nello spazio del Museo Bailo, trasmettendo il potere ipnotico dello spazio profondo.

L’allestimento espositivo si categorizza in tre macrotemi fondamentali, correlati tra loro:

  • la tecnica, disposta nella sala più lunga attraverso la disposizione di schizzi, disegni architettonici, strutturali e fotografie di progetto. Questa prima sezione mostra il lavoro di sviluppo del progetto attraverso un lungo avvicinamento ai problemi del costruire. L’intero perimetro dello spazio è abitato dalle fotografie di Manrico Dell’Agnola, ritagli di paesaggio, visioni capaci di produrre un suono per immagini che si muove come tracce, compaiono rapide presenze umane a suggerire la fragilità e l’azione temporale in costante mutazione sulla montagna.
  • il rapporto col territorio, rappresentato dalla stampa a terra dell’orografia del territorio in cui verrà inserito solo il plastico, a dimostrazione della dispersione e il difficile rapporto col paesaggio. La dimensione scalare dell’orografia delle Marmarole è un sistema che ridefinisce profondamente le proporzioni tra uomo e spazio. Il rapporto tra le parti è suggerito da un modello in scala 1:20 che agisce come un carotaggio estratto dal suolo, così il plastico appare come un frammento isolato dalla superficie cartografica evocata a terra.
  • l’incontro e l’esperienza di stare in questo manufatto: un telaio con una forma simile al bivacco, rivestito in tessuto con lo sfondo della vista dall’interno sulla montagna e ai lati due volumi che faranno da seduta.

Abitare la dimensione obliqua produce una forma di spostamento temporaneo rispetto la propria azione di equilibrio, un’esperienza che è solo possibile evocare attraverso l’effimero definito con la fragile installazione spaziale in mostra.

Con l’inizio del mese di settembre comincerà la programmazione dei talks e degli appuntamenti presso l’Auditorium del Museo di Santa Caterina: una serie di ospiti illustri del mondo del design e dell’architettura si alterneranno affrontando interessanti e disparati temi.

Di seguito la programmazione:

  • 5 settembre 2020 – ore 17.00 – Auditorium Santa Caterina

Mario Gemin intervista Gabriele Cestra.

Quando il design supera i suoi limiti fisici, estetici e funzionali per unire e condividere un bene, uno scopo a servizio dell’umanità. Una esperienza di marketing che racconta di talenti e di relazioni empatiche capaci di costruire un valore aggiunto al prodotto per essere ridistribuito a servizio della comunità. Due esempi concreti, il progetto light your heart di dieci famosi designer internazionali a favore della ricerca scientifica ed il progetto “Madre Terra” dell’arch. Flavio Manzoni (oggi Direttore Design Ferrari) a favore di una ricostruzione per un disastro ambientale.

  • 5 settembre 2020 – ore 18.00 – Auditorium Santa Caterina

Incontro con Giovanni Bonotto e Chiara Casarin.

300 artisti dal 1970 hanno prodotto all’interno della fabbrica lenta di tessuti Bonotto migliaia di opere. La loro presenza ha letteralmente “impollinato” le pratiche industriali. La cultura contemporanea è un asset strategico per innovare la cultura d’impresa e per fare competere le nostre industrie nel mondo.

  • 5 settembre 2020 – ore 19.00 – Auditorium Santa Caterina

Incontro con Laura Fiaschi e Gabriele Pardi (GUMDESIGN). Modera Giuseppe Cangialosi.

Un racconto per immagini che racchiude e comprime il tempo attraverso la memoria e l’immaginazione. La pietra da sempre affascina l’uomo e fin dall’antichità ha attribuito ad essa virtù, significati e poteri magici. La casa rappresenta il senso di agio personale e di benessere con sé e con l’esterno, significa sicurezza, protezione e punto di riferimento sin dai remoti tempi delle caverne. Gli oggetti della CASA DI PIETRA sono tracce della memoria, sunti di passaggi della nostra storia: fatti ed eventi del nostro passato come risultato di un’indagine mnemonica e non critica, sono “racconti emersi” che uniscono la pietra a materie prime ripercorrendo frammenti di ricordi evolutivi.

  • 6 settembre 2020 – ore 9.30-13.00 – Auditorium Santa Caterina | Sala Coletti

Workshop con Giulia Tomasello. ALMA INCONTRA FLORA

Il workshop è guidato da Giulia Tomasello, interaction designer specializzata nelle tecnologie indossabili e biotecnologie applicate alla salute e al benessere delle donne. Giulia unisce design, innovazione tecnologica e scienza per rompere i tabù sui corpi delle donne.

  • 6 settembre 2020 – ore 17.00 – Auditorium Santa Caterina

Incontro con Domitilla Dardi. Modera Cosetta Cavallo: manuale di storia del design.

Tante sono le discipline qui considerate. Oltre al campo del design per l’arredo – che spesso esemplifica in maniera eccellente le più ampie linee di ricerca progettuali – è stato preso in esame un largo ventaglio di settori: da quello degli oggetti tecnici alla grafica e alla moda, dal car design a quello sociale, includendo il più delle volte riflessioni sulla ricaduta che il progetto ha sulla storia del costume nelle sue applicazioni alla vita reale. Completa il volume un ampio corredo iconografico, con immagini dotate di didascalie lunghe che specificano una determinata storia e che offrono un’ulteriore possibilità di lettura autonoma.

  • 6 settembre 2020 – ore 18.00 – Auditorium Santa Caterina

Incontro con Chiara Alessi: 10 storie che sapevamo senza saperlo. Il racconto di alcuni straordinari casi italiani attraverso i loro aneddoti.

Dalla Cinquecento alla moka Bialetti, dal logo Esselunga al packaging Barilla, dalle divise Alitalia, dal bacio Perugina al cane a sei zampe dell’Eni, una piccola lezione “d’inchiesta” sugli aneddoti che hanno dato vita ad alcuni dei principali simboli della storia italiana del Novecento. Tra mito e realtà, tra storia e leggenda.

  • 6 settembre 2020 – ore 19.00 – Auditorium Santa Caterina

Giuliamaria Dotto Pagnossin intervista Giulia Tomasello.

Ispirata dai principi del DIY, la bio-designer Giulia Tomasello vede le biotecnologie – e i batteri – come uno strumento per potenziare le donne e mettere in discussione i tabù che circondano sia i bio-tessili che il corpo femminile. Female Biophilia esplora come la salute intima al femminile, sia vissuta dalle donne nella nostra società attraverso la ricerca di un linguaggio educativo, l’innovazione dei materiali e la tecnologia indossabile.

Ufficio Stampa: 2GM srl | Giuliamaria Dotto – pr, comunicazione, eventi

Chiara Zarpellon: mail@giuliamariadotto.it – 340 0896453

Giuliamaria Dotto Pagnossin: giuliamaria@giuliamariadotto.it – 347 9250482

www.giuliamariadotto.it

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Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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