La poesia racconta la vita e illumina le sue stagioni: una volta di più, lo dimostra l’illuminante raccolta di una delle maggiori voci della poesia italiana contemporanea, Vivian Lamarque: “L’amore da vecchia” (Mondadori, 2022) ha vinto quest’anno in primavera il Premio Saba Poesia, promosso dal Comune di Trieste con Fondazione Pordenonelegge.it, e le scorse settimane ha conquistato la prima edizione del Premio Strega Poesia. Proprio Lamarque, in dialogo con il poeta e scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, sarà protagonista venerdì 3 novembre del Festival di poesia contemporanea “Vive voci”, curato da Carlo Albarello in collaborazione con il Comune di Padova e con l’ufficio Progetto Giovani. Appuntamento alle 18.30 nella Sala Rossini del Caffè Pedrocchi, nel cuore della città. Nel libro di Vivian Lamarque il tema che dà il titolo all’opera viene affrontato «con ironia e leggerezza, quando allo stesso tempo non si vuole rinunciare a dire la verità – sottolineano le motivazioni del Premio Saba – Un susseguirsi di momenti scenicamente inquadrati, dove sondare la fantasia e i confini della ragione, con l’avanzare nella vita, circoscrivendo il tema ricorrente degli amori non corrisposti o inventati, allo stesso tempo alla ricerca di quell’amore che anima ogni relazione, nonostante la presenza delle nuove minacce che incombono nel presente».
L’edizione 2023 del festival Vive voci vuole raccogliere, nel variegato programma della poesia contemporanea, poete e poeti che si distinguono per qualità e ricchezza di proposte: oltre a Vivian Lamarque ci saranno Cristina Alziati, Silvia Bre, Franco Buffoni. Venerdì 3 novembre si parte alle 17, dopo i saluti di Andrea Colasio, Assessore alla cultura del Comune di Padova, il primo incontro vedrà protagonista Silvia Bre, finalista del Premio Strega Poesia 2023: in dialogo con Stefano Dal Bianco (Univ. di Siena), presenterà la sua ultima raccolta Le campane (Einaudi, 2022).
Sabato 4 novembre, sempre nella Sala Rossini, si prosegue alle 17 con Cristina Alziati che, a undici anni di distanza dal libro precedente (Come non piangenti), torna con Quarantanove poesie e altri disturbi (Marcos y Marcos, 2023), lette insieme a Emanuele Zinato (Univ. di Padova). E alle 18.30 riflettori su Franco Buffoni con Betelgeuse e altre poesie scientifiche (Mondadori, 2021), in dialogo con Stefano Dal Bianco (Univ. di Siena) e a Marco Malvestio (Univ. di Padova). L’occasione per ragionare sui molti guai combinati nei secoli dalla nostra ridicola arroganza, prendendo a pretesto le nozioni scientifiche più disparate, che Buffoni trasforma in altrettanti simboli della condizione umana.