Continua con successo l’Habitat tour del rapper Nayt, al secolo William Mezzanotte, con la data di venerdì 28 giugno presso il parco del castello di Udine.
Nayt è un nome di nicchia nel panorama rap italiano, nato a Isernia ma cresciuto a Roma è in giro dal 2011, da quando assieme al suo producer 3D ha iniziato a scrivere brani. Dicevamo artista di nicchia perché non si è mai accostato ai suoi colleghi più conosciuti, proponendo brani più introspettivi, con tematiche sociali più profonde rispetto ai soliti cliché di donne, soldi, droga, feste…le cosiddette “tematiche da rapper” come le ama definire lui. E’ inoltre riconosciuto e rispettato nell’ambiente per una certa abilità nel freestyle.
Non piu un ragazzino con i suoi 29 anni e una carriera discografica iniziata nel lontano 2009 ha raggiunto solo pochi anni fa una certa notorietà grazie all’album Raptus, seguita poi da Mood e Doom.
L’Habitat tour prosegue dallo scorso anno con l ‘uscita del fortunato disco appunto Habitat, uscito esattamente un anno fa e che lo ha portato a girare l’Italia in lungo e in largo con concerti spesso sold out.
Il concerto di Udine era atteso dai suoi fans che sono giunti abbastanza numerosi (1500 persone all’incirca) che hanno potuto apprezzare Nayt, accompagnato da una band vera, con un deejay, un batterista, un chitarrista e un bassista (al contrario di Sfera ebbasta ad esempio che suona sulle basi e si fa accompagnare solo da ballerini o di altri colleghi…).
Ci propone una scaletta dei suoi brani più conosciuti e non, molto interessante e coinvolgente, fatta anche di scenografie indovinate ed accattivanti con continui giochi di luce che creano una atmosfera molto avvolgente e dal notevole impatto visivo e scenografico. La serata calda ma non troppo aiuta.
I suoi brani più di impatto e che il pubblico apprezza e riconosce come: fragile, brutti sogni, tutto normale, cazzi miei, guerra dentro, fatto da sooolo, mortale, cose che non vuoi sentir dire, se ne va, sono suonati bene dalla sua band che è libera di esprimersi con interventi di chitarra solista e batteria. Lui tiene molto bene il palco e nonostante la sua piccola statura ( citata anche in un suon brano famoso, gli occhi della tigre, cioè 164 cm) sembra un gigante sul palcoscenico, si capisce che è un artista che gira i palchi da molto tempo, si muove con disinvoltura, coinvolge il pubblico e non si atteggia assolutamente da star.
Il live dura poco più di un ora e mezza e ripercorre un po’ tutta la sua carriera iniziata come detto 15 anni fa.
In conclusione Nayt si dimostra un artista completo, maturo, fuori dagli schemi e che sa trattare argomenti profondi e non banali e superficiali (certo ci sono anche brani leggeri e immediati nel suo repertorio) supportato da una band di musicisti veri e da una scenografia indovinata, fatta di giochi di luce, forse a volte un po’ eccessiva ma di sicuro impatto.
Una cosa comunque è certa e cioè che i suoi fans sono rimasti soddisfatti.
Samuele PONTELLI