L’8 febbraio scorso presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è riunito il primo Tavolo tecnico con i rappresentanti di taxi e NCC Auto, presenti anche i rappresentanti di Confartigianato. All’incontro era presente il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini il quale, auspicando la chiusura dei lavori entro il mese di marzo, ha dichiarato che l’obiettivo è agire con buonsenso e concretezza per offrire risposte a migliaia di imprese che attendono novità da anni. I temi al centro dei vari incontri sono stati: l’adozione dei decreti attuativi in materia di foglio di servizio e R.E.N. (Registro Elettronico Nazionale) e la disciplina delle piattaforme digitali.
La prima riunione è stata dedicata alla discussione sul R.E.N. per una questione di preminenza tecnico-giuridica. Il Ministero ha evidenziato che non vi sarà una partenza scaglionata dei provvedimenti, ma che essi saranno approvati ed entreranno in vigore contestualmente. Nell’incontro successivo, si è entrati nel merito della discussione sulla base di alcune bozze di testi.
Per Confartigianato Imprese erano presenti Alessandro Nordio, in rappresentanza del settore Taxi, ed Eraldo Abbate per il settore NCC Auto che hanno auspicato che si arrivi in tempi brevi ad una soluzione equilibrata. Tuttavia, già dalla prima bozza di decreto attuativo sul foglio di servizio elettronico, è emersa una forte preoccupazione anche da parte degli NCC trevigiani.
“L’obbligo di compilazione e tenuta da parte del conducente di un foglio di servizio in formato elettronico nel servizio di noleggio con conducente – commenta Fausto bosa rappresentante degli NCC di Confartigianato Imprese marca Trevigiana – è sancito dall’art.11 comma 4 della legge 15 gennaio 1992, n.21. Da allora (1992) è previsto che le specifiche vengano stabilite dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con proprio decreto, adottato di concerto con il Ministero dell’interno, e devono riportare: a) targa del veicolo; b) nome del conducente; c) data, luogo e chilometri di partenza e arrivo; d) orario di inizio servizio, destinazione e orario di fine servizio; e) dati del fruitore del servizio”.
“Ribadiamo come direttivo regionale NCC del Veneto che il foglio di servizio è uno strumento vetusto per l’esercizio dell’attività – conclude Bosa – e la proposta di attuazione così formulata dal Ministero è davvero eccessivamente macchinosa rispetto a quanto previsto dalla norma ab origine (i fogli di servizio saranno più di uno e generati da l’ennesima applicazione ministeriale tutta da realizzare). La categoria si dissocia dall’impianto della proposta e auspica quindi delle modifiche migliorative atte a garantire libertà di impresa agli operatori NCC, soprattutto al fine di servire meglio l’utenza. Attuare a tutti i costi una disposizione legislativa degli anni ‘90 con soluzioni non adeguate alla realtà del trasporto non di linea può comportare l’incapacità delle aziende, e quindi dei territori (fatti non solo di città, ma anche di valli, comunità montane e paesi) di rispondere ad una clientela sempre più esigente in termini di trasferimenti non dando invece i risultati attesi alla lotta all’abusivismo