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PORDENONE: domani LO “STABAT MATER” diI DANIELE ZANETTOVICH risuona al FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA SACRA

DiRedazione

Dic 11, 2021

È un appassionato omaggio al decano dei compositori friulani contemporanei, Daniele Zanettovich, lo “Stabat Mater” che andrà in scena domenica 12 dicembre, alle 20.45 nel Duomo Concattedrale di San Marco di Pordenone, nell’ambito della ^ edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra promosso da Presenza e Cultura, Centro Iniziative Culturali Pordenone e Centro culturale Casa Zanussi Pordenone, diretto dai Maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai. L’accesso in chiesa è gratuito, con super green pass obbligatorio e con prenotazione via mail a pec@centroculturapordenone.it Info sul nuovo sito dedicato www.musicapordenone.it

Daniele Zanettovich

Progettato in collaborazione con il Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano, lo “Stabat Mater” vedrà in scena domenica sera il Coenobium Vocale diretto da Maria Dal Bianco, con l’apporto di Massimiliano Raschietti organo solista e di Cecilia Bernini mezzosoprano e Francesco Lovato viola. Il progetto ha il suo cardine nella significativa opera di Daniele Zanettovich, uno “Stabat Mater” per coro virile, mezzosoprano solista, viola concertante e organo. Completeranno il programma due opere in prima assoluta di due giovani compositore, Antonio Maria Fracchetti e Mathias Johannes Schmiedhammer, commissionatie dai Festival di Musica Sacra di Pordenone e di Trento e Bolzano, sul testo dell’Invocazione alla Vergine dal Paradiso di Dante. Il concerto è inserito nella 50° edizione del Festival trentino, con esecuzioni a Trento e Bolzano.

Ultimato nel 2002 e seguito da una versione per piccolo organico sinfonico, lo “Stabat Mater” di Daniele Zanettovich, concepito per mezzosoprano, coro virile, viola e organo, entra nella dimensione del “sacro” nella sua più solenne e spaziata gestualità, abbracciando le espressioni dello stile oratoriale sacro e incontrando contestualmente la monodia medievale, emblema della tradizione musicale cattolica. Richiami espliciti a quella tradizione si evincono dal sobrio tessuto strumentale della partitura caratterizzato da un apporto timbrico “brahmsiano”, scandito da 20 terzine. L’Inno alla Vergine per coro maschile, organo e timpani commissionato dal Festival al compositore Antonio Maria Fracchetti è una composizione basata sui versi 1-39 del canto XXXIII del Paradiso, testo di alta devozione che Dante Alighieri affida alla voce di San Bernardo da Chiaravalle, sua guida nell’ultima parte del viaggio descritto nella Commedia. Composto nel gennaio del 2021 il brano utilizza l’orazione dantesca per cinque volte consecutive, alternando momenti di canto a momenti di recitazione. La scrittura vocale impiega alcuni effetti contemporanei come la recitazione sovrapposta al canto e l’alternarsi delle sillabe di una parola tra voci diverse. In Preghiera alla Vergine il compositore Mathias Johannes Schmidhammer ho cercato riflette sullo stato d’animo che prevale nel Paradiso di Dante Alighieri. Il coro non canta un testo, ma lascia che l’ascoltatore sprofondi nel suono delle armonie attraverso il passaggio tra le singole vocali. I suoni scuri dei pedali dell’organo e del basso sembrano un lontano ricordo del fatto che Dante abbia dovuto attraversare l’Inferno e il Purgatorio per vedere la gloria del Paradiso.

Il Festival Internazionale di Musica Sacra è realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e con Promoturismo FVG, Comune di Pordenone e Fondazione Friuli.Con la 30^ edizione il Festival prosegue nel progetto triennale “Trinitas. Trinità dell’umano”, dedicandosi all’esplorazione del tema “Mater. Madre”. Inserito stabilmente nel circuito Italiafestival, Festivalfinder.eu., il Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone è sostenuto da Bcc Pordenonese Monsile, Electrolux e DForm, e si svolge in partnership con Fondazione Concordia Sette e la Diocesi di Pordenone.

