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OIKOS- L’uomo e la natura tra OMERO e il futuro prossimo – Teatro Metropolitano ASTRA – SAN DONÀ DI PIAVE, 11 maggio 2022

DiRedazione

Mag 4, 2022

Introducono e coordinano GRAZIA DALLA MUTTA e LUIGI SALVIONI (Liceo Montale San Donà di Piave)

SARA CAMPANER Musei Civici Sandonatesi Segni d’acqua e di terra. Il Museo della Bonifica (MUB) si racconta

LUCIANO CECCHINEL Poeta, Revine Lago débol l’é ‘l parfun, ovvero del poeta e della natura

ALBERTO CAMEROTTO Università Ca’ Foscari Venezia L’errore di Prometeo

POETI PER IL FUTURO Recitativi, azioni teatrali e interludi musicali a cura del Liceo Montale San Donà di Piave – al piano Alice Comino CORO DEL LICEO MONTALE diretto dal Maestro Francesco Rossi

Oikos. Poeti per il futuro. a cura di S. Strazzabosco, Premessa di F. Pontani e A. Camerotto. Disegni di L. De Nicolo, Mimesis/Classici Contro nn. 17-18, Milano-Udine 2020

San Donà di Piave (Ve) – I Classici Contro dell’Università Ca’ Foscari ritornano nei teatri per guardare al mondo attuale con gli occhi e le parole dei poeti e dei filosofi antichi. Saranno in scena al Teatro Metropolitano Astra a San Donà di Piave alle ore 20.30 in sinergia col Liceo Classico Montale.  Gli studenti, con l’introduzione e il coordinamento di Maria Grazia Dalla Mutta e Luigi Salvioni, dialogheranno con la ricerca e i poeti sul tema sempre più impegnativo del rapporto tra uomo e natura.

Apre la serata la riflessione di Sara Campaner (Musei Civici Sandonatesi) sul territorio tra la città, il fiume e il mare, sui segni d’acqua e di terra dal Museo della Bonifica: sono storie dell’ambiente, di uomini, di fatti, di esperienze, tra allagamenti, impianti, argini, ponti, imbarcazioni e spostamenti lungo fiumi e canali, tra la storia e il presente, paesaggi di guerra e paesaggi di pace.

A caratterizzare questa edizione è in particolare la presenza della poesia, anzitutto delle poesie di Oikos. Poeti per il futuro (edito da Mimesis), i volumi curati Stefano Strazzabosco che ha raccolto i testi di centocinquanta poeti da tutto il mondo, in moltissime lingue diverse. Interviene per questo il poeta Luciano Cecchinel (Revine Lago) che ci spiega che cosa significa il suo incontro con l’ambiente e il paesaggio nella sua poesia, anche attraverso la potenza del dialetto come lingua della natura.

Da sempre la voce della poesia è parola civile, parola condivisa, parola che rimane attraverso il tempo. Attorno alle parole ci incontriamo, con le parole pensiamo, le parole danno senso alla nostra vita. Ma la parola poetica è nella sua essenza parola controcorrente, perché ci mette in dubbio, perché diventa nuovo appiglio per guardare il mondo in modo diverso, per infrangere i nostri errori, per aprire altre prospettive. Se oggi parliamo di natura e di ambiente, di quello che è l’oikos in cui abitiamo, la poesia ci può aiutare.

Infine, Alberto Camerotto, docente di Letteratura greca dell’Università Ca’ Foscari, attraverso l’antico mito di Prometeo spiegherà, di fronte alle devastazioni dell’ambiente, qual è il problema logico dei nostri errori e quali sono le vie per uscire da questa trappola che può far scomparire il genere umano. Prometeo ha donato il fuoco, le arti, la tecnologia agli uomini, ma dai risultati che vediamo, dall’inquinamento globale alla stolta violenza della guerra, forse ha commesso un errore. Dalla hybris dell’antropopoiesi che mette l’uomo al centro del mondo come padrone della natura è bene passare al più presto all’ecopoiesi, alla concezione della natura come un tutto di cui l’uomo è solo una parte. La parola che conta secondo il mito antico è dike, che significa giustizia, equilibrio, e soprattutto serve la parola femminile aidòs, che indica il rispetto, la cura degli altri e di ciò che ci sta intorno, prima ancora che di noi stessi. È la preoccupazione del bene comune, e in questo bene comune c’è prima di tutto la natura. Se vogliamo sopravvivere, dobbiamo preoccuparci non della nostra ricchezza, ma darci pensiero delle piante, degli animali, dell’acqua, dell’aria, insomma dell’oikos, della casa che ci ospita.

Agli interventi degli studiosi si intrecciano i recitativi, le azioni teatrali e gli interludi musicali dei giovani studenti del Liceo Montale, con Alice Comino al piano e il Maestro Francesco Rossi alla direzione del coro. Da protagonisti sulla scena, con i testi antichi e i poeti moderni sapranno dire no all’arroganza degli uomini sulla Terra.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Per assistere all’evento è necessaria la prenotazione scrivendo a dallamutta.grazia@liceomontale.it

Informazioni: http://virgo.unive.it/flgreca/Oikos2022Sandona.htm

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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