Il mondo si avvicina rapidamente al 2030, l’anno di verifica degli Obiettivi dell’Agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile: «ma con tutta evidenza, più ci avviciniamo al traguardo, più si allontanano gli obiettivi #famezero e #sprecozero – spiega l’economista Andrea Segrè, fondatore della campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero – In Italia oltre 2,6 milioni di persone faticano a nutrirsi regolarmente a causa dell’aumento dei prezzi e dei rincari delle bollette, e sono in condizione di povertà più di 1,9 milioni di famiglie(Istat). L’Italia e il mondo devono darsi l’obiettivo di una global food policy come strategia sociale, economica e di sviluppo sostenibile». A partire dall’analisi dei comportamenti di ciascuno nel quotidiano e da un vasto panorama di dati, il divulgatore e accademico Andrea Segrè firma, in tandem con Enzo Risso direttore scientifico Ipsos, il saggio “Lo spreco alimentare in Italia e nel mondo. Quanto, cosa e perché, che si configura come il più aggiornato Atlante dello spreco alimentare in Italia e nel mondo e individua le principali azioni, pubbliche e private, necessarie per contrastarlo e arginare il conseguente impatto ambientale, sociale ed economico. La prima presentazione in Friuli Venezia Giulia sarà quella di sabato 18 novembre, alle 18 alla Casa dello Studente di Azzano Decimo, proposta per il cartellone di Fuoricittà, a cura di Fondazione Pordenonelegge.it in stretta sinergia con l’Amministrazione Comunale di Azzano Decimo. Con l’autore converserà Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge e curatore del cartellone Fuoricittà, con Alberto Garlini e Valentina Gasparet,. L’incontro è a ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili. È suggerita la prenotazione iscrivendosi attraverso il sito pordenonelegge.it (cliccando alla voce mypnlegge). Info: Tel. 0434.1573100 mail segreteria@pordenonelegge.it.
Elaborato in sintonia con la FAO, con l’introduzione del chief Economist FAO Maximo Torero Cuellen e la postfazione di Maurizio Martina, vice Direttore Generale Aggiunto FAO, il saggio di Andrea Segrè apre un interrogativo urgente sulla reale possibilità di portare avanti gli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e sugli strumenti utili a misurare gli eventuali progressi, personali e globali. Un’analisi che parte dai dati, quelli dell’Osservatorio Waste Watcher International, da dieci anni motore di monitoraggi aggiornati sugli sprechi alimentari in Italia e nel mondo, e sui comportamenti e le abitudini di acquisto e fruizione del cibo dei consumatori ad ogni latitudine del pianeta. Lo spreco del cibo è notoriamente un elemento ‘antagonista’ della sicurezza alimentare e delle diete sostenibili, concreta concausa del degrado ambientale del pianeta. Ma il saggio va ben oltre la ‘fotografia’ –rilevante e complessa – della situazione spreco, per offrire indicazioni e risposte concrete: come la via maestra di un Global Recovery Food, strategia internazionale a tre livelli: migliorare l’efficienza del sistema agroalimentare per ridurre l’impatto ambientale anche grazie alla riduzione di perdite agricole e sprechi alimentari (asse della sostenibilità); incrementare il recupero delle eccedenze a fini caritativi laddove il costo del recupero lo renda giustificabile (asse della solidarietà); promuovere attraverso l’educazione alimentare e ambientale l’adozione di diete alimentari salutari (asse della salute). Un sistema che deve poggiare sullo stimolo di comportamenti virtuosi e sobri nella vita quotidiana delle famiglie.
Andrea Segrè è Professore di Economia circolare e politiche per lo sviluppo sostenibile all’Università di Bologna. Fondatore della campagna Spreco Zero e direttore scientifico dell’Osservatorio Waste Watcher International, ha ideato e fondato con visione pionieristica il Last Minute Market, impresa sociale e spin off accademico per il recupero e la prevenzione degli sprechi alimentari. È autore di una ventina di saggi, fra i più recenti Le parole del nostro tempo (con il cardinale Matteo Zuppi – EDB, 2020), …E poi? Scegliere il futuro (con Ilaria Pertot – Edizioni Ambiente, 2021) e D(i)ritto al cibo (Scienza Express, 2022). Con Castelvecchi ha pubblicato L’insostenibile pesantezza dello spreco alimentare (a cura di Davide Girardi, 2022). Andrea Segrèha affrontato e imposto all’attenzione pubblica in Italia e in Europa il tema dello spreco alimentare nell’ultimo ventennio, attraverso un lungo, intenso e appassionato impegno che ha portato a conquiste storiche in Italia – come la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, dal 2014 data strategica nel calendario dei cittadini e delle realtà che operano nella filiera agroalimentare – e come il Premio Vivere a spreco zero, che promuove le buone pratiche nel quotidiano di ciascuno.