Nuove iniziative per l’articolato progetto “La Città Diffusa” promosso da EFASCE (Ente Friulano Assistenza Sociale Culturale Emigranti) in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge.i. Un’iniziativa realizzata con il finanziamento della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, e della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, con il sostegno inoltre e la collaborazione attiva del Comune di Pordenone, in collaborazione con il Liceo Artistico Galvani di Cordenons. Motore portante del progetto è la mostra “La Città Diffusa”, inaugurata l’8 marzo al Museo Civico d’Arte di Pordenone: il percorso espositivo resta visitabile fino al 4 aprile e propone le opere di 7 artisti “Pordenonesi nel mondo” affiancate da elaborati degli studenti delle classi 3E e 5E del Liceo Galvani. Il progetto artistico della mostra a cura della manager Culturale Arianna Grosso, che vive e lavora ad Abu Dhabi ma è originaria di Casarsa della Delizia, la curatela è firmata da Moira Piemonte, Sara Marzari e Edi Zanet insieme alla Segreteria EFASCE con Michele Morassut. Espongono per i Pordenonesi nel Mondo: Eugenio Belgrado (Vienna, Artista visivo); Elisabetta Calabritto (Londra, Graphic designer e illustratrice); Alessandro Cipolat (Londra, Graphic motion designer); Martina Del Ben (Berlino, Urban & social designer); Antonio Massarutto (Cortona, Scultore e designer); Marco Monti (New York, Post-production artist and professor); Luca Pascotto (Parigi, Esperto di mobilità e fotografo).
Ad integrazione alla mostra sono programmati alcuni incontri che permettono di accendere la riflessione e il dibattito intorno alla città “diffusa” e martedì 26 marzo, alle 18 a Palazzo Badini sede di Fondazione Pordenonegge.it , si parlerà di “Pordenone città futura” con Mattia Balsamini, fotografo e artista visivo, insegnante di fotografia all’Università IUAV di Venezia, protagonista di esposizioni alla Triennale di Milano, al MAXXI, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e all’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco; e con Elena Biason, ingegnere civile e Climate Pact Ambassador alla Commissione Europea,esperta in sostenibilità, cambiamenti climatici e risparmio energetico degli edifici e di environmental design e consulenze ambientali. Il dialogo sarà condotto dal direttore artistico di pordenonelegge. Gian Mario Villalta. La partecipazione è libera e aperta alla città, info e dettagli pordenonelegge.it In una prospettiva che spazia tra locale e globale, Mattia Balsamini ed Elena Biason confronteranno le loro esperienze intersecando temi di comunità, ecologia e design, architettura e identità del territorio, senza trascurare gli aspetti di climate change ed inquinamento luminoso di cui si occupano professionalmente. Un dialogo sulla trasformazione urbana e insieme la prefigurazione di un quadro per il futuro di Pordenone come città diffusa: sostenibile, partecipata e dinamica. Mattia Balsamini, in particolare, contestualizzerà il suo intervento sul territorio di Pordenone, che ha contribuito a definire aree di ricerca legate all’industria, al design e all’innovazione tecnologica, alimentando un’estetica capace di sottolineare la bellezza intrinseca degli stessi processi produttivi. L’intervento si soffermerà anche sui temi della sostenibilità e il rapporto fra urbanizzazione, tecnologia e natura, attraverso la presentazione di un recente progetto dell’artista che racconta l’impatto dell’inquinamento luminoso su uomo, animali, piante, insetti e persino sullo spazio profondo. Elena Biason disegnerà possibili scenari e prospettive della Pordenone del futuro, partendo da una conoscenza storica e culturale della città. L’approccio della città diffusa -caratterizzato dalla distribuzione su vasta area delle funzioni tradizionalmente concentrate nel centro cittadino- va associato a idee di sviluppo sostenibile, di partecipazione della comunità e di migliore qualità della vita, che permette una distribuzione più equa delle risorse e delle infrastrutture.
Mattia Balsamini, classe 1987, si trasferisce a Los Angeles nel 2008, dove inizia i suoi studi al Brooks Institute of California con specializzazione in fotografia pubblicitaria. Nel 2010 inizia a lavorare presso lo studio di David LaChapelle come assistente di studio e archivista. Nel 2011, dopo aver conseguito un BA con menzione d’onore, torna in Italia. Da allora insegna fotografia all’Università IUAV di Venezia oltre a fotografare ampiamente la tecnologia e le sue implicazioni sociologiche, concentrando la sua attenzione sul lavoro come fattore di identità dell’uomo. Negli anni ha realizzato progetti personali ed editoriali per istituzioni come MIT, NASA e Institute of Forensic Medicine University of Zurich. Le sue immagini rivelano un interesse per le persone e le loro storie, gli aspetti funzionali della tecnologia e gli elementi grafici dell’ordinario. Ha esposto alla Triennale di Milano, al MAXXI, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e all’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco. Elena Biason, laureata in Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Udine dove ha avuto l’opportunità di fondere conoscenze di progettazione a temi ambientali e sociali al fine di migliorare la qualità della vita. Dopo alcune prime esperienze di lavoro, ha approfondito il tema della sostenibilità iscrivendosi al corso post-laurea SOS – School of Sustainability. Durante questi mesi ha imparato tecniche avanzate di progettazione per promuovere un basso impatto ambientale e tecniche di progettazione partecipata. Dal 2017 al 2022 ha collaborato con lo studio MCA – Mario Cucinella Architects all’interno del dipartimento di Ricerca e Sviluppo, con focus sulla progettazione ambientale integrata. Nel 2022 è diventata Ambasciatrice del Patto per il Clima presso la Commissione Europea con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sugli obiettivi del Green Deal e ha iniziato a lavorare presso EY come consulente senior della divisione “Climate Change & Sustainability”.