Coenobium Vocale è un gruppo corale maschile, impegnato in attività concertistica, nella ricerca e nell’interpretazione di repertori appartenenti a vari stili ed epoche storico-musicali. Si è affermato in numerosi concorsi corali nazionali e internazionali con primi premi e Gran premi nazionali. Nella sua intensa attività artistica il Coro è stato invitato a tenere concerti in numerose città italiane, oltre che in Francia, Germania, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna e Svizzera. Collabora frequentemente, nell’ambito di stagioni concertistiche, con enti e associazioni culturali e ha collaborato con importanti nomi della cultura e del teatro italiano. Maria Dal Bianco ha studiato con i maestri Renzo Buja e Antonio Zanon. È diplomata in Composizione, in Organo e composizione organistica, in Musica corale e direzione di coro, in Prepolifonia, ha studiato ai conservatori di Vicenza, Verona e Venezia. Ha frequentato corsi di perfezionamento in organo in prassi esecutiva rinascimentale e barocca, in canto gregoriano con Luigi Agustoni, Nino Albarosa, Domenico Olivo Damini, Fulvio Rampi, Johannes Berchmans Gösch e Dom Daniel Saulnier; in vocalità con Stephen Woodbory e Alfredo Grandini. Già docente al Conservatorio di Cagliari, Bari, Torino e Brescia, insegna Pratica organistica, Modalità e canto gregoriano al Conservatorio «Cesare Pollini» di Padova. Ha svolto attività concertistica come organista e ha collaborato con gruppi strumentali e vocali. Dirige, fin dalla fondazione, il Cœnobium Vocale. È frequentemente invitata a far parte di giurie in concorsi corali e di composizione nazionali ed internazionali. Cecilia Bernini si è diplomata presso l’Istituto musicale “F .Vittadini” di Pavia sotto la guida del M° Fernando Cordeiro Opa. Debutta come terza dama in Die Zauberflöte di Mozart al Teatro Marrucino di Chieti nel 2013 e come seconda dama all’Opera di Firenze nel 2017; per As.li.Co. interpreta Cherubino ne Le nozze di Figaro, Hermia in A Midsummer Night’s Dream di Britten, Zaida ne Il Turco in Italia. Debutta al Festival Verdi nello Stiffelio con la regia di G. Vick ed al Teatro Regio di Parma come cover del ruolo di Sara nel Roberto Devereux di Donizetti. Molto attiva in ambito concertistico, interpreta il ruolo di Arsace/Demetrio nel Demetrio di Mysliveček (in prima assoluta al Teatro Fraschini in forma di concerto). Incide la prima esecuzione moderna dei mottetti sacri di J. A. Hasse per contralto, uscita con la rivista “Amadeus” nel novembre 2013. Attiva anche nel repertorio contemporaneo, ha cantato nelle opere Milo, Maya e il giro del mondo e Alice nel paese delle meraviglie di M. Franceschini, prime assolute italiane presentate al Teatro Sociale di Como, al Regio di Parma ed al Teatro Sociale di Trento con l’orchestra Haydn (stagione 2019/2020). Francesco Lovato svolge una attività che spazia dal barocco sugli strumenti originali al grande repertorio romantico e contemporaneo, sia come violinista che violista.  Con la Venice Baroque Orchestra, anche in veste solistica, ha calcato i palcoscenici più prestigiosi al mondo. Molte le registrazioni discografiche con Sony, Deutsche Grammophon ed Erato, assieme a grandi solisti. Collabora come prima viola con i gruppi barocchi Opera Stravagante e Il Pomo d’Oro.  Ha fondato il VenEthos Ensemble, quartetto d’archi che propone una lettura filologica del repertorio barocco e classico su strumenti originali, esibendosi in Italia e all’estero. È vincitore assoluto del Concorso Internazionale di Musica da Camera “G. Rospigliosi” 2013. Si dedica con passione alla musica contemporanea, ha eseguito in prima assoluta numerosi brani di Claudio Ambrosini, Michele Dall’Ongaro, Ivan Fedele, Alessandro Solbiati, registrando per Stradivarius, assieme all’Ex Novo Ensemble di Venezia. Nato in una famiglia di musicisti, si è diplomato in violino e in viola con il massimo dei voti presso i Conservatori di Venezia e Udine. Fabio Dalla Vecchia ha studiato pianoforte e strumenti a percussione. Collabora come percussionista con vari gruppi strumentali. È docente di acustica alla Scuola di Musicoterapia dell’Associazione In Arte Salus. Canta nel Coenobium Vocale e assieme ad Alessandro Parise accompagna il coro anche con percussioni storiche, nel repertorio medievale. Massimiliano Raschietti ha studiato Organo e Composizione organistica con Antonio Cozza al Conservatorio di Vicenza. Successivamente ha approfondito gli studi con Jean-Claude Zehnder e Basso Continuo e Musica da camera con Jesper Christensen diplomandosi presso la Schola Cantorum di Basilea. Più volte finalista e vincitore di concorsi organistici internazionali (Lucerna, Innsbruck, Freiberg e Borca), ha tenuto concerti in quasi tutta Europa, Sud America (Argentina, Brasile e Uruguay) e Giappone. Ha collaborato a diverse produzioni di opere e oratori del periodo barocco,registrazioni discografiche (Sony, Deutsch-Grammphon. Diverse sono le registrazioni radiofoniche (DRS-Svizzera e Radio France) e discografiche di musica organistica e da camera (Symphonia, Orf Alte Musik, Zig-Zag Territoires) che ha realizzato. Dal 1998 al 2009 è stato docente di Clavicembalo e Basso Continuo presso la Hochschule di Lucerna e dal 2006 è docente di Organo e Composizione organistica al Conservatorio di Verona.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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